Un dialogo intimo che Werner Herzog imbastisce con il viaggiatore-scrittore Bruce Chatwin, uno dei più grandi autori del Novecento. Durante gli ultimi anni della vita di Bruce Chatwin il regista tedesco Werner Herzog ha collaborato con lo scrittore inglese ad alcuni progetti e fra i due è nata un’amicizia istintiva e profonda. In Nomad Herzog ripercorre le tracce dei pellegrinaggi che Chatwin ha compiuto alla ricerca dell’anima del mondo, attraversando continenti con l’inseparabile zaino che ora appartiene a Herzog, e che diventa il terzo protagonista del film.
Un dialogo intimo che Werner Herzog imbastisce con il viaggiatore-scrittore Bruce Chatwin, uno dei più grandi autori del Novecento. Durante gli ultimi anni della vita di Bruce Chatwin il regista tedesco Werner Herzog ha collaborato con lo scrittore inglese ad alcuni progetti e fra i due è nata un’amicizia istintiva e profonda. In Nomad Herzog ripercorre le tracce dei pellegrinaggi che Chatwin ha compiuto alla ricerca dell’anima del mondo, attraversando continenti con l’inseparabile zaino che ora appartiene a Herzog, e che diventa il terzo protagonista del film.
Per me sono importanti tre parole: ispirazione, creazione, condivisione. L’ispirazione è il motivo per cui si fa un film. Le motivazioni, le idee, le circostanze e gli eventi fortuiti che innescano un desiderio, e si decide di fare un film. La creazione è il modo in cui si realizza il film. Quali mezzi usare? Che struttura? Da soli o no? A colori o no? La creazione è un lavoro. La terza parola è condivisione. I film non si fanno per guardarli da soli, si fanno per mostrarli agli altri.
Un ritratto personale e intimo su Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora. Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando non solo un’esistenza straordinaria e anticonformista, ma anche uno spaccato di storia italiana. In cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.
Angèle aveva 8 anni quando a Berlino Est ha aperto il primo McDonald’s… Da allora lotta contro quella che è la maledizione della sua generazione: essere nata “troppo tardi”. Figlia di attivisti – anche se sua madre ha abbandonato da un giorno all’altro l’impegno per trasferirsi in campagna e sua sorella ha scelto il mondo degli affari – Angèle vede solo suo padre rimanere fedele agli ideali. Arrabbiata e determinata, Angèle si applica tanto nel tentativo di cambiare il mondo quanto nel darsela a gambe dagli incontri romantici. Che cosa resta della rivoluzione? La risposta è in questa commedia brillante con un’eroina un po’ Don Chisciotte un po’ Bridget Jones che indaga l’eredità intima e politica del Sessantotto e i dilemmi di oggi, invocando per se stessa e tutti noi la necessità di un cambiamento.
Un ritratto personale e intimo su Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora. Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando non solo un’esistenza straordinaria e anticonformista, ma anche uno spaccato di storia italiana. In cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.
Dedicato alla poetessa del rock che con la sua opera ha influenzato il mondo musicale degli ultimi trent’anni, il documentario di Seamus Murphy è l’unione delle immagini del regista e delle parole e delle note di PJ Harvey. La musicista britannica ha infatti accompagnato più volte il fotografo irlandese nei suoi viaggi, in Afghanistan, Kosovo e a Washington DC. È da questi giri e da un articolo del Washington Post che nasce “The Hope Six Demolition Project” che contiene 11 tracce ed è stato registrato in uno studio costruito appositamente a Londra e pubblicato nel 2016. Ha spiegato Murphy: "Polly e io ci conosciamo e ci fidiamo l’un l’altro. Abbastanza per lei per viaggiare con me in Afghanistan e in altri luoghi stimolanti, e per me credere che viaggiare con lei sarebbe stato qualcosa che avrebbe creato una magia. Poi mi ha invitato a stare dietro un vetro per filmare ogni momento della registrazione delle canzoni che ha portato indietro. Individualmente e insieme, questa è la nostra risposta a ciò che abbiamo incontrato in questi viaggi".
Per me sono importanti tre parole: ispirazione, creazione, condivisione. L’ispirazione è il motivo per cui si fa un film. Le motivazioni, le idee, le circostanze e gli eventi fortuiti che innescano un desiderio, e si decide di fare un film. La creazione è il modo in cui si realizza il film. Quali mezzi usare? Che struttura? Da soli o no? A colori o no? La creazione è un lavoro. La terza parola è condivisione. I film non si fanno per guardarli da soli, si fanno per mostrarli agli altri.
