Cinema Detour APS, Via Urbana 107 Roma  Domenica 18 Dicembre 2022 ore 17.30 – 20.00/ December 18 2022, Sunday h5.30pm – 8.00pm Richieste prenotazioni sul sito nelle seguenti fasce orarie: 17.30 – 19.00 19.00 – 20.30 L’ULTIMO APPUNTAMENTO NELLA SEDE DI VIA URBANA 25th ANNIVERSARY DETOUR GARAGE MARKET   Festa di Chiusura 2022      […]
I King Crimson sono una band in cui le persone muoiono letteralmente dalla voglia di far parte. In the Court of the Crimson King è un film oscuro e comico per chiunque si chieda se valga la pena sacrificare tutto per un solo momento di trascendenza. Per oltre 50 anni Robert Fripp, famoso anche per il suo lavoro con David Bowie e Brian Eno, ha supervisionato un ambiente creativo unico in cui libertà e responsabilità cospirano per porre richieste straordinarie ai membri della band, solo alleviate dall'applauso di un pubblico la cui l'adorazione minaccia di rendere le loro vite ancora più difficili. È uno spazio gratificante e pericoloso in cui lo straordinario è possibile, nulla è certo e non tutti sopravvivono intatti.  “In the Court of the Crimson King” non è solo un documentario su un gruppo che è stato creativamente attivo per tanti anni, ma è anche un film sulla musica, sul perché è importante e sui dolorosi sacrifici che gli artisti devono fare per creare opere che cambiano la vita delle persone.
Svetla è una vedova che ha perso il lavoro come insegnante. Il villaggio in cui vive si trova sul confine tra Bulgaria e Turchia e spesso si vedono passare dei profughi. Un giorno, mentre è a caccia nella foresta incontra un migrante africano. Come cittadina rispettosa della legge lo porta alla stazione di guardia della frontiera, ma ci sono così tanti profughi che nessuno le dà retta. Così Svetla decide di accogliere in casa l’uomo.
Nella Romania di oggi, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno in monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.
L'atteso ritorno di Mike Cooper al Detour! Mike Cooper è un musicista polistrumentista inglese. Inizia la sua carriera come chitarrista, cantante e autore di folk-blues, per poi diversificare il suo lavoro, includendo l'improvvisazione e la musica elettronica, le sonorizzazioni di film, la radio-art e le installazioni sonore. Si dedica alla scrittura, come giornalista musicale e storico delle musiche e dei musicisti del Pacifico (è anche collezionista di camice hawaiane....); artista visivo e filmaker, compare in più di sessanta dischi. Sul film: In un manicomio un ex marinaio è stato assunto come portinaio e inserviente. Fra i ricoverati c'è sua moglie, impazzita dopo aver tentato di annegarsi insieme al figlioletto: lei è sopravvissuta mentre il bambino è morto. L'uomo tenta inutilmente di farla evadere, ma la donna è terrorizzata e non è in grado di affrontare la fuga. Creduto perduto per quarantacinque anni, fu ritrovato per caso dallo stesso regista e fu diffuso nel 1971. Il film, muto, non contiene didascalie perché le proiezioni cinematografiche giapponesi negli anni '20 prevedevano la presenza nella sala di un narratore, e manca di un terzo dell'originale del 1926. Il film è ritenuto un capolavoro dell'avanguardia cinematografica giapponese della prima metà del Novecento.
Proiezione del film IL PIANETA AZZURRO alla presenza del regista Franco Piavoli e presentazione del volume "Il Cielo, l'acqua e il gatto. Il cinema secondo natura di Franco Piavoli" di Filippo Schillaci (Artdigiland, 2020). Serata condotta da Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, fra i massimi esperti di cinema ambientale. È previsto anche un contributo del regista Silvano Agosti che ha accompagnato da sempre il cammino artistico di Piavoli. Presentato 40 anni fa alla Mostra del Cinema di Venezia, IL PIANETA AZZURRO segue il ciclo delle stagioni nel paesaggio di campagna, dal risveglio della vita dopo le gelate invernali alle fioriture della primavera, il calore estivo nel lavoro dei campi e il crepuscolo dell'autunno. L'uomo si confronta con la natura nel susseguirsi delle stagioni e nei momenti essenziali della sua esistenza: l'infanzia, l'amore, il cibo, il lavoro, il dolore. (da wikipedia)
I King Crimson sono una band in cui le persone muoiono letteralmente dalla voglia di far parte. In the Court of the Crimson King è un film oscuro e comico per chiunque si chieda se valga la pena sacrificare tutto per un solo momento di trascendenza. Per oltre 50 anni Robert Fripp, famoso anche per il suo lavoro con David Bowie e Brian Eno, ha supervisionato un ambiente creativo unico in cui libertà e responsabilità cospirano per porre richieste straordinarie ai membri della band, solo alleviate dall'applauso di un pubblico la cui l'adorazione minaccia di rendere le loro vite ancora più difficili. È uno spazio gratificante e pericoloso in cui lo straordinario è possibile, nulla è certo e non tutti sopravvivono intatti.  “In the Court of the Crimson King” non è solo un documentario su un gruppo che è stato creativamente attivo per tanti anni, ma è anche un film sulla musica, sul perché è importante e sui dolorosi sacrifici che gli artisti devono fare per creare opere che cambiano la vita delle persone.
