gio 16 aprile THE CAPTIVE. Inedito in Italia di Atom Egoyan

Inedito in Italia del grande regista canadese di origine armena Atom Egoyan (Exotica, Il dolce domani, Il viaggio di Felicia, Ararat, The Captive). Sono passati otto anni da quando Cass, la bambina di Matthew e Tina Lane, è stata rapita. Da allora suo padre non ha mai smesso di cercarla. Schiacciato dal senso di colpa (di una distrazione fatale) e dal dolore della compagna, Matthew percorre ostinato le strade bianche di neve che hanno inghiottito la sua bambina. Mentre la polizia indaga, provando a infiltrarsi in una sofisticata rete di pedofili, e Tina perde la testa, sorvegliata (e provocata) dal mostro che le ha sottratto Cass, Matthew prosegue la sua personale indagine, infilando la strada battuta dall’orco. (mymovies) Inedito in Italia del grande regista canadese di origine armena Atom Egoyan (Exotica, Il dolce domani, Il viaggio di Felicia, Ararat, Adoration). Selezionato al Festival di Cannes 2014./ eng: Matthew steps briefly into a diner and comes out to find that his young daughter Cassandra has vanished without a trace from the back of his truck. Her unsolved abduction destroys Matthew’s once-happy relationship with his wife, Tina, who, haunted by mementos of Cassandra that appear mysteriously at her work, suspects her husband of foul play.

mer 8 aprile ATOM EGOYAN inedito: ADORATION

Inedito in Italia del grande regista canadese di origine armena Atom Egoyan (Exotica, Il dolce domani, Il viaggio di Felicia, Ararat, The Captive). Nel film ritroviamo i temi ricorrenti della sua cinematografia: la differenza tra l’apparenza e la realtà, la natura soggettiva della verità, una struttura narrativa frammentata, molteplici punti di vista e legami sotterranei che compongono una famiglia. Sabine, insegnante in un liceo, assegna il compito di scrivere un monologo sulla base di un evento realmente accaduto e descritto dalla cronaca. Un terrorista nasconde nel bagaglio della propria compagna incinta un ordigno in grado di far saltare l’aereo su cui dovrà viaggiare. La bomba non esplode e viene scoperta dalla polizia all’arrivo. Il compito procura turbamento a Simon, uno degli studenti, che riscrive la vicenda come se suo padre fosse stato il terrorista. Simon legge il suo testo alla classe identificandosi sempre di più nella storia che ha inventato. Nel frattempo una misteriosa donna con un burka cerca di entrare nella sua vita…

mar 17 marzo ADORATION di Atom Egoyan

Inedito in Italia del grande regista canadese di origine armena Atom Egoyan (Exotica, Il dolce domani, Il viaggio di Felicia, Ararat, The Captive). Nel film ritroviamo i temi ricorrenti della sua cinematografia: la differenza tra l’apparenza e la realtà, la natura soggettiva della verità, una struttura narrativa frammentata, molteplici punti di vista e legami sotterranei che compongono una famiglia. Sabine, insegnante in un liceo, assegna il compito di scrivere un monologo sulla base di un evento realmente accaduto e descritto dalla cronaca. Un terrorista nasconde nel bagaglio della propria compagna incinta un ordigno in grado di far saltare l’aereo su cui dovrà viaggiare. La bomba non esplode e viene scoperta dalla polizia all’arrivo. Il compito procura turbamento a Simon, uno degli studenti, che riscrive la vicenda come se suo padre fosse stato il terrorista. Simon legge il suo testo alla classe identificandosi sempre di più nella storia che ha inventato. Nel frattempo una misteriosa donna con un burka cerca di entrare nella sua vita…

ven 27 marzo Bal (Miele) di Semih Kaplanoğlu

IndieCinema Detour, Via Urbana 107 Roma

Venerdì 27 Marzo ore 20.45

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.::Inediti d’autore al Detour::.

la trilogia di Yusuf: Uova Latte e Miele

 

 

Bal (Miele)

di Semih Kaplanoğlu. Con Erdal Besikçioglu, Tülin Özen, Alev Uçarer

(Turchia/Francia/Germania 2010, 103′, versione originale turca, sottotitolato in italiano)

Bal-kaplanoglu

 

Süt, (Latte, 2008), Yumurta (Uova, 2007) e Bal (Miele, 2010), costituiscono una trilogia sulla vita, raccontata a ritroso, del personaggio Yusef. 

Yusuf ha iniziato la scuola elementare e sta imparando a leggere e scrivere. Suo padre, Yakup lavora nelle profondità di una foresta spaventosa. Si tratta di un raccoglitore di miele appende i suoi alveari fatti a mano nei rami più alti degli alberi della foresta.

