mer 11 marzo EL OTRO FÚTBOL | un altro calcio è possibile

Roma, Cinema indipendente Detour, Via Urbana 107

Mercoledì 11 Marzo ore 20.30

Un altro calcio è possibile? E’ la domanda che spinge Federico Peretti, giovane fotografo e regista argentino a realizzare EL OTRO FÚTBOL, un documentario emozionante che esplorando storie, luoghi e personaggi delle serie minori del calcio argentino, racconta il coraggio e il sacrificio, l’espropriazione, l’oblio e la rinascita. 

Presentazione a cura di Lacrime di borghetti


 

EL OTRO FÚTBOL

Storie di calcio argentino

di Federico Peretti (Argentina 2012, 94’, versione originale spagnola, sottotitolato in italiano) 

 

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“La differenza principale tra el otro fútbol e il calcio di prima divisione o il calcio europeo è che mentre i calciatori di questi campionati lavorano, nel otro fútbol giocano. Anche se sembra un gioco di parole, c’è una gran differenza. Il calcio delle serie minori è, per la maggior parte, amatoriale, quindi di colui che ama. Queste persone, nei campionati minori AFA, o nei tornei locali delle province, giocano al calcio perché lo amano, e questa è la ricompensa principale che ne ricavano. La maggior parte di essi non riceve denaro e, in molti casi, i calciatori devono pagare la quota sociale del club per poter giocare nel fine settimana. Per amore quindi: amore dei colori, amore del quartiere, della famiglia, dei propri amici.” (da un’intervista al regista Federico Peretti su napolimonitor.it ).

“El otro fútbol” no es sólo un documental sobre fútbol, es vivir en carne propia un mundo signado por el despojo y el olvido, pero con una amplia oferta para aquel valiente que esté dispuesto a explorarlo. Barrio, improvisación, sacrificio, situaciones que parecen haber salido de un cuento, lugares inverosímiles, personajes difíciles de encontrar en otro ámbito, pasión y la certeza de contar con un privilegio que en Primera y en Europa no se consigue: saber que siempre se tiene una maravillosa historia más para contar.

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INDIE CINEMA DETOUR

LOGOTONDO_ombra

Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale non-profit Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house membership cinema in downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Cineclub Detour è affiliato a ENAL e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)

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mer 4 marzo SONGS FROM THE SECOND FLOOR di Roy Andersson (regista vincitore di Venezia 2014)

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

Mercoledì 4 Marzo ore 20.30

 

Inediti d’autore al Detour

 

dal regista vincitore della Mostra del Cinema di Venezia 2014 

con “Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza”

 

SONGS FROM THE SECOND FLOOR

di Roy Andersson (Svezia 2000, 82’, original version, sottotitolato in italiano) 

Premio della Giuria al 53° Festival di Cannes

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Un film poema ispirato al poeta Caesar Vallejo, primo di una trilogia che mescola la commedia con il fantastico e con toni grotteschi (con l’ultimo capitolo, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, lo svedese Andersson vince il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2014).  Una storia sul nostro bisogno d’amore, la nostra confusione, grandezza e piccolezza , ma soprattutto, la nostra vulnerabilità. Strani eventi in una città: macchine imbottigliate in un traffico infernale, un imprenditore che dà fuoco alla sua ditta, funzionari pallidi come cenci, case che si muovono, fantasmi che tornano alla vita, e una bambina sacrificata per il bene della popolazione. Curiosissima visione, opera per certi tratti apocalittica che suggerisce attraverso la sua declinazione sarcastica della realtà un percettibile stato di malsana inquietudine. 

From the winner of the 2014 Venice Film Festival, Roy Andersson. Songs From the Second Floor, which shared the Special Jury Prize at the 2000 Cannes Film Festival, is an indescribably surrealistic examination of the pointlessness of modern life in a nameless city full of directionless people. Throughout a series of unrelated vignettes, all marked by absurd black humor, the film’s characters stand witness to an utterly motionless traffic jam, the pathetic firing of a 30-year employee, a magic trick gone horribly wrong, and the failed business ventures of a crucifix salesman. Dialogue is largely absent from the film, and even where present, it usually only confounds what little expository quality there is in the narrative. The tone of Swedish director Roy Anderssen’s highly original and challenging project recalls such bleak visionaries as Samuel Beckett and Luis Buñuel, and though it certainly perplexed audiences, it also left them laughing uncontrollably. (Rotten Tomatoes)

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CINE DETOUR

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Ottobre 2014

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Comunicazione riservata ai soci DETOUR-ARCI – Il programma può subire variazioni

CINEMA > DETOUR > OTTOBRE 2014

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Associazione Culturale DETOUR ARCI – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it – cinedetour@tiscali.it

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All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€/9€
Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: quota di adesione 5€/6€
Cineclub Detour è affiliato ad ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)
Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€/9€
Following admissions to screenings: 5€/6€ 
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Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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 MERCOLEDì 1 – DOMENICA 12 OTTOBRE ore 21

