PER UN FIGLIO di Suranga Deshapriya Katugampala

Lì Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.
Realizzata da un giovane regista appartenente alla seconda generazione di immigrati srilankesi in Italia, quest’opera prima ambientata nel Nord Italia racconta con stile a tratti documentaristico il rapporto tra una madre sola e un figlio adolescente chiuso e ribelle. Al tempo stesso è uno spaccato della vita degli immigrati nel nostro paese, che vivono una vita spesso faticosa e piena di sacrifici e dove genitori e figli sono spesso divisi tra il desiderio di conservare la propria lingua e le proprie tradizioni e la voglia di integrarsi e sentirsi accettati. Un esordio maturo che è anche una voce che mancava nel nostro cinema: quella di chi è a metà tra due mondi e li ama entrambi.