Scioperi scolastici, manifestazioni e disobbedienza civile. La nuova ondata di giovani attivisti che sono scesi in piazza in tutto il mondo sotto la guida di Greta Thunberg sta compiendo ogni sforzo per sensibilizzare i politici e il resto della popolazione sul cambiamento climatico che plasmare il loro futuro. "Now" è un film sull'energia dei giovani attivisti, la loro paura del cambiamento climatico e la loro volontà di trovare modi nuovi e alternativi per vivere in un futuro sostenibile. Il fotografo cult Jim Rakete incontra sei giovani ribelli climatici della cosiddetta Generation Greta: Luisa Neubauer (Fridays for Future), Felix Finkbeiner (Plant for the Planet), Vic Barrett (Youth v. Gov), Marcella Hansch (Pacific Garbage Screening) , Nike Mahlhaus (Ende Gelände) e Zion Lights (Extinction Rebellion) Perché sono diventati attivisti? Cosa li motiva? Qual è la posta in gioco?
La quindicenne Mia trasloca con i genitori alle porte di Zurigo. Da sempre, la ragazza si sente a disagio all’interno della famigliacosì da trovarsi spesso a domandare alla madre se sia stata adottata, ma senza mai ricevere risposta. Mentre vive l’adolescenza in modo piuttosto selvaggio, il suo corpo comincia a mutare. All’inizio, si tratta di un cambiamento poco percettibile, ma con il passare del tempo si fa sempre più forte fino al punto da disorientarla completamente. Disperata, cerca di distrarsi con sesso e droghe, ma la natura segue il suo corso, trasformando Mia completamente.
Prima di morire, il leggendario chitarrista Paco de Lucia ha espresso approvazione per questo film sulla sua vita, dove si racconta cosa ha imparato in sei decadi di devozione al flamenco. Attraverso interviste intime, a tratti divertenti, con il maestro andaluso, s’impara a conoscere altri grandi musicisti di flamenco, come il cantante Camaron, e musicisti jazz, come John McLaughlin, Al Di Meola e Chick Corea. De Lucia rigetta il concetto di genio, preferendo parlare del duro lavoro e della dedizione alla musica per ottenere il successo: alla fin fine è stato lui il più severo giudice di se stesso. Il lungometraggio non manca di raccontare anche chi ha denigrato il chitarrista: i puristi del flamenco, infatti, mal sopportavano le influenze jazzistiche nelle sue composizioni
Dagli incontri spontanei davanti alle chiese, ai raduni sulle montagne o nei villaggi, I Am the Blues vi condurrà in un viaggio musicale e poetico attraverso la Louisiana e il Mississippi alla ricerca del vero senso di una delle forme musicali più note e influenti di tutti i tempi. Nel film vengono mostrati i “poeti” che hanno creato il Blues, o coloro che ne conservano la tradizione originale, molti dei quali continuano a suonare con passione e tecnica spettacolari ben oltre gli 80 anni. Lasciate dunque che Bobby Rush, Barbara Lynn, Henry Gray, Carol Fran, Little Freddie King, Lazy Lester, Bilbo Walker, Jimmy “Duck” Holmes, RL Boyce, LC Ulmer, Lil’ Buck Sinegal e i loro amici risveglino quel Blues che è annidato dentro tutti noi e attende solo di essere espresso.
Molto più di un rockumentary. L'occasione unica e forse irripetibile di mettere piede sul pianeta Nord Corea. Un'osservazione sul campo della vita a Pyongyang, tra partecipazione emotiva, crisi diplomatiche e momenti esilaranti, oltre la leggenda e i luoghi comuni proposti dei mass media. Sotto la guida di un ex-fan nel ruolo di direttore artistico e ambasciatore culturale, I Laibach, seminale e controversa band slovena di rock alternativo, volano in Corea del Nord con il progetto di esibirsi in uno dei più prestigiosi teatri della capitale, in occasione del giorno della Liberazione nazionale dall'occupazione giapponese.  Mettendo a confronto le strette differenze ideologiche e culturali, la band lotta per passare la censura prima che le proprie canzoni vengano scatenate su un pubblico che non è mai stato esposto al rock alternativo. Nel frattempo si stanno preparando gli altoparlanti della propaganda al confine tra le due Coree e il countdown per la guerra viene annunciato…
Diretto dal premio Oscar Alex Gibney, il film racconta la storia di Fela Anikulapo Kuti, la vita, la musica, la sua importanza politica e sociale. Ha creato un nuovo movimento musicale, l’Afrobeat, con il quale veicolava le sue rivoluzionarie opinioni contro il governo dittatoriale nigeriano degli anni ’70 e ’80. La sua influenza contribuì al processo democratico in Nigeria e promosse la politica panafricanista nel mondo. Il potere e la potenza del messaggio di Fela è attuale e si esprime oggi nei movimenti politici dei popoli oppressi per i quali la musica e il messaggio di Fela dando forza alla loro lotta per la libertà.