La foresta è un luogo di mistero per Yusuf, che spesso accompagna suo padre. Una mattina Yusuf descrive il sogno che aveva visto quella sera a suo padre. Questo sogno è quello di essere per sempre un segreto tra il padre e il figlio. In quello stesso giorno, mentre Yusuf fatica a leggere davanti ai suoi compagni di classe il testo che l’insegnante gli ha dato, improvvisamente inizia a balbettare e viene messo in ridicolo dai suoi compagni di classe.

Yakup va in un bosco lontano, cercando le api caucasiche, che sembrano scompaiono misteriosamente e rapidamente. Con suo padre lontano, Yusuf scivola nel silenzio. La madre di Yusuf, Zehra, che lavora nei campi di tè, è rattristata nel vedere il figlio in questo stato. Non importa quanto lei tenti, non riesce a far parlare il figlio.

I giorni passano e Zehra e Yusuf diventa ansiosi quando Yakup non ritorna. Zehra invia Yusuf per trascorrere la sacra notte Mirac (la notte dell’Ascensione del Profeta), con la nonna, che vive molto lontano dal loro villaggio. Lì, Yusuf ascolta la storia del Mirac, e crede che suo padre, che per il ragazzo assomiglia al Santo Profeta, tornerà. Il giorno dopo non riescono a trovare Yakup al festival che si terrà sulla Montagna Sis (nebbia). Yusuf andrà nelle profondità della foresta per cercare suo padre. Sarà il sogno che ha visto avverarsi?

 

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ven 20 marzo Amnesty Roma presenta film LA GIUSTA DISTANZA | INGRESSO GRATUITO / FREE ENTRANCE

Roma, Cinema indipendente Detour, Via Urbana 107

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili / Free Entrance

Amnesty International Roma

presenta

 

LA GIUSTA DISTANZA

di Carlo Mazzacurati (Italia 2007, 100′, versione italiana, english subtitles)

Con Giovanni Capovilla, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Valentina Lodovini, Ahmed Hafiene, Ivano Marescotti.

Il gruppo Amnesty Intenational Roma centro invita tutti a una serata al Cineclub Detour, per vedere insieme e parlare del film LA GIUSTA DISTANZA, in compagnia dell’attore Ahmed Hafiene, che nel film interpreta Hassan, e della fotografa di scena, Lucia Baldini. Ingresso libero

giusta_distanza_amnesty_detour

Quando nel paesino di Concadalbero, alle foci del Po, arriva la nuova maestra elementare, la bella e cittadina Mara, la nebbia sembra diradarsi e gli occhi degli uomini tornano a guardare. È così per Giovanni, diciottenne al primo incarico di inviato per “Il Resto del Carlino” e per Hassan, meccanico tunisino stimato e rispettato, in una parola “integrato”. Sotto lo sguardo curioso del più giovane, nasce la storia d’amore tra i due adulti, dapprima sotto il segno dell’inquietudine (Hassan spia la ragazza al buio della sera), poi della passione, infine della tragedia. Solo trasgredendo alla regola della “giusta distanza” raccomandatagli dal direttore del giornale, che lo vorrebbe né indifferente né troppo coinvolto, Giovanni riuscirà a riportare la giustizia nel paese (l’Italia) dei giudizi scontati.

In a remote stretch of land at the mouth of Italy’s river Po lies a sleepy and unassuming town: A few isolated houses haphazardly scattered in a flat, desolate landscape. This evanescent tableau is the background for the encounter between Hassan and Mara.. Hassan is a Tunisian mechanic who has earned the esteem and respect of the locals through years of hard work. Mara is a young substitute teacher who is waiting to leave for Brazil for work. Giovanni, an eighteen-year-old aspiring journalist, spends an inordinate amount of time fixing a motorcycle in Hassan’s body shop. In time, Giovanni becomes more than a mere eyewitness to the affair. This story begins in a disquieting ambience, with Hassan spying on Mara at night while she sleeps in the isolated house where she is staying. After initially rejecting him, Mara eventually begins a relationship with him. But Hassan is not the only man who feels attraction for Mara. Giovanni is infatuated with her and, in his own way, spies on her. Thanks to his computer skills, he hacks into Mara’s email account and reads all the messages she sends and receives.