L'uomo delfino, il film su Jacques Mayol, leggendario campione di immersione che rivoluzionò il mondo dell'apnea entrando con yoga e meditazione in totale armonia e simbiosi con il mare. Grazie alla voce narrante di Jean-Marc Barr (protagonista de "Le Grand Blue" di Luc Besson) ci immergiamo con Mayol e viviamo con lui quell'esperienza sensoriale e trasformativa che è il free-diving, scoprendo cosa accade al corpo e alla mente umana negli abissi più profondi.
Dedicato alla poetessa del rock che con la sua opera ha influenzato il mondo musicale degli ultimi trent’anni, il documentario di Seamus Murphy è l’unione delle immagini del regista e delle parole e delle note di PJ Harvey. La musicista britannica ha infatti accompagnato più volte il fotografo irlandese nei suoi viaggi, in Afghanistan, Kosovo e a Washington DC. È da questi giri e da un articolo del Washington Post che nasce “The Hope Six Demolition Project” che contiene 11 tracce ed è stato registrato in uno studio costruito appositamente a Londra e pubblicato nel 2016. Ha spiegato Murphy: "Polly e io ci conosciamo e ci fidiamo l’un l’altro. Abbastanza per lei per viaggiare con me in Afghanistan e in altri luoghi stimolanti, e per me credere che viaggiare con lei sarebbe stato qualcosa che avrebbe creato una magia. Poi mi ha invitato a stare dietro un vetro per filmare ogni momento della registrazione delle canzoni che ha portato indietro. Individualmente e insieme, questa è la nostra risposta a ciò che abbiamo incontrato in questi viaggi".
Un ritratto personale e intimo su Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora. Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando non solo un’esistenza straordinaria e anticonformista, ma anche uno spaccato di storia italiana. In cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.
L'uomo delfino, il film su Jacques Mayol, leggendario campione di immersione che rivoluzionò il mondo dell'apnea entrando con yoga e meditazione in totale armonia e simbiosi con il mare. Grazie alla voce narrante di Jean-Marc Barr (protagonista de "Le Grand Blue" di Luc Besson) ci immergiamo con Mayol e viviamo con lui quell'esperienza sensoriale e trasformativa che è il free-diving, scoprendo cosa accade al corpo e alla mente umana negli abissi più profondi.
L'uomo delfino, il film su Jacques Mayol, leggendario campione di immersione che rivoluzionò il mondo dell'apnea entrando con yoga e meditazione in totale armonia e simbiosi con il mare. Grazie alla voce narrante di Jean-Marc Barr (protagonista de "Le Grand Blue" di Luc Besson) ci immergiamo con Mayol e viviamo con lui quell'esperienza sensoriale e trasformativa che è il free-diving, scoprendo cosa accade al corpo e alla mente umana negli abissi più profondi.
L'uomo delfino, il film su Jacques Mayol, leggendario campione di immersione che rivoluzionò il mondo dell'apnea entrando con yoga e meditazione in totale armonia e simbiosi con il mare. Grazie alla voce narrante di Jean-Marc Barr (protagonista de "Le Grand Blue" di Luc Besson) ci immergiamo con Mayol e viviamo con lui quell'esperienza sensoriale e trasformativa che è il free-diving, scoprendo cosa accade al corpo e alla mente umana negli abissi più profondi.
Giunto alla XIX edizione, è questo il corso che cercavi. Una docente professionista che metterà a disposizione tutte le sue conoscenze e il suo sapere. Un corso dove non perderai neanche una lezione perché la potrai recuperare in accordo con la docente. Un corso teorico-pratico che ti arricchirà e ti farà conoscere persone con i tuoi stessi interessi. Una mostra collettiva facoltativa a fine corso (passata l'emergenza COVID) per mostrare i tuoi risultati. Dove si svolge? La storica associazione Detour dal 1997 in via Urbana nel Rione Monti, un posto confortevole e attrezzato gestito con professionalità e passione da volontari della cultura e dell'arte indipendente. Un corso teorico-pratico che ti arricchirà e ti farà conoscere persone con i tuoi stessi interessi. La docente, Patrizia Copponi, è fotoreporter dal 1980. Ha collaborato con i maggiori settimanali, quotidiani e mensili italiani ed esteri. Si occupa da decenni dell’Organizzazione di attività culturali sulla comunicazione visiva e dell’insegnamento della Fotografia. Insegna al Detour dal 2012 con dedizione e passione.