SHORT TERM 12

di Destin Daniel Cretton (Usa 2013, 96’, english version, sottotitolato in italiano) 

prima della proiezione piccolo snack per i soci

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“Grace e Mason lavorano in un centro per ragazzi con problemi familiari, alle prese giorno dopo giorno con tentativi di fuga e complicate situazioni da risolvere. Loro stessi però hanno avuto un’infanzia difficile, e quando lei scopre di essere incinta, arriva il momento di prendere decisioni importanti per le proprie vite”… “Short Term 12 è un film assolutamente sincero, perfetto nella sua imperfezione da produzione indipendente, arricchito da due splendide interpretazioni (Brie Larson al momento ha già vinto una decina di premi per il suo ruolo) che riescono a far provare una stupefacente empatia per personaggi complessi e fuori dal comune. Anche il tema dell’affidamento di ragazzi problematici è trattato senza superficialità e spesso superando il politicamente corretto (lo stesso regista viene da un’esperienza lavorativa in un centro simile allo Short Term 12).” (Alberto Brumana .Il Fatto Quotidiano) Pluripremiato nei festival di mezzo mondo e mai distribuito in Italia.

I Am Not a Hipster director Destin Daniel Cretton expands his 2008 short of the same name into a feature film depicting the struggles of a compassionate twentysomething contending with some unexpected life developments while working as a supervisor at a home for at-risk teens. Grace (Brie Larson) has dedicated her life to helping kids who have slipped through the cracks of the system. Committed to her job and in love with kindhearted co-worker Mason (John Gallagher Jr.), she’s still struggling to make sense of her own troubled past when she learns that her life is about to change forever. Meanwhile, into the facility walks a young girl who’s been constantly shifted between group homes due to dangerous behavior. Almost immediately, Grace forges a powerful connection with her new charge. Now if Grace can just open up to Mason the way she encourages her kids to open up to her, she may find a way to make peace with the future while still providing support to the kids who depend on her the most.  (Rotten tomatoes)


GIOVEDì 2 – MARTEDì 7 ore 21.00

OUTSIDER ARTISTS – INEDITO AL DETOUR

IN THE REALMS OF THE UNREAL
The Mystery of Henry Darger

di Jessica Ju (Usa 2005, 83’, english version, sottotitolato in italiano)  

prima delle proiezioni snack gratuito per i soci

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Chi ha conosciuto la vicenda della fotografa Vivian Maier, non potrà fare a meno di notare sorprendenti analogie con la materia narrativa di In the Realms of the Unreal (realizzato qualche hanno prima di quello sulla Maier) in cui si racconta la storia vera di Henry Darger – solitario custode d’ospedale di Chicago -rivelazione postuma di un eccentrico genio artistico, nascosto al mondo per una vita intera. Alla sua morte, nel 1972, il suo padrone di casa fece una scoperta sorprendente: un colossale e oscuro manoscritto fantasy composto di 15.143 pagine, corredato da più di 300 illustrazioni strane e affascinanti, tra collage, disegni e dipinti ad acquarello. Piuttosto che intervistare esperti d’arte e psicologi, e in mancanza di altri materiali visivi d’archivio disponibili su Darger (del quale esistono solo quattro fotografie note), la regista sceglie di osservare la sua opera dal punto di vista di coloro che lo hanno conosciuto e di raccontare il mondo epico e allucinato del suo romanzo attraverso alcune sequenze in animazione, realizzate a partire dai disegni originali del suo autore.

An obscure janitor during his life, Darger is known for the posthumous discovery of his elaborate 15,143-page fantasy manuscript entitled The Story of the Vivian Girls, in What is Known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion, along with several hundred watercolor paintings and other drawings illustrating the story. Because of his reclusive lifestyle (there are only four known photographs of Darger) and rather than interview art scholars and psychologists, the director chooses to look at Darger’s work from the viewpoints of those who knew him. She also incorporates animation segments into the documentary, using Darger’s original images.  


VENERDì 3 ore 21.00

Susurros y éxtasis – il cinema di VICTOR ERICE

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IL SOLE DELLA MELA COTOGNA

(El sol del membrillo)

di Victor Erice (Spagna, 1983, 130′, original spanish version, sottotitoli in italiano)

Prima della proiezione snack gratuito per i soci

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Terzo lungometraggio di Víctor Erice, presentato al Festival di Cannes dove ottenne il Premio Speciale della Giuria e segnalato successivamente tra i migliori film del decennio, El sol del membrillo si interroga sulla natura del processo artistico e creativo, documentando gli sforzi del celebre pittore figurativo spagnolo Antonio López García  di dipingere il fogliame del suo cortile, cercando di cogliere le minime sfumature della luce che filtra attraverso le fronde degli alberi. L’artista spera di completare il quadro prima che i frutti cadano alla fine della stagione. Nel mentre, viene distratto da visite inattese, dall’attualità del dibattito sulla guerra del Golfo, e dalla presenza del regista e della cinepresa. Il film inizia in forma documentaria, accompagnandosi dal voiceover dello stesso Lopez, per poi lentamente trasformarsi in una messa in scena appena abbozzata.

