INSIDE THE CHINESE CLOSET. 66° Festival di Berlino. Incontro in sala con la regista

A seguire incontro in sala con la regista Sophia Luvarà. Andy passa notte e giorno alla ricerca di una ragazza gay da sposare e possibilmente disposta a partorire suo figlio; da siti online a mercati matrimoniali clandestini, Andy incontra ogni tipo di ragazza. Cherry è già sposata con un ragazzo gay, ma la ricerca di un bambino si rivela essere una sfida ancora più difficile. Che ne sara’ di Andy e Cherry? Rinunceranno alla felicità e alle loro preferenze sessuali per soddisfare i desideri dei loro genitori? Inside the Chinese Closet segue Andy e Cherry nella loro ricerca. Nel tragitto si scontreranno con le aspettative dei loro genitori, con iamanti e con compagni fittizi. Attraverso questi incontri il film rivela le difficoltà alle quali vanno incontro i giovani omosessuali in Cina oggi.

Beijing Double Happiness di C. Nisticò, S. Ponzio

beijing

Beijing Double Happiness
A double-faced Janus by ranElettriKe 

Il film
Beijing Double Happiness è un diario di viaggio nella capitale della Cina, un Giano Bifronte filmato in pellicola Super 8 e in video digitale. L’insieme di frammenti audio-visuali che coesistono nell’organicità del montaggio, partecipano a ricostruire le trame di un vissuto, un flusso filmico che mira a riportare in vita le suggestioni di un itinerario percettivo nella straordinaria Pechino contemporanea (Beijing).

Double Happiness
Double Happiness, shuāngxǐ, è la legatura di due caratteri cinesi (xǐ, ‘gioia’) tradizionalmente associata al matrimonio e all’amore reciproco, la cui origine affonda nella leggenda. Oltre a essere il nome dell’antico albergo dove i due autori hanno alloggiato, l’ideogramma rimanda a una comunanza sentimentale e artistica: due innamorati che girano un film sperimentale prima del loro matrimonio.

Super8 e video digitale
Il Super8, occhio analogico e ingombrante con la sua fisicità, si impone sul paesaggio metropolitano. Il fruscio di scorrimento della pellicola irrompe nel silenzio di templi e parchi, si fonde con il vociare dei vicoli, aggiungendo una nuova sonorità al caos uditivo della metropoli. Con la sua autorevolezza di giocattolo antico, di fascinoso oggetto sconosciuto, infonde curiosità nelle giovani generazioni di cinesi, cresciute nell’era post-analogica. Le immagini calde e sgranate del Super8, l’attenzione riflessiva che richiede il suo utilizzo, l’indelebilità dei suoi fotogrammi, sono un valore poetico aggiunto al continuo scorrere di una società in rapida trasformazione.
Il video digitale, occhio elettronico immediato e discreto, permette di cogliere le tante realtà parallele che coesistono nella Pechino odierna, in simbiosi con il suo tessuto polimorfico. In omaggio e dialogo con la tecnica del Super8, l’autrice si è imposta di frantumare in brevi inquadrature della durata di pochi secondi il fluire della quotidianità metropolitana, l’immobilità meditativa della tradizione e la serenità della natura.

Festival & Riconoscimenti
IFFR International Film Festival Rotterdam 2011 – Sezione Spectrum Shorts – International Premiere (https://www.filmfestivalrotterdam.com/en/films/beijing-double-happiness/)
Selezione Ufficiale Bolzano Shorts Film Festival 2011, Bolzano – Corto finalista
Casa del Cinema , Roma (Shorts & Cigarettes 2011) – Corto finalista
Festival corti “Sulla Via della Seta” – Sala Cinema Palaexpo 2013 Roma – Selezione ufficiale

Scheda tecnica
Titolo originale: Beijing Double Happiness
Regia: Cristina Nisticò, Sergio Ponzio
Montaggio: Sergio Ponzio
Riprese Super8: Sergio Ponzio, colore & b/n
Riprese Video: Cristina Nisticò, colore
Ambiente sonoro: ranElettriKe
Produzione: cineclub detour / ranElettriKe, Italia 2011 Suono: stereo
Durata: 12’31”
Lingua: no dialogo
Formato: Dvd Video Pal
Rapporto: 16:9

ranElettriKe
Traendo spunto dal sacrificio delle gloriose cavie degli esperimenti bioelettrici di Luigi Galvani, ranElettriKe è un collettivo di artist filmmakers aperto con base a Roma. La loro ricerca si colloca al confine tra il cinema sperimentale e l’arte visiva. Cristina Nisticò e Sergio Ponzio, i fondatori, hanno lavorato insieme a due brevi documentari: Il primo, con e su Jonas Mekas e il secondo, con/su Robert Cahen. http://www.youtube.com/user/ranElettrike

Sergio Ponzio
(Roma, 1971) Critico e formatore in ambito cinematografico, fondatore e direttore artistico del Cinema independente Detour di Roma, curatore di rassegne, festival e iniziative culturali, musicista e autore di documentari e film sperimentali.

Cristina Nist
(Roma, 1976), pittrice, art-filmmaker, performer. Debutta nel 1997 con l’art-VJing degli Psicorunners. Dal 1998 realizza documentari d’artista dedicati a Documenta, Manifesta, Biennale di Venezia. Partecipa alla creazione dei Wall Drawings di Sol Lewitt al PalaExpo di Roma nel 2001. Co-fondatrice del duo italo-giapponese DonnaOnna, realizza performance a Londra e Tokyo e il video Non disperdere nell’ambiente, selezionato nella sezione Extra, Festa del Cinema di Roma. Nell’ambito della manifestazione da Donne a Donna mette in scena una video-performance dedicata a Margerita Hack.