Se volete sapere da dove nascono le immagini che hanno reso celebre David Lynch e hanno portato le sue visioni nelle vostre Tv con Twin Peaks non potete perdere questo documentario. David Lynch ci accompagna con questo film in un intimo e personale viaggio nel tempo, raccontandoci gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che ha portato David Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo. Originale miscela di immagini, musica ed estratti dai suoi primi film, “David Lynch: The Art Life” illumina gli oscuri meandri del suo mondo visionario, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere sia l’artista che l’uomo. Grazie a “David Lynch: The Art Life” possiamo così scoprire le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno contribuito alla sua formazione. Appare così evidente che già da giovane Lynch vedeva il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato il pubblico di tutto il mondo. Versione originale inglese - sottotitoli in italiano.
La vita e soprattutto gli insegnamenti del maestro B.K.S Iyengar, una delle personalità mondiali dello yoga scomparso nel 2014 a 95 anni, sono gli elementi principali del documentario Iyengar: l’uomo, lo Yoga e il percorso da allievo del regista Jake Clennel. Il film è incentrato sull’eredità di Iyengar e ne cattura i momenti più intimi, anche attraverso i dialoghi tra lo stesso maestro e sua nipote Abhijata, anche lei insegnate di yoga conosciuta in tutto il mondo. Ciò che traspare tra asana rigorose e interviste con studenti e insegnanti è la disciplina mentale e il focus spirituale che stanno alla base dell’approccio Iyengar.
"Perché tanto livore bianco? Forse l’ossessione per una sorta di “demone della purezza” rivela l’oscurità che si agita nell’animo dei bianchi? Sono le domande inquietanti che vengono fuori vedendo il documentario capolavoro I am not your negro di Raoul Peck, basato su Remember this house, un manoscritto incompleto dello scrittore afroamericano James Baldwin. Un film che spinge a rovesciare i poli opposti, il bianco e il nero, con tutte le conseguenze del caso. Un documentario che merita di essere visto dal maggior numero possibile di spettatori, di essere proiettato e discusso nelle scuole. I am not your negro pervade l’animo nel profondo e finora è il film più bello dell'anno..." Francesco Boille - Internazionale
Ogni anno decine di migliaia di individui decidono di studiare per diventare infermieri. Ammessi all'Istituto di Formazione di Scienze Infermieristiche, dedicheranno il loro tempo a corsi teorici, esercitazioni pratiche e stage sul campo. Per loro, si tratta di un viaggio intenso e difficile durante il quale dovranno acquisire conoscenza, mostrare padronanza di fondamentali gesti tecnici e assumersi pesanti responsabilità. Un documentario che parla di noi tutti, attraverso la loro umanità.
Ogni anno all'Università di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, si svolge Eloquentia, una gara di oratoria che premia "Il miglior oratore del 93", dove 93 rappresenta il distretto di Seine-Saint-Denis. Gli studenti, provenienti da diversi contesti sociali, si preparano ad affrontare la competizione con l'aiuto di consulenti professionisti che insegnano loro la raffinata arte del parlare in pubblico. Durante le settimane, i giovani imparano i sottili meccanismi della retorica, si raccontano rivelando agli altri, ma soprattutto a loro stessi, i propri talenti.
Alla mia piccola Sama è un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra, una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia. • versione originale, sottotitoli in italiano
Dedicato alla poetessa del rock che con la sua opera ha influenzato il mondo musicale degli ultimi trent’anni, il documentario di Seamus Murphy è l’unione delle immagini del regista e delle parole e delle note di PJ Harvey • v.o. ing sott. ita
Stanchi dell'ennesimo filmetto così-così in streaming? In cerca di una terapia efficace contro gli eccessi del binge-watching da serie tv? Da oggi potete provare... Detour Virtual Screen!  Aspettando di conoscere e organizzare tempi e modalità per poter riaccendere in sicurezza il glorioso proiettore del Detour, siamo felici di inaugurare e invitarvi nella nostra fiammante sala virtuale ospitata sulla piattaforma innovativa degli amici di Wanted Zone. Da giovedì 21 maggio, Detour riprende la sua programmazione con i primi due titoli, proposti in modalità “sala virtuale”
Cine Detour ha scelto di aderire e sottoscrivere la lettera aperta di esercenti cinematografici e distributori indipendenti rivolta alle istituzioni, ai media, ai lavoratori dello spettacolo e agli spettatori. La lettera intende aprire un dibattito sul futuro delle sale nel post-emergenza. L'industria cinematografica e quella televisiva non possono esaurirsi nel binomio multiplex/piattaforma digitale "on demand". I cinema sono realtà fisiche, non virtuali.