Interviste e filmati iconici per ribadire con forza quanto importante sia stato l'apporto delle donne nella crescita del panorama musicale francese. Presentato al Festival di Cannes, è un documentario sulla scena musicale femminile francese e sulla sua storia che diventa la storia dell’emancipazione femminile d’oltralpe. Dal pop degli anni sessanta alle rivendicazioni di genere di oggi, dal femminismo ribelle degli anni Settanta alle icone della moda dell'era dei social media, da Françoise Hardy a Christine and the Queens, passando per Vanessa Paradis, Catherine Ringer, Charlotte Gainsbourg e molte altre.
Un ritratto intimo e profondo di Michael Hutchence, leader degli INXS, personalità complessa e sensibile che con la sua voce straordinaria e la sua vita spericolata, il suo fascino e la sua sensualità, per un tempo purtroppo molto breve ha incantato il pubblico dentro e fuori dal palco. Michael ha dovuto combattere con l'idea del successo e con i limiti alla creatività imposti dalla celebrità per cercare di esprimere la propria integrità; un anelito che ha segnato la sua vita e la sua musica e lo ha spinto a cercare di svincolarsi dai dogmi del pop. Fino a quando un traumatico incidente lo ha reso vulnerabile, incapace di guardare avanti, inerme di fronte agli assalti della stampa scandalistica. (Il cinematografo.it)
Primo documentario sulla leggendaria Mavis Staples, musa ispiratrice del giovane Bob Dylan, che con il gruppo The Staple Singers, formato dal padre, dalle sue sorelle e dal fratello, si è imposta come icona della musica gospel e soul e dei diritti civili per gli afroamericani con Martin Luther King. Dai canti di libertà degli anni Sessanta, ai successi degli anni Settanta fino alle collaborazioni con artisti come Prince, Wilco e Jeff Tweedy, Mavis è rimasta sempre fedele alle sue radici, ha mantenuto unita la sua famiglia e ha ispirato milioni di persone. Potenti esibizioni live, rare immagini d'archivio, conversazioni con amici e coetanei - tra cui Bob Dylan, Prince, Bonnie Raitt, Levon Helm, Jeff Tweedy, Chuck D - raccontano le lotte, i successi e le storie intime di una donna che, giunta ai 75 anni, è ancora attiva e vitale, con una nuova generazione di fan. E il suo messaggio di amore e di uguaglianza, oggi più che mai, è ancora necessario.
Nas è uno dei più famosi rapper americani. La sua carriera inizia da giovanissimo, già dall’età di nove anni. Il documentario, a venti anni dall’uscita dell’ac-clamatissimo disco d’esordio Illmatic, analizza i cambiamenti nella sua vita in questo arco temporale. Nas: Time is Illmatic, debuttando al Tribeca Film Festival, ha omaggiato la città di New York e uno dei suoi più celebrati e intellettuali rapper, in un film in cui la parte più intima e familiare si interseca con interviste alle leggende dell’hip-hop, un’esplorazione attenta e curio-sa su come è nato un album diventato storia della musica rap con circa un milione di copie vendute.
Cosa rende indimenticabile la musica di un film? Score: la musica nei film è un viaggio alla sorgente della creazione delle più belle musiche del cinema moderno, attraverso le esperienze di alcuni dei più iconici compositori contemporanei di Hollywood, da John Williams a Hans Zimmer, Howard Shore, Trent Reznor e Atticus Ross e molti altri. Score esplora il potere e l'influenza delle colonne sonore nel mondo moderno, mostrando l'evoluzione delle sonorità e le tecniche di composizione utilizzate da questi straordinari artisti per suscitare nel pubblico le emozioni più intense e profonde.
Avanti con l’età, il detective Gordon sgranocchia il suo biscotto pomeridiano e pensa al momento del ritiro, dell’agognata pensione. Per molti anni ha mantenuto la pace nel bosco, proteggendo gli altri piccoli animali dalla temuta volpe. Il fortuito incontro con Paddy, un sagace topolino, sembra spianare a Gordon la strada della pensione: Paddy sarà il suo degno successore! Quando tutto sembra sistemato, due cuccioli spariscono nel nulla e gli altri animali piombano nel panico: sarà stata la temuta volpe?