Ipnotico, dalla natura onirica,  Il film di Erice è cinema di finzione, pur non adottando le abituali strutture drammatico-narrative: trasforma in spettacolo l’intimo processo creativo di un pittore, e si limita a registrarlo con apparente neutralità; un cinema in nessun modo estraneo alla realtà, anzi a essa saldamente ancorato ‒ anche se per addentrarvisi e trascenderla, senza limitarsi alla sua mera apparenza ‒ e nello stesso tempo libero e imprevedibile, lontano da convenzioni e percorsi prestabiliti.

A film about the artistic process in every sense of the phrase, Spanish director Victor Erice’s El Sol del Mebrillo (The Quince Tree Sun) loosely documents the efforts of artist Antonio Lopez to paint the titular foliage in his backyard. Lopez agonizes over just how to capture the light falling on the tree’s leaves; he aspires to complete the painting before the fruit falls at the end of the season. Meanwhile, the artist is distracted by unannounced visitors, the debate over the Gulf War, and the filmmaker himself. Sol begins in documentary form, with voiceover narration from Lopez himself, then slowly takes on other qualities: slightly staged narrative storytelling; hypnotic, dream-like nature film; and philosophical meditation on art and mortality.


SABATO 4 ore 19.00 ore 21.00

DOMENICA 5 ore 19:00 e ore 21.00

OUTSIDER ARTISTS – IN COLLABORAZIONE CON FELTRINELLI REAL CINEMA

ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER
(Finding Vivian Maier)

di John Maloof, Charlie Siskel. (Usa 2013, 84’, orig vers sottotit. in italiano) 

prima della proiezione snack gratuito per i soci

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Alla ricerca di Vivian Maier Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, trova una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof scopre una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, facendo la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Ma il vero tesoro trovato da John Maloof è un altro, un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza, che resterà per sempre legato al nome e all’opera di Vivian Maier e perpetuerà la storia e il suo fascino negli anni a venire. Un film che sta diventato un caso della distribuzione indipendente, grazie al successo scaturito dal passaparola tra gli spettatori.

Who is Vivian Maier? Now considered one of the 20th century’s greatest street photographers, Vivian Maier was a mysterious nanny who secretly took over 100,000 photographs that went unseen during her lifetime. Since buying her work by chance at auction, amateur historian John Maloof has crusaded to put this prolific photographer in the history books. Maier’s strange and riveting life and art are revealed through never-before-seen photographs, films, and interviews with dozens who thought they knew her. 


MARTEDì 7 ore 21.00

OUTSIDER ARTISTS – INEDITO AL DETOUR

IN THE REALMS OF THE UNREAL
The Mystery of Henry Darger

di Jessica Ju (Usa 2005, 83’, english version, sottotitolato in italiano)  

prima delle proiezioni snack gratuito per i soci

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  MERCOLEDì 8 ore 21.00

IRIRIA – Niña Tierra

di Carmelo Camilli (Italia 2013, 72’, spanish version, sottotitolato in italiano) 

 A seguire incontro con il regista Carmelo Camilli – prima della proiezione snack gratuito per i soci

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“IRIRIA è una bambina grassa dalla cui carne il dio SIBÖ decise di creare la terra, dopodiché seminare e creare la vita…”

TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=Xrwotp36EKQ

Comincia cosi il racconto di IRIRIA – NIÑA TIERRA che, dal ritratto della comunità BRIBRI-CABECAR della riserva indigena di Alta Talamanca in Costa Rica, fonde cosmovisione e attualità, giornalismo e antropologia, documentario e cinema. Le voci degli innumerevoli personaggi, dall’AWÁ (sciamano curatore) agli anziani saggi, dal Professore di Cultura BRIBRI della scuola di COROMA al governo locale ADITIBRI, ci raccontano di una terra viva che sente e vede grazie agli spiriti della foresta, del mare, dell’uragano e degli animali. Un viaggio che attraversa difesa della terra, spiritualità ancestrale, comportamento umano, rottura degli equilibri e interpretazione e lettura dei disastri naturali, dal locale all’universale. Dall’analisi del rapporto uomo-terra, ormai non più sostenibile, si delinea una visione di un futuro in cui un cambiamento, culturale ancor prima che tecnologico, sarà imposto dalla forza di IRIRA se l’uomo non sarà capace di cambiare in tempo.

IRIRIA, NINA TIERRA, is a documentary that, through Cosmovision of the indigenous community of Bribri-Cabecar in the natural reserve of Alta Talamanca in Costa Rica, reflects on the difficult relationship between man and the earth. An analysis, from the local to the universal, of the ‘Cultural’ root which is the basis of the environmental problems in this era the planet is facing.


