PER UN FIGLIO di Suranga Deshapriya Katugampala

Lì Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.
Realizzata da un giovane regista appartenente alla seconda generazione di immigrati srilankesi in Italia, quest’opera prima ambientata nel Nord Italia racconta con stile a tratti documentaristico il rapporto tra una madre sola e un figlio adolescente chiuso e ribelle. Al tempo stesso è uno spaccato della vita degli immigrati nel nostro paese, che vivono una vita spesso faticosa e piena di sacrifici e dove genitori e figli sono spesso divisi tra il desiderio di conservare la propria lingua e le proprie tradizioni e la voglia di integrarsi e sentirsi accettati. Un esordio maturo che è anche una voce che mancava nel nostro cinema: quella di chi è a metà tra due mondi e li ama entrambi.

DAVID LYNCH THE ART LIFE

“Un bellissimo film sulla sorgente della creatività e dell’arte” Concita De Gregorio – La Repubblica.
David Lynch ci accompagna con questo film in un intimo e personale viaggio nel tempo, raccontandoci gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che ha portato David Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo. Originale miscela di immagini, musica ed estratti dai suoi primi film, “David Lynch: The Art Life” illumina gli oscuri meandri del suo mondo visionario, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere sia l’artista che l’uomo. Grazie a “David Lynch: The Art Life” possiamo così scoprire le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno contribuito alla sua formazione. Appare così evidente che già da giovane Lynch vedeva il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato il pubblico di tutto il mondo.