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Medici Senza Frontiere presenta

giovedì 10 dic h19.30

DUST – la seconda vita

(Anteprima assoluta, Italia 2015) di Stefano Tallia e Stefano Rogliatti

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Il documentario, è completamente autoprodotto e tutti i professionisti che vi hanno lavorato lo hanno fatto gratuitamente. Oltre ai due autori del documentario, Stefano Tallia e Stefano Rogliatti, interverrà per MSF, Gabriella Bianchi, responsabile comunicazione nel Kurdistan iracheno, che ha accompagnato i due reporter nel loro viaggio.

Nel Kurdistan iracheno vive oggi un milione di profughi. Donne e uomini in fuga dall’avanzata dell’Isis in Siria e Iraq, persone che hanno perso in un attimo tutto ciò che avevano: casa, lavoro, affetti e che in molti casi hanno anche assistito all’uccisione di parenti e amici. La guerra in corso in Medio Oriente non fa distinzioni di religione: a scappare sono musulmani sunniti e sciiti, cristiani, yazidi.

Due giornalisti italiani sono andati a raccogliere le loro testimonianze nel campo profughi di Domiz e nei territori che si trovano a nord di Dohuk dove non esistono strutture attrezzate e i rifugiati vivono praticamente senza acqua, senza energia elettrica e con pochi servizi igienici. Nel quartiere cristiano di Erbil le storie si assomigliano, si intrecciano e i container, intorno alle chiese, prendono il posto delle tende.

Con le parole dei rifugiati, nel documentario sono raccolte anche le testimonianze degli operatori di Medici Senza Frontiere che si occupano della loro salute attraverso le cliniche mobili e le strutture fisse all’interno dei campi che si trovano vicino a Dohuk. Alcuni tra i medici e gli infermieri di Msf sono anch’essi profughi, orgogliosi di poter aiutare il proprio popolo come l’infermiere Jalal, fuggito un anno fa dall’ospedale di Sinjar sotto alle bombe dell’Isis.

Il documentario vuole contribuire alla riflessione sul tema dei profughi. In Kurdistan lo è un abitante su sei e quello proposto da “Dust” è anche il racconto di come un paese pur povero di strutture abbia saputo aprire le proprie porte alle persone in fuga. Sofferenza e dignità raccontate tra gli altri dal dottor Azad Haleem, vice direttore dell’ospedale infantile di Dohuk, che con l’arrivo dei profughi ha visto crescere del 40 per cento il numero dei ricoveri.

E non si tratta di una situazione temporanea perché i rifugiati hanno poche speranze di tornare nelle proprie terre, e con la fuga è iniziata a tutti gli effetti la loro seconda vita. Tra la polvere dei campi.

Voce narrante Marco Alotto; doppiaggio maschile Claudio Secco; doppiaggio femminile Elisa Galvagno; traduzioni/sottotitoli Annalisa Palisca

https://www.facebook.com/DustLasecondavita/info/?tab=page_info

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