GIOVEDì 9 ore 21.00

dal vincitore della Mostra del Cinema di Venezia 2014 

SONGS FROM THE SECOND FLOOR

di Roy Andersson (Svezia 2000, 82’, original version, sottotitolato in italiano) 

prima delle proiezioni snack gratuito per i soci

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Un film poema ispirato al poeta Caesar Vallejo, primo di una trilogia che mescola la commedia con il fantastico e con toni grotteschi (con l’ultimo capitolo, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, lo svedese Andersson vince il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2014).  Una storia sul nostro bisogno d’amore, la nostra confusione, grandezza e piccolezza , ma soprattutto, la nostra vulnerabilità. Strani eventi in una città: macchine imbottigliate in un traffico infernale, un imprenditore che dà fuoco alla sua ditta, funzionari pallidi come cenci, case che si muovono, fantasmi che tornano alla vita, e una bambina sacrificata per il bene della popolazione. Curiosissima visione, opera per certi tratti apocalittica che suggerisce attraverso la sua declinazione sarcastica della realtà un percettibile stato di malsana inquietudine.

From the winner of the 2014 Venice Film Festival, Roy Andersson. Songs From the Second Floor, which shared the Special Jury Prize at the 2000 Cannes Film Festival, is an indescribably surrealistic examination of the pointlessness of modern life in a nameless city full of directionless people. Throughout a series of unrelated vignettes, all marked by absurd black humor, the film’s characters stand witness to an utterly motionless traffic jam, the pathetic firing of a 30-year employee, a magic trick gone horribly wrong, and the failed business ventures of a crucifix salesman. Dialogue is largely absent from the film, and even where present, it usually only confounds what little expository quality there is in the narrative. The tone of Swedish director Roy Anderssen’s highly original and challenging project recalls such bleak visionaries as Samuel Beckett and Luis Buñuel, and though it certainly perplexed audiences, it also left them laughing uncontrollably. (Rotten Tomatoes)


VENERDì 10 ore 21.00 LIVE @ DETOUR

GRONGE Rocket to Rome 

AUTOPSIA DI UN FILM di Marcho Gronge

un live impro-radical eseguito da GRONGE-X il gruppo mutante di roma oramai  attivo sulle scene dal 1985 e condotti sin qui nelle f ascinose mura del DETOUR uno dei cineclub più attivi nella capitale dal capitano ACHABEDINI al secolo marcho gronge. La band poggia attualmente sulle spalle larghe di mau suonomono bozzao  che miscela elettroniche e campionamenti di giacomo ancillotto  raffinato chitarrista onnivoro e di federico leo polibatterista dislocato in almeno una decina di realtà oltre la realtà.

dissecting LA GRANDE BOUFFE  di Marco Ferreri (1973)

grazie alla elaborazione visiva della DETOUR FACTORY che, sottoposto il film ad un attento esame autoptico ne hanno estratto un corpo nuovo e lo hanno offerto in pasto gli improvvisatori radicali GRONGE-X che dopo una attenta ricucitura musicale e un lavoro di destrutturazione testuale effettuato partendo dalla sceneggiatura originale ne restituiscono al pubblico brandelli di materia pulsante e disomogenea  fino a condurre gli spettatori li dove forse lo stesso MARCO FERRERI non era riuscito ad arrivare.

Ingresso a sottoscrizione per i soci ARCI – prima della proiezione/esibizione snack gratuito per i soci

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GRONGE: gruppo musicale romano nato nel 1985. Il loro genere è definito come “technopunkcabaret”, le loro esibizioni fondono musica e teatro. Tra i primi in Italia ad inserire campionamenti, sono stati fonte di ispirazione per importanti gruppi italiani contemporanei. Capostipite dell’autoproduzione in Italia, GRONGE esporta per la prima volta il nome di una band sconosciuta ovunque (dalla Sicilia a Berlino), utilizzando esclusivamente i propri mezzi (economicamente inesistenti), cabine telefoniche e ciclostile. GRONGE partorisce così nell’arco di una decina d’anni centinaia di esibizioni live producendo 6 vinili e un cd che finiva per diventare capostipite di un vero e proprio genere art-noise-punk-electro-rock che unitamente ad una vena teatral grottesca ispirava svariati gruppi che nella seconda metà degli 80 e nei primi 90 si andavano formando in ogni remota provincia dell’impero.

GRANDE-ABBUFFATA

LA GRANDE BOUFFE: Quattro amici, un giudice (Noiret), un pilota di linea (Mastroianni), un ristoratore (Tognazzi), un produttore TV (Piccoli), si riuniscono in una villa di Neuilly, fuori Parigi, decisi a compiere un quadruplice harakiri gastronomico-erotico. Li accompagna, pingue angelo della morte, un’insaziabile e materna maestra (Ferréol). Scritto con Rafael Azcona, è probabilmente il più grande successo internazionale (di scandalo) nell’itinerario di Ferreri. La sua forza traumatica risiede nella calma lucidità dello sguardo, e nell’onestà di un linguaggio che Ferreri conserva anche e soprattutto quando non arretra davanti a nulla.