Nel 1960 il libro di Jane Jacobs, The Death and Life of Great American Cities, scosse il mondo dell’architettura e della pianificazione, esplorando le conseguenze della riconfigurazione delle città dei pianificatori e degli architetti moderni. Jacobs era anche un attivista, che fu coinvolto in molte lotte nella metà del secolo a New York, per fermare Robert Moses e la sua violenta espansione sulla città. Questo film ripercorre le battaglie per la città come personificate da Jacobs e Moses, mentre l’urbanizzazione si sposta proprio davanti all’agenda globale. Molti degli indizi per la formulazione di soluzioni alla vertiginosa serie di problemi urbani possono essere trovati nel testo preveggente di Jacobs, e una seconda occhiata al suo modo di pensare e scrivere sulle città è molto in ordine. Questo film si propone di esaminare la città di oggi attraverso le lenti di uno dei suoi più grandi campioni.
Il mitico campione di tennis John McEnroe, es ragazzo prodigio e successivamente noto alle cronache non solo per il talento ma anche per il caratteraccio e una vita privata movimentata, è già stato protagonista di film e documentari, ma mai in modo così avvincente come in questo documentario di Julien Faraut, presentato alla Berlinale e in competizione al Cinéma di Réel, che vanta materiali di repertorio ed elementi di psicologia e di teoria del cinema, accompagnati dalla voce di Mathieu Amalric, con la promessa godardiana
Bjarke Ingels da giovane sognava di disegnare Cartoon. The Wall Street Journal oggi lo annovera tra "le piu` grandi star dell’architettura". Big Time segue la vita di Bjarke nell’arco di 5 anni (2011-2016) durante i quali cerca di completare il suo progetto piu` ambizioso.La Bjarke Ingels Group (BIG) e` stato affidato il compito di progettare e realizzare un grattacielo che prenda lo spazio delle Twin Towers, tragicamente crollate l’11 settembre 2001. Ma mentre Bjarke e` all’opera per realizzare il suo sogno, la minaccia di una grave malattia rischia di vanificarlo. Grazie a uno sguardo senza filtri sul processo creativo di Bjarke, sui difficili compromessi cui la sua professione lo obbliga, e sulle pressioni che affliggono la sua vita privata, il documentario svela l’intimita` e la fragilita` dell’architetto danese, unanimemente considerato un genio dell’architettura.
Il documentario racconta con materiali d’archivio inediti la vita e l’attività di uno dei grandi protagonisti dell’architettura e del design Alvar Aalto e della sua prima moglie Aino, una coppia che con le loro iconiche creazioni ha definito il segno del design scandinavo. La narrazione segue uno scambio epistolare dei due architetti finlandesi raccontando il rapporto privato, la fondazione dell’azienda Artek e la relazione con le altre personalità di spicco del Movimento Moderno. Il film di Virpi Suutari mostra anche alcune creazioni architettoniche firmate da Aalto, tra i circa trecento progetti da lui realizzati in tutto il mondo: il sanatorio di Paimio in Finlandia, la biblioteca di Viipuri in Russia, la celebre Villa Mairea, l’abitazione del collezionista Louis Carré alle porte di Parigi e, fra i suoi ultimi progetti, la Finlandia Hall. Opere accomunate dall’importanza della luce e da una stretta relazione con la natura, un’architettura a misura d’uomo. Virpi Suutari (Finlandia 1967). I suoi film hanno partecipato ai maggiori festival internazionali. Ha ricevuto vari premi per il Best Nordic Documentary e tre Jussi Award, gli oscar finlandesi. Il suo documentario Entrepreneur (2018) è stato presentato nella Master selction dell'IDFA, al Chicago International Film Festival e al Sydney Film Festival.
Grazie a un ricco archivio di immagini inedite, interviste ai suoi amici “complici” tra cui Daniel Pennac, e rarissimi video di repertorio, Robert Doisneau – La lente delle meraviglie è lo straordinario ritratto di uno dei più grandi fotografi del XX secolo, noto per capolavori immortali come “Il bacio” e per un approccio profondamente umanista verso l’Arte. Il film racconta la sua vita da giovane ragazzo delle periferie fino a diventare una superstar della fotografia, mostrando tutta la sua determinazione a divenire il più grande “ritrattista della felicità umana”.
