EL PEPE. Una vida suprema. Emir Kusturica incontra Pepe Mujica

Attivista, politico, guerrigliero orgoglioso del proprio passato e soprattutto sognatore.“El Pepe” è diventato il presidente dell’Uruguay restando sempre fedele ai suoi ideali. Ma anche abbracciando la possibilità del cambiamento e della novità.

Un sorprendente Emir Kusturica scava nell’eredità di José “Pepe” Mujica e ritrova in lui uno spirito affine con cui discutere il senso della vita da un punto di vista filosofico, politico e poetico.

Mujica è raccontato nei suoi caratteri più nobili: la fattoria nella periferia di Montevideo, dove lavora guidando lui stesso il trattore, facendosi bastare uno stipendio minimo, adesso come prima, quando era al vertice dello Stato.

Presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il dolce ritratto di un uomo che per tutta la vita non ha mai smesso di lottare per far valere i propri ideali e realizzare desideri all’apparenza utopici.

WORKSHOP “LA CAMMINATA NEL TANGO ARGENTINO”

WORKSHOP di tecnica di TANGO ARGENTINO ed elementi di Teatro Danza con FEDERICA GUMINA. Obiettivo del workshop è fornire elementi di tecnica a chiunque voglia apprendere una gestualità tipica del tango argentino in un modo esteticamente e funzionalmente corretto, integrandola ad altri linguaggi di danza, di teatro e di movimento. Nel tango argentino c’è un leader che guida e un follower che segue, l’abbraccio che lega i due ballerini è lo strumento tramite il quale avviene la comunicazione.
I due principi fondamentali che contraddistinguono questo ballo di coppia e lo rendono unico, sono l’improvvisazione e la comunicazione, questo significa che imparando questo linguaggio, si può essere liberi di comunicare e improvvisare qualsiasi passo. Alla base di tutto esiste una tecnica, da studiare e approfondire, che è la camminata, poiché dal camminare nasce tutto, qualsiasi figura o elemento coreografico.
Per info e iscrizioni: cinedetour@tiscali.it / in sede martedì e giovedì 17-19.30.

ven 6 marzo BAMBINI IN FUGA dedicato a tutti i bambini in fuga dalla guerra e dalla fame

Venerdì 6 Marzo 2015 ore 20.45

Cinema Detour Via Urbana 107 Roma

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Necessaria la prenotazione a: lascuoladipace@gmail.com

 

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Scuola di Pace
 

 Con il Patrocinio di

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presenta

 

BAMBINI IN FUGA

un film dedicato a tutti i bambini in fuga dalla guerra e dalla fame 

PRIMA ROMANA

Regia di Simone Danieli. Soggetto di Italo Cassa. Musiche di Andrea Camerini (Italia 2014)

bambininfuga

Promo: http://youtu.be/j0kCIZjV2Yw – Evento FB: https://www.facebook.com/events/336454816551662/

 I “bambini in fuga” sono i soggetti più deboli tra i rifugiati, fuggono perché non possono fare altro, la situazione in Siria e negli stati confinanti è diventata invivibile. Quelli che riescono ad arrivare da noi sono solo l’1% di tutti quelli che attualmente sono profughi in Siria, Giordania, Iraq, Libano e Turchia. I motivi per cui fuggono sono evidenti: hanno la necessità di ricostruirsi una vita a misura di bambino/a. Per questo alcuni di loro si dirigono verso regioni molto più a nord del Mediterraneo, che specialmente per i bambini offrono una protezione totale nel pieno rispetto dei principi della carta O.N.U. per i Diritti dell’Infanzia. Non ci dovrebbero essere mai “bambini in fuga” ma se ci sono vanno aiutati, senza respingerli e senza infrangere il loro sogno di “pace e libertà”, lo stesso sogno che hanno tutti i bambini del mondo! 