SABATO 11 LIVE @ DETOUR

Ingresso a sottoscrizione per i soci ARCI – snack gratuito dalle ore 20.00

 ore 20.30 COLD FACTS

Parislamour+Blasco – folk, voices rec. & poesia

PARISLAMOUR

Animate da spirito folk e attitudine punk ecco la sonorizzazione del secondo atto della Trilogia: un diario amoroso in versi irriverenti, battute pungenti e affondi dolorosi che si accartocciano su se stessi e offrono tocchi di disarmante semplicità. Un teatro canzone analogico-digitale, una colonna sonora costituita da scorie di brani elettronici, panorami folktronici, registrazioni domestiche su cui, come un flusso di pensieri, scorre la narrazione di racconti brevissimi, canzoncine e poesie associati ai suoni prodotti dalle chitarre o dall’apparato tecnologico che recitano gli stati d’animo mentre le parole giocano tra rimandi di senso e ritmo. Ballate dolenti e passionali, moltiplicazioni di suoni e tracce che offrono un ascolto e una visone multilivello di un’esistenza che viaggia tra sogni e desideri infranti. Di e con Parislamour (Enea Tomei) e Blasco Morozzo. 

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 ore 21.30 100% P.H.A.K.E. (Folk rock blues Italia)

PHAKE

Un progetto acustico, dal carattere folk rock&blues, che prosegue nel solco dell’eredità dei Superfetazione. Presenta brani originali, ballate dolenti e passionali in cui vive lo spirito rock e un’attitudine punk. Omaggi alla tradizione irlandese, al blues del delta e all’indie folk rock nelle cover selezionate e ripercorse in forme innovative dalla band.
Una carica di energia live rinforzata dalla verve empatica del cantante Blasco Morozzo e dalle sferzate poetiche surreali di Enea Tomei, un concerto sperimentale di contaminazione tra musica e narrativa post contemporanea. Innesti ritmico narrativi concisi ed emozionali, pulsazioni di racconti brevissimi e squarci di panorami umani nu-folk, celeri come una coltellata in petto.
Blasco Morozzo Voce/Chitarra Segio Ponzio Chitarra elettrica Andrea Naglieri Cajon Fabio Gatti Basso Andrea Benini Tromba Sara Pollice Voce, Tamburello EneaTomei Paesaggi poetici


 DOMENICA 12 ore 21.00

SHORT TERM 12

di Destin Daniel Cretton (Usa 2013, 96’, english version, sottotitolato in italiano) 

prima della proiezione snack gratuito per i soci

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“Grace e Mason lavorano in un centro per ragazzi con problemi familiari, alle prese giorno dopo giorno con tentativi di fuga e complicate situazioni da risolvere. Loro stessi però hanno avuto un’infanzia difficile, e quando lei scopre di essere incinta, arriva il momento di prendere decisioni importanti per le proprie vite”… “Short Term 12 è un film assolutamente sincero, perfetto nella sua imperfezione da produzione indipendente, arricchito da due splendide interpretazioni (Brie Larson al momento ha già vinto una decina di premi per il suo ruolo) che riescono a far provare una stupefacente empatia per personaggi complessi e fuori dal comune. Anche il tema dell’affidamento di ragazzi problematici è trattato senza superficialità e spesso superando il politicamente corretto (lo stesso regista viene da un’esperienza lavorativa in un centro simile allo Short Term 12).” (Alberto Brumana .Il Fatto Quotidiano) Pluripremiato nei festival di mezzo mondo e mai distribuito in Italia.

I Am Not a Hipster director Destin Daniel Cretton expands his 2008 short of the same name into a feature film depicting the struggles of a compassionate twentysomething contending with some unexpected life developments while working as a supervisor at a home for at-risk teens. Grace (Brie Larson) has dedicated her life to helping kids who have slipped through the cracks of the system. Committed to her job and in love with kindhearted co-worker Mason (John Gallagher Jr.), she’s still struggling to make sense of her own troubled past when she learns that her life is about to change forever. Meanwhile, into the facility walks a young girl who’s been constantly shifted between group homes due to dangerous behavior. Almost immediately, Grace forges a powerful connection with her new charge. Now if Grace can just open up to Mason the way she encourages her kids to open up to her, she may find a way to make peace with the future while still providing support to the kids who depend on her the most.  (Rotten tomatoes)


MARTEDì 14 ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA #100

serata con presentazione e proiezione di film a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

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Questo di ottobre sarà un appuntamento molto speciale. Festeggeremo la visione n° 100 e dopo il film ci fermeremo tutti al cineclub per brindare insieme e gustare qualcosa di buono. Otto anni fa circa prendeva il via la nostra “avventura” e, poiché il cineclub è stata la sede che ci ha accolto con grande affetto e simpatia, sarà proiettato il film “Detour” di Edgar G. Ulmer (Usa 1946). Un classico noir degli anni cinquanta e allo stesso tempo un omaggio alla nostra sede naturale delle visioni.