L'elusivo e misterioso street artist conosciuto con il nome di Banksy si lancia in un'auto-proclamata residenza artistica nella Grande Mela. Ogni giorno un graffito, un'esposizione in un luogo diverso senza alcun preavviso che scatena una caccia al tesoro di 31 giorni nelle strade di NY. La vicenda però presto si complica. / ENG. The elusive British street artist known as Banksy launched a self-proclaimed month-long residency in New York City, posting one unique exhibit a day in an unannounced location, sparking a 31-day scavenger hunt both online and on the streets for Banksy’s work. But someone is not so happy about this.
“Hieronymus Bosch – Unto dal diavolo” è un documentario per specialisti dell'arte. Segue un team di esperti in giro per il mondo alla scoperta dei più noti quadri dell’artista. Girato nell’arco di cinque anni e diretto da Pieter van Huystee, il film ripercorre attraverso le parole di professionisti dell'arte (storici, curatori, restauratori, direttori di importanti musei internazionali) la vicenda artistica e umana di uno dei più misteriosi e celebrati artisti di sempre.
Un esercito di Van Gogh. È il paesaggio umano del quartiere di Dafen, nella metropoli cinese di Shenzhen, dove si lavora a ritmi incessanti per fabbricare riproduzioni esatte dei quadri di Van Gogh, molto richieste sul mercato internazionale. Ma a Zhao Xiaoyong, ex contadino divenuto pittore, questa dimensione oggettivante, che sottrae alla forma il suo contenuto, non basta più. Vuole capire meglio Van Gogh, toccare il cuore di ciò che non può essere riprodotto: l’anima di un artista e della sua opera. E vuole conquistare la propria. Il suo viaggio dalla Cina ad Amsterdam è la storia di una scoperta di sé nella scoperta dell’arte e una metafora potente dei travagli di una Cina in profonda transizione e di un Occidente che rischia di sperperare il tesoro della propria identità.
In concorso al Sundance Film Festival. Primo lungometraggio del pluripremiato artista americano Doug Aitken, Leone d’oro della Biennale di Venezia nel 1999 e vincitore del Nam June Paik Art Center Prize, è conosciuto nel mondo per le sue straordinarie opere di luci, suoni e immagini. Esplora ogni medium, dalle installazioni al cinema, al video d'arte. I suoi lavori sono stati presentati nei musei e nelle gallerie più prestigiose del mondo tra cui Whitney Museum of American Art, The Museum of Modern Art, the Vienna Secession, the Serpentine Gallery, e il Centre Georges Pompidou.  Il film, che risente della formazione cinetica del video d'arte e della velocità del videclip, racconta il viaggio da New York a San Francisco su un treno concepito come una "scultura cinetica di luce". In 24 giorni, sono state toccate oltre 4.000 miglia viaggiando in treno attraverso gli Stati Uniti coinvolgendo un gruppo di artisti, musicisti e performer tra cui Patti Smith e Beck. Aitken non si limita più al solo mondo all’arte, ma spazia verso letteratura, musica, cibo e cinema. 
Candidato all'Oscar come Miglior Film d'Animazione. Visione anche per kids dai 10 anni in su. Parvana è una ragazza di 11 anni cresciuta sotto il regime talebano nella Kabul del 2001, dove le donne non possono uscire di casa senza un uomo. Quando il padre viene ingiustamente arrestato con la sola accusa di essere un intellettuale, Parvana decide di tagliarsi i capelli e travestirsi da ragazzo per poter lavorare e così occuparsi della sua famiglia. Questa audace ragazzina mette a rischio la propria vita traendo forza proprio da quelle storie che il papà le raccontava per farle conoscere la cultura e la bellezza dell’Afghanistan. Candidato all'Oscar come Miglior Film d'Animazione
Il regista, giovane papà, osserva una classe Montessori di piccoli dai 3 ai 6 anni. I bambini lavorano in un’atmosfera tranquilla, leggono, fanno il pane, le divisioni, ridono e dormono. Il maestro resta discreto. Il metodo Montessori é un approccio educativo che vuole celebrare e nutrire il desiderio di conoscenza di ogni bambino: é valorizzato lo spirito umano dal punto di vista fisico, sociale, emozionale e cognitivo. Il regista ha portato la macchina da presa nella più antica scuola montessoriana di Francia con bambini dai 3 ai 6 anni e ha incontrato bambini felici, liberi di muoversi, capaci di lavorare da soli o in gruppo. Alcuni leggono, altri fanno il pane o le divisioni, o ridono, o dormono. L’insegnante rimane una presenza discreta. I bambini hanno guidato il regista attraverso un intero anno scolastico, mostrandogli la magia della loro autonomia e autostima, il lato di una nuova società di pace e libertà.
