mar 15 set TOM À LA FERME. Inedito in Italia di Xavier Dolan

Tom ha amato Guillaume di un amore grande che adesso vorrebbe condividere con i suoi cari. Lasciata Montréal alla volta della campagna canadese, Tom raggiunge la fattoria della famiglia di Guillaume per partecipare l’indomani al suo funerale. Molto presto si rende conto che Agathe, madre di Guillaume, ignora l’omosessualità del figlio. Informato dei fatti è invece Francis, fratello maggiore e omofobico del defunto, che costringe Tom a mentire sulla sua natura e sulla natura della sua relazione con Guillaume. Provocatorio e tagliente, Dolan realizza un dramma esistenziale che deraglia nel thriller psicologico, contempla elementi horror ed è a suo modo un mélo patologico, la drammatizzazione di una patologia (l’omofobia) che prende la forma filmica del melodramma.

sab 12 set LES AMOURS IMAGINAIRES. Inedito in Italia di Xavier Dolan

Francis e Marie sono due amici che s’innamorano dello stesso uomo, Nicolas, un giovane che proviene dalla campagna e che si è appena trasferito a Montreal. Un vero colpo di fulmine per entrambi che si sforzano, ciascuno per conto proprio, come in un malefico duello, di attirare le attenzioni di Nicolas. Di volta in volta la tensione tra i personaggi cresce sempre più, e presto ognuno di loro interpreta in modo ossessivo i comportamenti ambigui e distruttivi dell’oggetto del loro desiderio. / FRA: L’histoire se déroule dans le milieu artistico-estudiantin aisé de Montréal. Francis, 20 ans environ, et Marie, un peu plus âgée, sont deux amis très proches. Lors d’un petit dîner chez Francis, ils éprouvent un coup de cœur simultané pour le même garçon, Nicolas. Chacun des deux amis lui manifeste son intérêt et tente de le séduire. Nicolas, jouant la séduction ambiguë vis-à-vis des deux, ne manifeste pas de réelle préférence. Un étrange trio amoureux se forme.

ven 11 set DETOUR RIAPRE! Proiezione “DETOUR” di Edgar Ulmer. Ingresso 1€

Uno dei più affascinanti esempi di cinema noir di tutti i tempi. Film oggetto di studio e di culto da parte dei più grandi cineasti, tra i quali Martin Scorsese, girato in 6 giorni e in due soli ambienti, Detour è considerato il capolavoro di Edgar G. Ulmer, già assistente di Friedrich Murnau, che, ispirandosi all’espressionismo tedesco, realizza una lenta, inesorabile, discesa all’inferno, con un film a metà strada tra il noir europeo e il poliziesco americano, utilizzando attori sconosciuti. Da incorniciare la sequenza finale filmata in un unico piano sequenza di 5 minuti. / Detour begins when hitchhiker Al Roberts accepts a ride from affable gambler Charles Haskell Jr. When Haskell suffers a fatal heart attack, Roberts disposes of the body and begins driving the car himself. He picks up beautiful Vera, who is aware of Roberts’ secret and attempts to blackmail him. The movie was shot on the cheap with B-minus actors, but it was directed by a man of qualities: Edgar G. Ulmer, a refugee from Hitler, who was an assistant to the great Murnau on “The Last Laugh” and “Sunrise,” and provided one of the links between German Expressionism, with its exaggerated lighting, camera angles and dramaturgy, and the American film noir, which added jazz and guilt.