I King Crimson sono una band in cui le persone muoiono letteralmente dalla voglia di far parte. In the Court of the Crimson King è un film oscuro e comico per chiunque si chieda se valga la pena sacrificare tutto per un solo momento di trascendenza. Per oltre 50 anni Robert Fripp, famoso anche per il suo lavoro con David Bowie e Brian Eno, ha supervisionato un ambiente creativo unico in cui libertà e responsabilità cospirano per porre richieste straordinarie ai membri della band, solo alleviate dall'applauso di un pubblico la cui l'adorazione minaccia di rendere le loro vite ancora più difficili. È uno spazio gratificante e pericoloso in cui lo straordinario è possibile, nulla è certo e non tutti sopravvivono intatti.  “In the Court of the Crimson King” non è solo un documentario su un gruppo che è stato creativamente attivo per tanti anni, ma è anche un film sulla musica, sul perché è importante e sui dolorosi sacrifici che gli artisti devono fare per creare opere che cambiano la vita delle persone.
Nella Romania di oggi, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno in monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.
Da poco arrivato a capo della polizia giudiziaria di Grenoble, Yohan deve confrontarsi con un terribile omicidio. C’è chi dice che ogni investigatore abbia un crimine che lo ossessiona e per Yohan quel caso diventa l’uccisione della giovane Clara. Insieme al collega Marceau porterà avanti le indagini su tutti i conoscenti della ragazza, svelando i molti segreti di una provincia all’apparenza tranquilla ma realizzando infine che ogni uomo è un potenziale colpevole… Presentato in selezione ufficiale all’ultimo Festival di Cannes, il film diretto da Dominik Moll è ispirato a fatti realmente accaduti e ha raccolto anche critiche eccellenti (“Il film francese più potente dell’anno” secondo Le Figaro), soprattutto per il modo in cui rilegge la tradizione del noir in chiave femminista. 
Lungo un corso d'acqua inquinato vicino Shanghai, Mardar guida la sua moto ogni giorno, trasportando Moudan, la figlia adolescente di un criminale locale. Nonostante il suo amore segreto per la ragazza, viene coinvolto in un piano per rapirla e trattenerla per un riscatto. Il piano va storto, tuttavia, e Moudan si getta nel fiume e sparisce nelle sue acque. Uscito di prigione diversi anni più tardi, Mardar incontra in un locale una ballerina che assomiglia esattamente al suo amore perduto. "Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-Wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun." Mymovies
Nella Romania di oggi, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno in monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.
Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. 
Il mese di novembre segna 25 anni esatti di presenza e attività continuativa del Cine Detour nel rione Monti, prima nel leggendario covo “clandestino” al civico 47 della via, poi in un’originale coabitazione con la bottega equosolidale, infine nella saletta amichevole e accogliente che molte e molti di voi hanno bazzicato negli ultimi anni. In questo tempo abbiamo alimentato l’immaginario di due o tre generazioni di spettatrici e spettatori e riempito un vuoto di proposta culturale nel centro cittadino, proponendo cinema indipendente di qualità in lingua originale, festival, arti visive, musica dal vivo, teatro, formazione ai linguaggi audiovisivi, didattica del cinema a tanto tanto altro ancora. Lo abbiamo fatto sempre a modo nostro, con passione, creatività e spirito di condivisione, sempre senza spocchia ma fieri della nostra indipendenza, senza tappeti rossi e celebrità da ostentare, ma con tante vere amiche e veri amici che ci hanno dimostrato la loro stima nel corso degli anni.  A chi tra voi ci accompagna con più assiduità l’annuncio della prossima chiusura potrà non giungere inaspettato. Ad aprire la breccia, come immaginerete, più di un anno e mezzo di emergenza covid, con ripercussioni disastrose sulle disponibilità finanziarie già limitate dell’associazione.