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it

Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it

leggi Cos’è Visioni


MERCOLEDì 15 ore 21.00

DOCUMENTARIO INEDITO DEL MESE – OUTSIDER ARTISTS

IN THE REALMS OF THE UNREAL
The Mystery of Henry Darger

di Jessica Ju (Usa 2005, 83’, english version, sottotitolato in italiano)  

prima delle proiezioni snack gratuito per i soci

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Chi ha conosciuto la vicenda della fotografa Vivian Maier, non potrà fare a meno di notare sorprendenti analogie con la materia narrativa di In the Realms of the Unreal (realizzato qualche hanno prima di quello sulla Maier) in cui si racconta la storia vera di Henry Darger – solitario custode d’ospedale di Chicago -rivelazione postuma di un eccentrico genio artistico, nascosto al mondo per una vita intera. Alla sua morte, nel 1972, il suo padrone di casa fece una scoperta sorprendente: un colossale e oscuro manoscritto fantasy composto di 15.143 pagine, corredato da più di 300 illustrazioni strane e affascinanti, tra collage, disegni e dipinti ad acquarello. Piuttosto che intervistare esperti d’arte e psicologi, e in mancanza di altri materiali visivi d’archivio disponibili su Darger (del quale esistono solo quattro fotografie note), la regista sceglie di osservare la sua opera dal punto di vista di coloro che lo hanno conosciuto e di raccontare il mondo epico e allucinato del suo romanzo attraverso alcune sequenze in animazione, realizzate a partire dai disegni originali del suo autore.

An obscure janitor during his life, Darger is known for the posthumous discovery of his elaborate 15,143-page fantasy manuscript entitled The Story of the Vivian Girls, in What is Known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion, along with several hundred watercolor paintings and other drawings illustrating the story. Because of his reclusive lifestyle (there are only four known photographs of Darger) and rather than interview art scholars and psychologists, the director chooses to look at Darger’s work from the viewpoints of those who knew him. She also incorporates animation segments into the documentary, using Darger’s original images.  


GIOVEDì 16 ore 21

Charles Bukowski al cinema
in collaborazione con Giuseppe Montagnese

CRAZY LOVE

di Dominique Deruddere (Belgium 1987, 96’, english version, sottotitolato in italiano) 

prima della proiezione piccolo snack per i soci

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Dall’opera di  Bukowski Le sirene di Venezia, California. Ingiustamente caduta nell’oblio, ritenuta dallo stesso Charles Bukowski l’unica trasposizione cinematografica che avesse saputo cogliere il senso del suo universo narrativo, è la storia di un uomo attraverso tre momenti che costituiscono altrettante svolte sessuali: l’arrivo della pubertà, la fine dell’adolescenza, la crisi dell’età matura.
Tre torride notti bukowskiane nella vita di un uomo alla ricerca dell’amore. Harry Voss, è un dodicenne idealista. L’amore è per lui è un bacio appassionato tra un principe e una principessa. Suo padre è un eroe che ha rapito sua madre e l’ha sposata sul picco di una montagna solitaria. Anche lui. più tardi, farà lo stesso… Ma Harry ha molto da imparare: che ci sono uomini affascinanti e altri disgustosi, che l’amore può essere ingiusto; che si può trovare conforto nell’alcol… ma soprattutto impara che le persone sono capaci di tutto, ma proprio di tutto per conquistare la loro giusta fetta d’amore.   

Three ‘Bukowskian’ torrid nights in the life of a man in search of love. Harry Voss, 12, is young and naive. Love, for him, is romantic love between princes and princesses demurely kissing each other on the mouth. His father is a hero who kidnapped his mother and married her on a lonely mountain peak… Later on, he’ll do the same. But Harry has a lot to learn. He also learns that there are handsome men and ugly ones, that love can be unfair. That one can find comfort in drinking… but above all he learns that man is capable of anything – absolutely anything! – to get his fair share of love


VENERDì 17 ore 21

OUTSIDER ARTISTS – IN COLLABORAZIONE CON FELTRINELLI REAL CINEMA

ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER
(Finding Vivian Maier)

di John Maloof, Charlie Siskel. (Usa 2013, 84’, orig vers sottotit. in italiano) 

prima della proiezione snack gratuito per i soci

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Alla ricerca di Vivian Maier Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, trova una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof scopre una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, facendo la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Ma il vero tesoro trovato da John Maloof è un altro, un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza, che resterà per sempre legato al nome e all’opera di Vivian Maier e perpetuerà la storia e il suo fascino negli anni a venire. Un film che sta diventato un caso della distribuzione indipendente, grazie al successo scaturito dal passaparola tra gli spettatori.