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gio 19 marzo GRONGE live | dissecting IL TAMBURO DI LATTA

Roma, Cinema indipendente Detour, Via Urbana 107

Giovedì 19 Marzo ore 21.30

LIVE@DETOUR 

GRONGE Rocket to Rome 

autopsia di un film/dissecting

  IL TAMBURO DI LATTA

(Die Blechtrommel, di Volker Schlöndorff, 1979)

un live impro-radical eseguito da GRONGE-X il gruppo mutante di roma ormai  attivo sulle scene dal 1985 e condotti sin qui nelle fascinose mura del DETOUR uno dei cineclub più attivi nella capitale dal capitano ACHABEDINI al secolo marcho gronge. La band poggia attualmente sulle spalle larghe di mau suonomono bozzao  che miscela elettroniche e campionamenti di giacomo ancillotto  raffinato chitarrista onnivoro e di federico leo polibatterista dislocato in almeno una decina di realtà oltre la realtà.

Grazie alla elaborazione visiva della DETOUR FACTORY che, sottoposto il film ad un attento esame autoptico ne hanno estratto un corpo nuovo e lo hanno offerto in pasto gli improvvisatori radicali GRONGE-X che dopo una attenta ricucitura musicale e un lavoro di destrutturazione testuale effettuato partendo dalla sceneggiatura originale ne restituiscono al pubblico brandelli di materia pulsante e disomogenea  fino a condurre gli spettatori li dove forse lo stesso Schlöndorff non era riuscito ad arrivare.

 +”Giovedì gnocchi!”: assaggio gratuito di gnocchi offerto ai soci (h20.45)

locanda(tamburodilatta)

GRONGE: gruppo musicale romano nato nel 1985. Il loro genere è definito come “technopunkcabaret”, le loro esibizioni fondono musica e teatro. Tra i primi in Italia ad inserire campionamenti, sono stati fonte di ispirazione per importanti gruppi italiani contemporanei. Capostipite dell’autoproduzione in Italia, GRONGE esporta per la prima volta il nome di una band sconosciuta ovunque (dalla Sicilia a Berlino), utilizzando esclusivamente i propri mezzi (economicamente inesistenti), cabine telefoniche e ciclostile. GRONGE partorisce così nell’arco di una decina d’anni centinaia di esibizioni live producendo 6 vinili e un cd che finiva per diventare capostipite di un vero e proprio genere art-noise-punk-electro-rock che unitamente ad una vena teatral grottesca ispirava svariati gruppi che nella seconda metà degli 80 e nei primi 90 si andavano formando in ogni remota provincia dell’impero.

IL TAMBURO DI LATTA: Un bimbo prodigio, che possiede inspiegabili poteri, decide di non crescere per reagire all’insulso mondo degli adulti. Ridicolizza una parata nazista antecedente allo scoppio della guerra; poi vive i momenti tragici del conflitto in cui perde un cugino, la madre e il padre (lui stesso ne ha provocato la morte all’invasione sovietica).

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mer 18 marzo Süt (Latte) di Semih Kaplanoğlu

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

Martedì 10 Marzo ore 20.45

 

.::Inediti d’autore al Detour::.

la trilogia di Yusuf: Uova Latte e Miele

 

 

Süt (Latte)

di Semih Kaplanoğlu. Con Melih Selcuk, Basak Koklukaya

(Turchia/Francia/Germania 2008, 98′, vers. orig. turca, sottotitolato in italiano)

Sut

Süt, (Latte, 2008), assieme aYumurta (Uova, 2007) e Bal (Miele, 2010), costituiscono una trilogia sulla vita, raccontata a ritroso, del personaggio Yusef. 

In un piccolo villaggio della Turchia, in provincia di Smirne, il giovane Yusef aspira a diventare poeta. La madre, rimasta vedova troppo giovane, lo rimprovera di avere la testa fra le nuvole e di spendere i soldi che servono a mandare avanti la casa – guadagnati con la sua attività di lattaia – in libri, matite e quaderni. Diplomato da poco e in attesa della chiamata alle armi, Yusef vive come sospeso nella sua età informe e pratica la poesia nella speranza di riuscire a trovare la propria identità di giovane uomo.

Se in Yumurta il protagonista è rappresentato nell’età adulta, in Süt lo ritroviamo nella sua giovinezza e ne vediamo la persona a metà fra due strade, tra il ragazzo e l’uomo. Mettendo in scena i dolori del giovane Yusef, Semih Kaplanoglu trova nella stasi poetica, nel meriggiare assorto, nei brevi e radi dialoghi e nella flemma tipica del cinema mediorientale una cifra stilistica per mettere in scena il rapporto madre-figlio e fare luce sulla figura genitoriale femminile, che nella società turca rappresenta qualcosa di sacro, attraverso lo sguardo languido del figlio.