Lungo un corso d'acqua inquinato vicino Shanghai, Mardar guida la sua moto ogni giorno, trasportando Moudan, la figlia adolescente di un criminale locale. Nonostante il suo amore segreto per la ragazza, viene coinvolto in un piano per rapirla e trattenerla per un riscatto. Il piano va storto, tuttavia, e Moudan si getta nel fiume e sparisce nelle sue acque. Uscito di prigione diversi anni più tardi, Mardar incontra in un locale una ballerina che assomiglia esattamente al suo amore perduto. "Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-Wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun." Mymovies
Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. 
L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.
Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. 
Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. 
Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Dal pluripremiato maestro del cinema giapponese Hirokazu Koreeda (Le Verità e Un affare di famiglia, Still Walking) esperto nel contemplare le tempeste dell'esistenza e i riverberi degli eventi traumatici sulle vite individuali, un'insolita e personale ricognizione sui concetti della Verità e della Giustizia, con un occhio alla forma classica del legal thriller alla Fritz Lang o Sidney Lumet, e l'inesauribile lezione di Rashomon.
L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.
L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.
Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Dal pluripremiato maestro del cinema giapponese Hirokazu Koreeda (Le Verità e Un affare di famiglia, Still Walking) esperto nel contemplare le tempeste dell'esistenza e i riverberi degli eventi traumatici sulle vite individuali, un'insolita e personale ricognizione sui concetti della Verità e della Giustizia, con un occhio alla forma classica del legal thriller alla Fritz Lang o Sidney Lumet, e l'inesauribile lezione di Rashomon.
L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.
Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Dal pluripremiato maestro del cinema giapponese Hirokazu Koreeda (Le Verità e Un affare di famiglia, Still Walking) esperto nel contemplare le tempeste dell'esistenza e i riverberi degli eventi traumatici sulle vite individuali, un'insolita e personale ricognizione sui concetti della Verità e della Giustizia, con un occhio alla forma classica del legal thriller alla Fritz Lang o Sidney Lumet, e l'inesauribile lezione di Rashomon.
Giunto alla XXII edizione, questo corso teorico-pratico è un regalo che ti fai per essere felice. Patrizia Copponi, fotoreporter e docente professionista, metterà a disposizione tutte le sue conoscenze e il suo sapere. Non perderai neanche una lezione perché la potrai recuperare in privato. Il corso si tiene nella storica sede dell'associazione Detour dal 1997 in via Urbana nel Rione Monti.
Il cinema indipendente Detour augura a tutte e a tutti una buona estate. Appuntamento a settembre per la ripresa della nostra programmazione di film, festival, corsi, concerti, laboratori e mostre. Per tutti gli aggiornamenti seguiteci su www.cinedetour.it e sulle nostra pagina fb ed iscrivetevi alla nostra newsletter.
Ali, ti presento Ava. Due mondi diversi che si incontrano nella realtà di Bradford, città industriale nel cuore dello Yorkshire. Ali gestisce degli appartamenti e vive un matrimonio segnato da un dolore. Ava è una maestra elementare. Si incontrano e riempiono le rispettive esistenze sfidando le convenzioni e gli ostacoli che trovano lungo una strada fatta di romanticismo, canzoni cantate a squarciagola e passione. Ali & Ava, presentato alla Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes 2021, completa la trilogia dello Yorkshire dell’acclamata regista Clio Barnard, una commedia che parla d’amore attraverso il potere rigenerante della musica.
Il film trae origine da uno dei racconti più famosi della letteratura, “Il naso” di Nikolaj Vasil’evič Gogol’, portato a teatro come opera buffa in tre atti da Dmitri Shostakovich. È un sogno che il Maestro del cinema di animazione Khrzhanovskiy ha covato per decenni, da quando il compositore Shostakovich aveva affidato allo stesso regista, allora trentenne, le musiche originali della suo lavoro per farne un’opera visuale. Il risultato è un viaggio nel tempo, un’operazione postmoderna coinvolgente, un caleidoscopio di animazioni di diversi stili che celebra quegli “anticonformisti” che non si piegarono alle imposizioni culturali del regime staliniano.
Ali, ti presento Ava. Due mondi diversi che si incontrano nella realtà di Bradford, città industriale nel cuore dello Yorkshire. Ali gestisce degli appartamenti e vive un matrimonio segnato da un dolore. Ava è una maestra elementare. Si incontrano e riempiono le rispettive esistenze sfidando le convenzioni e gli ostacoli che trovano lungo una strada fatta di romanticismo, canzoni cantate a squarciagola e passione. Ali & Ava, presentato alla Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes 2021, completa la trilogia dello Yorkshire dell’acclamata regista Clio Barnard, una commedia che parla d’amore attraverso il potere rigenerante della musica.