Who is Vivian Maier? Now considered one of the 20th century’s greatest street photographers, Vivian Maier was a mysterious nanny who secretly took over 100,000 photographs that went unseen during her lifetime. Since buying her work by chance at auction, amateur historian John Maloof has crusaded to put this prolific photographer in the history books. Maier’s strange and riveting life and art are revealed through never-before-seen photographs, films, and interviews with dozens who thought they knew her. 


SABATO 18 ore 21 – MARTEDì 21 ore 21 – GIOVEDì 23 ore 21

PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON MAREMOSSO E SCHERMAGLIE.IT

SE CHIUDO GLI OCCHI NON SONO PIÙ QUI

di Vittorio Moroni (Italia 2014, 105’, versione italiana, english subtitles)
Con Giorgio Colangeli, Beppe Fiorello, Mark Manaloto, Hazel Morillo, Vladimir Doda

 INCONTRO IN SALA CON IL REGISTA VITTORIO MORONI e L’ATTRICE ANITA KRAVOS

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prima della proiezione snack gratuito per i soci

Sedicenne con una forte passione per l’astronomia, trasmessagli dal padre, morto in un incidente stradale, Kiko vive con la madre filippina, Marilou, e il suo nuovo compagno, Ennio, un caporale che gestisce cantieri edili, sfruttando manodopera clandestina. A scuola rischia di essere bocciato per il secondo anno consecutivo e il rapporto con il patrigno, che lo forza a lavorare come manovale, è quantomai teso anche per via dei suoi modi violenti. Un giorno, Kiko incontra Ettore, un insegnante in pensione sulla sessantina, che gli dice di essere un vecchio amico del padre e di volerlo aiutare nello studio. È la storia di un’adolescenza tremante quella raccontata da Vittorio Moroni, la cronaca sincera e diretta di un’esistenza incerta, dispersa nella periferia friulana tra cantieri, scuola e una bar-stazione di benzina in cui, insieme all’anomala famiglia di Kiko, vive un gruppo di immigrati clandestini.

Kiko is a teenager whose now dead father was Italian and his mother Marilou is from the Philippines. They live with Ennio, mother’s new boyfriend, a foreman who recruits and exploits illegal migrant workers. Kiko goes to school but at the same time he is forced to work in Ennio’s building yards. He feels he lives in a wrong planet. There’s only one place where Kiko can dream: an old abandoned bus in a dump yard that he’s turned into his private refuge. One day it seems his fate could change: an elderly friend of his father’s, Ettore, comes looking for Kiko and offers to become a strange kind of tutor for him. But one day Ettore reveals to Kiko his real identity…


 DOMENICA 19 ore 21.00

OUTSIDER ARTISTS – IN COLLABORAZIONE CON FELTRINELLI REAL CINEMA

DOWNTOWN 81

di Edo Bertoglio (USA, 1981, 72′, english version, sottotitolato in italiano)

prima della proiezione snack gratuito per i soci

a seguire il regista Edo Bertoglio incontra il pubblico in video collegamento skype

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Nell’arco di una giornata a Manhattan, fra il 1980 e il 1981, Jean-Michel Basquiat, allora poco più che un artista di strada, si aggira fra Downtown e Harlem in cerca di un posto dove dormire la sera, Sottobraccio porta uno dei suoi quadri, quelli che poi sarebbero stati valutati decine di migliaia di dollari, ma che al momento vale solo un biglietto da venti e un assegno che Jean-Michel non può incassare. Lungo la via si imbatte in tutto il sottobosco della scena artistica newyorkese di quegli anni: musicisti e spacciatori, modelle e dj, stripper e graffitari. 
Downtown ’81 è  anche una sorta di musical costellato di performance dal vivo nei locali dell’epoca, soprattutto il Mudd Club e la Peppermint Lounge. Girato appunto fra l’80 e l’81 dal regista italo svizzero Edo Bertoglio, era infatti rimasto al palo per mancanza di fondi e fu recuperato solo nel 2000, anno in cui partecipò fuori concorso al Festival di Cannes suscitando grandi entusiasmi. Il suo valore, ancor più che di testimonianza artistica, è quello di reperto archeologico: nessuno avrebbe potuto raccontare con maggior dovizia di particolari e fedeltà di luoghi e personaggi quel particolare periodo della New York in cui tante tendenza artistiche underground – dal rap alla new wave, dalla graffiti art alla videomusic – emergevano tutte insieme nutrendosi l’una dell’altra, e i protagonisti dell’epoca, in primis lo stesso Basquiat, si trovavano a un passo dalla celebrità, ma con ancora un piede affondato nella miseria e nel rischio del fallimento.