Angèle aveva 8 anni quando a Berlino Est ha aperto il primo McDonald’s… Da allora lotta contro quella che è la maledizione della sua generazione: essere nata “troppo tardi”. Figlia di attivisti – anche se sua madre ha abbandonato da un giorno all’altro l’impegno per trasferirsi in campagna e sua sorella ha scelto il mondo degli affari – Angèle vede solo suo padre rimanere fedele agli ideali. Arrabbiata e determinata, Angèle si applica tanto nel tentativo di cambiare il mondo quanto nel darsela a gambe dagli incontri romantici. Che cosa resta della rivoluzione? La risposta è in questa commedia brillante con un’eroina un po’ Don Chisciotte un po’ Bridget Jones che indaga l’eredità intima e politica del Sessantotto e i dilemmi di oggi, invocando per se stessa e tutti noi la necessità di un cambiamento.
L'uomo delfino, il film su Jacques Mayol, leggendario campione di immersione che rivoluzionò il mondo dell'apnea entrando con yoga e meditazione in totale armonia e simbiosi con il mare. Grazie alla voce narrante di Jean-Marc Barr (protagonista de "Le Grand Blue" di Luc Besson) ci immergiamo con Mayol e viviamo con lui quell'esperienza sensoriale e trasformativa che è il free-diving, scoprendo cosa accade al corpo e alla mente umana negli abissi più profondi.
Donald Trump è adatto per il ruolo di presidente degli USA? Esperti di salute mentale rivelano le loro impressioni e i derivanti pericoli che ne conseguono. Un'illuminante e dirompente analisi del comportamento, della psiche, della condizione e stabilità di Donald J. Trump. Dopo anni di osservazioni empiriche, per la prima volta, esperti professionisti sulla salute mentale condividono le proprie osservazioni davanti alla telecamera, spinti dall'etica e dal dovere di informare ed avvertire il pubblico di possibili pericoli imminenti.
Chi era Emilio Vedova? Uno degli artisti più significativi del Novecento, vincitore del Gran premio della pittura e del Leone d'oro nel'97 alla Biennale d'arte di Venezia, città dove è nato e dalla quale non si è mai staccato; un uomo "grande ed esplosivo" che ha vissuto "in un certo modo nel suo tempo"; un partigiano che ha combattuto nella Resistenza; un attivista impegnato socialmente e politicamente sempre "dalla parte della trasgressione", antifascista ma anche dissidente rispetto al partito comunista di cui era stato parte, perché "un artista è un'antenna" delle frequenze che capta intorno a sé. La straordinaria vicenda umana e artistica del grande pittore veneziano attraverso le pagine dei suoi diari, rari materiali d’archivio e preziosi contributi di artisti, curatori, collaboratori e amici. Il racconto è scandito dai passaggi fondamentali della storia politica, sociale e dell’arte del ventesimo secolo e, sullo sfondo di una Venezia quasi eterea, restituisce, grazie all’appassionata interpretazione di Toni Servillo e al dialogo quasi personale e diretto con Vedova, la profonda personalità e il tratto potente di uno degli artisti più significativi del novecento.
Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento.
Un progetto sostenuto da 8 per mille Chiesa Valdese - Unione delle Chiese metodiste e valdesi. HERSTORIES. Le Storie, plurale femminile. Racconti di donne dal passato, nel presente, verso il futuro. Il progetto, previsto originariamente nel corso della primavera 2020, è stato sospeso e rinviato a causa delle restrizioni dovute all'emergenza Covid-19.
Un dialogo intimo che Werner Herzog imbastisce con il viaggiatore-scrittore Bruce Chatwin, uno dei più grandi autori del Novecento. Durante gli ultimi anni della vita di Bruce Chatwin il regista tedesco Werner Herzog ha collaborato con lo scrittore inglese ad alcuni progetti e fra i due è nata un’amicizia istintiva e profonda. In Nomad Herzog ripercorre le tracce dei pellegrinaggi che Chatwin ha compiuto alla ricerca dell’anima del mondo, attraversando continenti con l’inseparabile zaino che ora appartiene a Herzog, e che diventa il terzo protagonista del film.