dom 10 mag h18.30 PAOLO FRESU in QUANDO DAL CIELO (Wenn aus dem himmel) di Fabrizio Ferraro

In un auditorium deserto, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, due tra i più importanti musicisti jazz, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, incontrano per la registrazione di un disco lo storico produttore della ECM Manfred Eicher. Qui, di fronte ad una platea spettralmente vuota, si sviluppa un lavoro artistico e artigianale in tutto analogo a quello di un laboratorio rinascimentale. Un lavoro nel quale la ricerca sul suono, l’esecuzione, la costruzione della struttura musicale, diventano espressioni di una fuga senza moto. Una fuga in cerca della visione per un pubblico a venire.

ven 8 mag Squola di Babele (La Cour de Babel) di Julie Bertuccelli

L’Istituto Grange-aux-Belles di Parigi, classe di accoglienza. Un gruppo di ragazzi tra gli undici e i quindici anni si ritrova insieme per imparare il francese. Arrivano da Guinea, Bielorussia, Irlanda, Serbia, Venezuala, Senegal, Cina, Libia. Scappano dalla crisi, dai neo nazisti, dall’infibulazione, dalla povertà, dalla solitudine, dalla mancanza di un futuro. Al termine dell’anno, i loro progressi decideranno in quale classe della scuola “normale” verranno inseriti. La regista Julie Bertuccelli, però, non racconta una storia triste, ma è capace di cogliere prima di tutto l’entusiasmo di quest’avventura agli inizi, le soddisfazioni più che le delusioni, le passioni più forti delle timidezze. Un film che dell’esperienza scolastica, spesso data per scontata o subìta passivamente, ricorda opportunità e privilegi, e che apre il dibattito sull’importanza delle classi (rigorosamente temporanee) di accoglienza, che possano fare da ponte per accompagnare per mano i giovani stranieri all’interno di gruppi di coetanei già chiusi e omologati. // Fra: Ils viennent d’arriver en France. Ils sont Irlandais, Serbes, Brésiliens, Tunisiens, Chinois ou Sénégalais… Pendant un an, Julie Bertuccelli a filmé les échanges, les conflits et les joies de ce groupe de collégiens âgés de 11 à 15 ans, réunis dans une même classe d’accueil pour apprendre le français. Dans ce petit théâtre du monde s’expriment l’innocence, l’énergie et les contradictions de ces adolescents qui, animés par le même désir de changer de vie, remettent en cause beaucoup d’idées reçues sur la jeunesse et l’intégration et nous font espérer en l’avenir…

gio 7 mag CUT di Amir Naderi [ Too Much Ciro… una manifestazione di e per Ciro Giorgini ]

Shuji è un regista indipendente che da qualche anno non riesce a realizzare opere personali, pertanto, persegue l’idea di sensibilizzare i suoi concittadini al cinema migliore, di cui auspica un ritorno e per la cui causa prega anche sulle tombe di Kurosawa, Mizoguchi e Ozu. Passa le giornate facendo volantinaggio per strada, ammonendo con un megafono le persone che non hanno riguardo né interesse per la vera arte, rimpiangendo una storia del cinema dimenticata, composta da grandi e insostituibili maestri: infine, di sera, nel terrazzino del suo minuscolo loft, nell’attico di un palazzo, organizza un cineforum da lui stesso introdotto. La militanza cinefila arriva a una svolta estrema quando Shuji scopre che suo fratello, uno strozzino che si è indebitato per finanziare i suoi film, è stato giustiziato dalla yakuza, per non aver pagato quanto doveva. Il debito, maggiorato, pesa ora sulla testa di Shuji stesso… Il regista più “apolide” che ci sia cambia ancora una volta nazione, anche se solo per un film. Nato in Iran, “adottato” da vent’anni dalla sua adorata New York e oggi volato in Giappone per esplorare nuove possibilità dopo la sua trilogia newyorchese e l’ottimo Vegas: Based on a True Story, Amir Naderi è sicuramente uno dei registi più interessanti, stimolanti e spesso geniali in circolazione.

gio 7 mag TOO MUCH CIRO… Welles 100 anni (di magnifiche ossessioni). Una manifestazione di e per Ciro Giorgini

La scomparsa di Ciro Giorgini, avvenuta poche settimane fa, si sta rivelando più dura da sopportare, non solo per i familiari, ma anche per gli amici e gli appassionati di cinema che lo hanno conosciuto in questi anni. Questa manifestazione si sarebbe dovuta svolgere lo scorso maggio 2014; dopo l’anteprima alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, con Ciro avevamo ipotizzato una proiezione di Too much Johnson all’Anteo di Milano e, in contemporanea, al Teatro Argentina di Roma; mentre a Milano la proiezione ebbe luogo, difficoltà burocratiche impedirono quella di Roma; pur consapevoli tutti, Ciro per primo, del suo stato di salute, rimandammo, quasi scaramanticamente, a settembre/ ottobre 2014 l’idea della replica romana, accompagnata da altri materiali di e intorno a Welles; purtroppo, anche in quella occasione, la proiezione non siamo riusciti a farla nei tempi previsti e stabiliti… Allora abbiamo fatto qualcosa di più: abbiamo lavorato negli ultimi mesi con lui a questa manifestazione, così come vi si presenta oggi, film per film, titolo per titolo, giorno dopo giorno, fino al the end. Per noi è stato un grande privilegio, per Ciro il suo modo di salutare gli amici e fare un regalo a Roma. [l’Officina Film Club – Cristina Torelli, Paolo Luciani]

mer 6 mag CINEPALESTINA presenta OMAR di Hany Abu Assad

Un altro splendido film dal regista di Paradise Now, in esclusiva al Detour, in collaborazione con Cinearchivio sulla Palestina. Una parte del ricavato della serata andrà al progetto Gaza. Summud: Terra, Acqua, Energia, Salute! OMAR racconta le mutevoli relazioni tra i quattro protagonisti, gli amici di infanzia Omar, Tarek e Amjad e Nadia, la sorella di Tarek amata da Omar e Amjad. La situazione è complicata da tutti i problemi associati al vivere nella Palestina occupata e dal fatto che i tre amici stanno preparando un’azione contro l’esercito israeliano. Grazie a una sapiente alchimia il film riesce ad essere avvincente e divertente mantenendo una posizione politica molto forte e chiara. “E’ un film sull’occupazione israeliana della Palestina. Non può essere altrimenti. Ma l’occupazione inevitabilmente un giorno finirà e io voglio che il mio film continui ad essere visto, voglio che sopravviva all’occupazione. Per questo doveva essere anche un buon thriller”. Così ha risposto ad un’intervista Hany Abu-Assad. Vincitore tra gli altri del Premio della Giuria al Festival di Cannes – A Certain Regard.

mar 5 PAOLO FRESU in WENN AUS DEM HIMMEL (Quando dal cielo) di Fabrizio Ferraro

In un auditorium deserto, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, due tra i più importanti musicisti jazz, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, incontrano per la registrazione di un disco lo storico produttore della ECM Manfred Eicher. Qui, di fronte ad una platea spettralmente vuota, si sviluppa un lavoro artistico e artigianale in tutto analogo a quello di un laboratorio rinascimentale. Un lavoro nel quale la ricerca sul suono, l’esecuzione, la costruzione della struttura musicale, diventano espressioni di una fuga senza moto. Una fuga in cerca della visione per un pubblico a venire.