Nel suo percorso di crescita, il protagonista offre anche l’opportunità a Kaplanoglu di raccontare un paese sospeso tra la cultura orientale e quella occidentale, mettendo in luce il conflitto interno della Turchia e il senso di non appartenenza e di confusione del suo popolo. Sebbene i tempi allungati, i silenzi estesi e i campi lunghi possano risultare faticosi e un tantino ostici, la magnifica fotografia e il ritratto della provincia si offrono allo spettatore in tutta la loro bellezza. Tuttavia Süt sembrerebbe mancare di forza narrativa laddove gli episodi rimangono sospesi lasciando, a chi guarda, un’idea di incompletezza che danneggia un film da guardare come un quadro e leggere come una poesia.

 

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dom 15 marzo PICCOLE ARAGOSTE CRESCONO | Little Lobsters

Roma, Cinema indipendente Detour, Via Urbana 107

in collaborazione con LEGAMBIENTE

domenica 15 marzo ore 20, prima della proiezione di BUONGIORNO TARANTO

(quota partecipativa unica per l’intera serata)

 

PICCOLE ARAGOSTE CRESCONO

Little Lobsters

di Francesco Cabras, Alberto Molinari (Italia 2014, 30′, versione italiana, english subtitled)

Premio miglior documentario al Valsusa Film Fest 2014

Piccole_aragoste_crescono_detour

Questa è la storia di un piccolo miracolo ambientale avvenuto nel mare della Sardegna. Protagonista Gianni Usai, un passato in FIAT Mirafiori dove partecipa alle lotte politiche degli anni Settanta.  Alla vigilia della marcia dei quarantamila però abbandona Torino e torna in Sardegna per fare il pescatore. Lì metterà in piedi, insieme ai piccoli pescatori di Su Pallosu, una  cooperativa dedicata principalmente alla pesca delle aragoste. La scommessa è impegnativa: provare a vivere del mare, senza ucciderlo. 

Così, negli anni ’90 insieme al Professor Angelo Cau, avvia con l’Università di Cagliari il primo progetto di ripopolamento sostenibile dell’aragosta rossa nel Mediterraneo. Un’inedita sinergia fra scienza e territorio, tra teoria e pratica, che produce risultati sorprendenti: 550% di incremento della biomassa delle aragoste a Su Pallosu. Il progetto allora si espande e nascono nuove zone di ripopolamento in altre 13 aree della Sardegna.

“Alla fine degli anni Novanta – racconta Gianni Usai – ci siamo resi conto che eravamo vicini all’estinzione delle aragoste, soprattutto a causa della pesca a strascico e anche perché molti pescatori non rispettavano le taglie minime delle aragoste. Da circa 13 tonnellate di aragoste l’anno eravamo arrivati a pescarne una soltanto. Così, abbiamo avviato questo esperimento di ripopolamento, grazie al sostegno del ministero e all’aiuto dell’Università di Cagliari. Ora, i nostri pescatori stanno finalmente capendo che da predatori si può diventare agricoltori del mare”. Questo documentario attraverso un linguaggio visuale non istituzionale ne’ accademico vuole raccontare che se la pesca viene affidata a chi sa prendersi cura del mare, può realmente essere sostenibile e offrire un futuro anche occupazionale.

This film tells the story of a small environmental miracle that occurred in the Sardinian sea.
Starring Gianni Usai, who had worked at the FIAT Mirafiori factory where in the 70’s he took part to the worker’s protests, before returning to his home town in Sardinia to become a lobster fisherman with a challenging goal: make a living from the sea without killing it.
In the following years the increasing decline of the Mediterranean fish stocks became apparent also in Sardinia, and led Usai to seek the help of the University of Cagliari to jointly design the first recovery project of the spiny lobster in the Mediterranean. This unusual partnership between science and fishing practices produced impressive results with an increase of over 550% of the lobster biomass within the protected areas. “At the end of the 90’s” said Gianni Usai “we realized that we were close to the extinction of our lobsters, mainly because of trawling and also because many fishermen kept fishing baby lobsters without respecting the minimum landing size. In only a few years the catches dropped from 13 to 1 tons. We had to do something and so we tested the recovery project. Today, our fishermen are finally realizing that they can turn from predators into guardians of the sea.” This documentary uses a visual language that captures the deep commitment of the fishermen that truly care about the future of our oceans and of those that depend on it.