Fase 2 guardando un bel film a casa aspettando di tornare a vederli insieme al Cine Detour. Care e cari Detourians, non potendovi ospitare sulle nostre confortevoli poltrone e sul nostro divano rosso davanti allo schermo vi vogliamo consigliare un film da vedere a casa. Un atto che ci mantiene comunque uniti. Sono film che si trovano gratuitamente online.
Nato a Bari negli anni' 60, il piccolo Pasquale migra oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano, tutto hot dog e rockabilly. Non farà mai ritorno in Italia, fino a quando, ormai tassista di professione, un blitz anti-immigrazione alla frontiera con il Messico lo costringerà a scegliere: la galera in Arizona, o la deportazione in Italia per dieci anni. Tony opta per la deportazione. Rientrato in Italia, col suo sogno americano andato in pezzi, si ritrova completamente solo in quello che definisce “un altro pianeta”, un piccolo Paese immobile senza opportunità. Nello scenario desolante in cui vive ai margini dell’autostrada, Tony indossa ancora il suo cappello da cowboy e non sembra proprio disposto ad arrendersi...
Baikonur, Earth di Andrea Sorini e Chopper di Giorgos Kapsanakis vincono, rispettivamente, il premio della Giuria come Miglior Film e Miglior Cortometraggio 2020 a ON THE ROAD FILM FESTIVAL VII, cinema di viaggio e di frontiera. I Wish I Was Like You di Luca Onorati e Francesco Gargamelli e il corto Baradar di Beppe Tufarulo vincono il Premio del Pubblico. Di seguito l'elenco di tutti i premi e le menzioni speciali delle sezioni in concorso 2020. La cerimonia di premiazione si è tenuta domenica 23 febbraio 2020 al Cinema Detour di Roma, alla presenza delle Giurie (presidenti Marco Videtta e Sabrina Varani) e del pubblico. Grazie a tutte e a tutti coloro che hanno partecipato con passione e interesse.
Un workshop intensivo articolato in due giornate che si concentra sugli elementi di base della teoria musicale, sulle progressioni di accordi, sull'uso di voicing, sull'ascolto e sull'improvvisazione. Ci sarà un'enfasi sull'importanza della creatività nella costruzione di una solida base musicale, così come la comprensione e l'uso dell'armonia avanzata per aggiungere dimensione alle forme musicali semplici e alla musica improvvisata. Si rivolge a tutti i chitarristi, tuttavia ne trarranno beneficio gli studenti di livello medio di qualsiasi altro strumento. Il pluripremiato musicista Italo-britannico Luigi Iggy Pignatiello ha suonato con Jeanne Carroll, Nasheet Waits, Greg Lewis, Kevin G Davy, Nicola Piovani, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Gianna Nannini e innumerevoli altre leggende musicali.
Tutti a casa guardando un bel film aspettando di tornare a vederli insieme al Cine Detour. Mai così vicini.  Care e cari Detourians, non potendovi ospitare sulle nostre confortevoli poltrone e sul nostro divano rosso davanti allo schermo vi vogliamo consigliare ogni giorno un film da vedere a casa. Un atto che ci mantiene comunque uniti. Sono film che si trovano gratuitamente online. Vi segnaleremo anche dove poterli vedere in ogni evento giornaliero.
ATTENZIONE: IN OTTEMPERANZA AL DECRETO DPCM 4 MARZO 2020 PER IL CONTENIMENTO DEL COVID-19, IL CINEMA DETOUR SOSPENDE LA SUA REGOLARE PROGRAMMAZIONE A PARTIRE DA VENERDì 5 MARZO, PER CONSENTIRE LA VERIFICA DELLE  MISURE DA INTRAPRENDERE PER REGOLARE L’AFFLUSSO E LA DISPOSIZIONE IN SALA DEL PUBBLICO.