Durante tutta l’estate 2014 noi volontari della Scuola di Pace (Italo, Marinella, Maurizio, Paolo e Simone) abbiamo seguito con il nostro camper/joybus il percorso dei “bambini in fuga”, dal loro arrivo in Sicilia, poi a Milano, in Svizzera e fino alla Svezia, donandogli aiuti materiali e anche tanti giochi per aiutarli a dimenticare le fatiche, materiali e psicologiche, affrontate. Nel corso del viaggio, noi volontari* della Scuola di Pace, abbiamo incontrato tanti amici e amiche che si stanno dando da fare per aiutarli. Nawal e Agata a Catania; Mommi MommiClown, Susy, l’Assessore Majorino e Progetto ARCA onlus a Milano; Gaetano a Suzzara; Cristina ad Abbiategrasso; Lisa e Gianluca nel Canton Ticino; Malek e Amjad che abbiamo accompagnato fino a Norimberga; Hana, Leila, Mohammad e tutti i bambini rifugiati a Ronneby in Svezia.

È stato un viaggio lungo ma veramente importante che vi invitiamo a ripercorrere insieme a noi attraverso le immagini di questo film.

Centinaia di bambini continuano ad arrivare sulle nostre coste, sui barconi della speranza accompagnati da genitori o parenti, a volte drammaticamente soli.

Sono i BAMBINI IN FUGA dalla guerra e dalla fame, provengono dalle coste sud del nostro comune mare, il Mediterraneo. Molti di loro, specialmente siriani, siro-palestinesi e palestinesi, sono solo di transito in Italia perché proseguono il loro viaggio verso le regioni del nord-Europa: Svizzera, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia. La Svezia offre regolarmente asilo ai rifugiati della guerra siriana. La maggioranza di loro riescono ad arrivarci in aereo dalla Turchia, altri devono intraprendere il difficile viaggio di cui raccontiamo nel nostro film. Per seguire da vicino questa realtà ci siamo quindi messi in marcia con il JoyBus, un vecchio camper Ford Transit a benzina, prima a Luglio verso la Sicilia, a Catania, prima tappa del viaggio dopo essere sopravvissuti alla traversata sui barconi, e poi verso Milano, la Svizzera e la Svezia, punto d’arrivo di molti di loro. Lo scopo della nostra missione – intrapresa a bordo del nostro coloratissimo camper che esibisce sulle sue fiancate i gioiosi disegni per la pace realizzati dai bambini e ragazzi delle scuole d’Italia e di altri paesi del mondo – è quello di testimoniare la loro situazione e fornirgli un sostegno ludico-psicologico attraverso le attività di JoyTherapy che da anni pratichiamo per i bambini in situazioni di emergenza. A Catania, per una settimana, abbiamo messo in piedi una postazione fissa alla stazione centrale con il nostro JoyBus e abbiamo supportato gli attivisti per i diritti umani che da tempo operano per le famiglie di migranti che dalla Sicilia affrontano il viaggio verso il nord-Europa. Tra i volti che hanno segnato l’esperienza in modo indelebile, quello di Nawal Soufi, attivista di origine marocchina ma fin dall’infanzia a Catania.

Appena arrivati, abbiamo incontrato bambini stravolti, spaventati, diffidenti, scoraggiati, con la pelle del viso bruciata dal sole per via della lunga traversata in mare, prima di essere soccorsi dalle navi della Marina Italiana. Tra i bambini alcuni non riuscivano a reagire e a mostrare il sorriso che ci si aspetta tutti i bambini spalanchino sul volto quando si interagisce con loro attraverso il gioco. C’è stato bisogno di tempo, ma con calma e determinazione siamo riusciti ad aprire una “breccia”: palloncini, bolle di sapone, musica e tanti giochi colorati… Piano piano la rigidità iniziale ha cominciato a lasciar spazio a degli splendidi sorrisi di gioia, gli stessi con cui li abbiamo accompagnati al treno in partenza per Milano.

A Milano centrale, seconda tappa del viaggio, i bambini stavano un po’ meglio ma ancora non completamente rilassati. Di nuovo ci siamo adoperati per accoglierli nel miglior modo possibile, come amiamo fare con tutti i bambini che vengono a trovarci, qualunque sia

stato il motivo della loro partenza o del loro viaggio. Al centro accoglienza di via Aldini a Quarto Oggiaro, uno dei molti centri aperti dal Comune di Milano per affrontare l’emergenza Siria, la situazione è decisamente migliorata e anche i giochi si sono potuti realizzare meglio, con Capitan Gioia in prima linea tra palloncini che si trasformano magicamente in animali e oggetti e bolle di sapone giganti.