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ven 13 | sab 14 | dom 15 marzo BUONGIORNO TARANTO | storie ai confini della realtà

Roma, Cinema indipendente Detour, Via Urbana 107

in collaborazione con Big Sur e Officina Visioni

 

Venerdì 13 marzo ore 20,45  alla presenza dell’autore e della regista Cecilia Mangini

Sabato 14 marzo ore 19,00 e 20,45 alla presenza dell’autore e del regista Daniele Vicari

Domenica 15 marzo ore 20,45  alla presenza dell’autore  
(+ proiezione di PICCOLE ARAGOSTE CRESCONO ore 20.00)

 

BUONGIORNO TARANTO

Storie a confini della realtà

di Paolo Pisanelli (Italia 2014, 85’)

Buongiorno Taranto racconta tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog, una città intossicata ad un livello insostenibile. Aria, terra e acqua sono avvelenati dall’inquinamento industriale, all’ombra del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, costruito in mezzo alle case e inaugurato quasi cinquant’anni fa. Le rabbie e i sogni degli abitanti sono raccontati dalla cronaca di una web radio nomade e coinvolgente, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra disastri ambientali e improvvise rivelazioni delle bellezze del territorio.

Buongiorno Taranto, un viaggio nella città più avvelenata d’Europa, è un film realizzato dalla cooperativa leccese Big Sur e dall’associazione OfficinaVisioni con il sostegno dell’Apulia Film Commission.

buongiorno_taranto_detour_3ok

Nato dalla collaborazione con associazioni culturali e ambientaliste, artisti e musicisti, BUONGIORNO TARANTO fa parte di un progetto di narrazioni sociali innovativo, il primo realizzato in Italia a partire da un video blog, sostenuto anche dalla partecipazione di Michele Riondino, tra i promotori del grande concerto del Primo Maggio presso il Parco Archeologico delle Mura Greche, uno spazio recuperato dall’abbandono grazie all’opera del Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti e di altre associazioni.


 Durante la serata verrà presentato il contest ADOTTA UN LUOGO!

Combattendo contro la filosofia del “Ce m n futt a me!” (che me ne importa a me?), il contest vuole raccogliere le testimonianze di tutti coloro che vivono consapevolmente il proprio territorio, mappando paesaggi e storie minacciate dall’incuria, dal’indifferenza e da interessi economici senza scrupoli. Partendo da Lecce, il contest seguirà il ricco calendario di proiezioni del documentario Buongiorno Taranto, promuovendo una riflessione sui luoghi della nostra quotidianità da proteggere.

Raccontaci in un minuto il tuo luogo da salvare!

Pubblica il video sulla nostra fanpage facebook.com/BuongiornoTaranto con gli hashtag #adottaunluogo e #buongiorno(nome città) una selezione dei video-minuto sarà presentata alla Festa di Cinema del reale che si terrà a Specchia dal 22 al 25 luglio 2015

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sab 14 marzo BUONGIORNO TARANTO | storie ai confini della realtà

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in collaborazione con Big Sur e Officina Visioni

 

Venerdì 13 marzo ore 20,45  alla presenza dell’autore e della regista Cecilia Mangini

Sabato 14 marzo ore 19,00 e 20,45 alla presenza dell’autore e del regista Daniele Vicari

Domenica 15 marzo ore 20,45  alla presenza dell’autore  (+ proiezione di PICCOLE ARAGOSTE CRESCONO ore 20.00)

 

BUONGIORNO TARANTO

Storie a confini della realtà

di Paolo Pisanelli (Italia 2014, 85’)

Buongiorno Taranto racconta tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog, una città intossicata ad un livello insostenibile. Aria, terra e acqua sono avvelenati dall’inquinamento industriale, all’ombra del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, costruito in mezzo alle case e inaugurato quasi cinquant’anni fa. Le rabbie e i sogni degli abitanti sono raccontati dalla cronaca di una web radio nomade e coinvolgente, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra disastri ambientali e improvvise rivelazioni delle bellezze del territorio.

Buongiorno Taranto, un viaggio nella città più avvelenata d’Europa, è un film realizzato dalla cooperativa leccese Big Sur e dall’associazione OfficinaVisioni con il sostegno dell’Apulia Film Commission.

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Nato dalla collaborazione con associazioni culturali e ambientaliste, artisti e musicisti, BUONGIORNO TARANTO fa parte di un progetto di narrazioni sociali innovativo, il primo realizzato in Italia a partire da un video blog, sostenuto anche dalla partecipazione di Michele Riondino, tra i promotori del grande concerto del Primo Maggio presso il Parco Archeologico delle Mura Greche, uno spazio recuperato dall’abbandono grazie all’opera del Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti e di altre associazioni.


 Durante la serata verrà presentato il contest ADOTTA UN LUOGO!

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