Prima di proseguire per la Svezia abbiamo fatto un salto nel vicino Canton Ticino in Svizzera, dove alcuni bambini sono riusciti ad ottenere lo status di rifugiati ed ora si stanno integrando senza difficoltà.

Lungo il viaggio avevamo conosciuto Malek ed Amjad, due giovani siriani squattrinati con il sogno di arrivare in Germania. Il giorno dopo averli incontrati, decidiamo di dargli un passaggio attraverso l’Austria e fino alla Germania. Non sappiamo che rischi correremo in questa nostra azione di solidarietà… ma sappiamo per certo che nel nostro camper ci sono ancora due posti a sedere ed anche “un posto a tavola”. Nessun dubbio quindi: ci imbarchiamo su joyBus tutti insieme e organizziamo per loro un accogliente pasto durante il tragitto. Salutiamo Malek ed Amjad vicino Norimberga e continuiamo il nostro viaggio, verso nord, sempre più a nord, fino al porto di Lubecca dove arriveremo solo un giorno dopo. La nave che ci porterà in Svezia si chiama “Peter Pan”, un bizzarro segno del destino, visto che anche noi ci sentiamo un po’ come lui!

Dopo 8 ore di traversata siamo a Trelleborg, al sud della Svezia sul mar Baltico. Ci accoglie uno splendido arcobaleno colorato! Da Trelleborg ci spostiamo nella poco distante città di Malmö, dove risiedono molti rifugiati. Il giorno dopo siamo in partenza verso est fino a Ronneby a 180 km da Malmö, un piccolo centro dove hanno trovato asilo Hana, Mohammad e la loro bambina Leila, che avevamo già conosciuto in via Aldini a Milano in una precedente attività di JoyTherapy a Maggio 2014. Anche loro, dopo un lungo e travagliato viaggio, sono riusciti finalmente ad arrivare in Svezia dove hanno presentato domanda d’asilo. Restiamo 3 giorni in loro compagnia per la felicità di Leila che ha preso in forte simpatia Simone!

Prima di ripartire siamo a Ronneby al Centro di accoglienza multietnico di Folkparksvagen. Qui incontriamo molti bambini, ormai non più in fuga, provenienti dalla Siria e l’Eritrea, ma anche dall’Afghanistan, dalla Serbia, dalla Palestina e ancora altri paesi in cerca di Pace.

Il nostro viaggio della speranza si conclude qui con una miriade di giochi e con infiniti sorrisi di pace dei bambini del mondo. Sì perché i sorrisi dei bambini e la pace non hanno e devono mai avere confini né limiti.

BAMBINI IN FUGA

Una coproduzione di base tra tutti i sottoscrittori A cura della Scuola di Pace www.lascuoladipace.org (associazione di volontariato onlus)

Regia: Simone Danieli
Collaborazione alla Regia: Paolo Maselli
Soggetto: Italo Cassa
Musiche: Andrea Camerini (sul brano “Mother” chitarra e backing vocals: Savanah Chiavetti)
Riprese: Simone Danieli, Marco Ferrario, Paolo Maselli, Andrea Sperotti Montaggio: Simone Danieli
Stop Motion iniziale: Clizia Mauloni
Voce iniziale: Cristiana Raggi
Missaggio audio: Alessandro Giudice
Traduzioni dall’arabo: Adil Farah

*I volontari della Scuola di Pace:
Italo Cassa – Capitan Gioia Marinella Fiaschi – Clown Piccabù Maurizio Quilici
Paolo Maselli
Simone Danieli

Si ringraziano:

Nawal Soufi
Agata Ronsivalle
Agatino posteggiatore abusivo stazione di Catania
Associazione Libera Catania
Speranza – Hope for Children ONLUS
Assessore Pierfrancesco Majorino
Marco Acciarri
Mommi MommiClown
Susy Iovieno SOSERM SOS Emergenza Rifugiati Milano ONLUS Gaetano Turrini – Speranza Hope for Children Onlus
Cristina Paganini
Progetto Arca ONLUS
Lisa Bosia
Gianluca Bottinelli
Laura Di Nitto