Recensione: http://www.schermaglie.it/mondovisioni/120/downtown-81

The film is a day in the life of a young artist, Jean Michel Basquiat, who needs to raise money to reclaim the apartment from which he has been evicted. He wanders the downtown streets carrying a painting he hopes to sell, encountering friends, whose lives (and performances) we peek into. He finally manages to sell his painting to a wealthy female admirer, but he’s paid by check. Low on cash, he spends the evening wandering from club to club, looking for a beautiful girl he had met earlier, so he’ll have a place to spend the night. Downtown 81 not only captures one of the most interesting and lively artists of the twentieth century as he is poised for fame, but it is a slice of life from one of the most exciting periods in American culture, with the emergence of new wave music, new painting, hip hop and graffiti.


MARTEDì 21 ore 21

PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON MAREMOSSO E SCHERMAGLIE.IT

SE CHIUDO GLI OCCHI NON SONO PIÙ QUI

di Vittorio Moroni (Italia 2014, 105’, versione italiana, english subtitles)
Con Giorgio Colangeli, Beppe Fiorello, Mark Manaloto, Hazel Morillo, Vladimir Doda

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prima della proiezione snack gratuito per i soci

alla presenza del cast e di Rosa Morelli (Actors Couch del film)

per la scheda completa del film vedere SABATO 18


MERCOLEDì 22 ore 21

 PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE

LE COSE BELLE

di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno (Italia 2013, 88’)

INCONTRO IN SALA CON IL REGISTA GIOVANNI PIPERNO

>VAI AL TRAILER<

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prima della proiezione snack gratuito per i soci

Il film mostra la fatica e la bellezza di crescere al Sud attraverso le storie di quattro giovani, Adele, Enzo, Fabio e Silvana raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza nella Napoli piena di speranza del 1999 e l’inizio dell’età adulta in quella paralizzata di oggi. Un viaggio tra tempi diversi, musiche, storie, che restituisce un’età e un tempo ben oltre i confini della città in cui è ambientato; quella Napoli che continua a dimostrarsi il palco delle speranze e delle lotte di un Paese intero. Il documentario di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno è stato premiato al Taormina Film Fest come miglior documentario (Premio Cariddi) definito dalla Giuria del Taormina Film Fest: “uno dei documentari più appassionanti e toccanti degli ultimi anni”.

Naples 1999, two boys and two girls full of hope. Naples 2013, the same protagonists disenchanted in a paralyzed city.


GIOVEDì 23 ore 21

PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON MAREMOSSO E SCHERMAGLIE.IT

SE CHIUDO GLI OCCHI NON SONO PIÙ QUI

di Vittorio Moroni (Italia 2014, 105’, versione italiana, english subtitles)
Con Giorgio Colangeli, Beppe Fiorello, Mark Manaloto, Hazel Morillo, Vladimir Doda

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prima della proiezione snack gratuito per i soci

alla presenza del cast e dei responsabili tecnico-artistici della troupe

per la scheda completa del film vedere SABATO 18


VENERDì 24 ore 19.30

Friends in Rome & Detour present

CINE FRIENDS

The best Italian movies, not only pizza, spaghetti and mandolino…

All movies are shown in Italian with English subtitles / Serata di proiezione di cinema italiano sottotitolato in inglese.

h7.30 p.m. Meeting time and welcome drink A chance to socialize and network while mingling with an international crowd.

h9.00 p.m. Screening / proiezione

Per il programma dettagliato, info e prenotazioni / For further information and reservation
please contact: cinedetour@tiscali.it / www.friendsinrome.com


SABATO 25 doppio spettacolo 20.30 e ore 22.00

 PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE

LE COSE BELLE

di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno (Italia 2013, 88’)

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prima della proiezione snack gratuito per i soci

per la scheda completa del film vedere MERCOLEDì 22


 DOMENICA 26 ore 16.30

DETOUR PRESENTA

CINEBIMBI

pomeriggio di proiezioni e pop corn per i più piccoli e cinebar per i grandi

 Per info e prenotazioni: cinebimbi@gmail.com

cinebimbi

Cinebimbi è la fabbrica dei sogni per i più piccoli. Al cinebimbi i  bambini posso condividere con i propri amici e coetanei la magia della visione cinematografica. Detour selezionerà per loro i migliori titoli dell’animazione contemporanea e non. E per i papà e le mamme cinebar e caffetteria in funzione con proiezioni e musica per noi. L’ingresso e’ riservato ai soci ARCI: i genitori devono sottoscrivere la tessera. Per ogni tessera si ha diritto a un ingresso omaggio. Ingresso alla proiezione 5 euro.

DOMENICA 26 ore 19

 PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE

LE COSE BELLE

di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno (Italia 2013, 88’)

per la scheda completa del film vedere MERCOLEDì 22 

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DOMENICA 26 ore 21.00

in collaborazione con 

EU 013 L’ULTIMA FRONTIERA

di Alession Genovese, Raffaella Cosentino (Italia, 2013, 63′, versione italiana, english subtitles)

prima della proiezione snack gratuito per i soci

a seguire incontro con la co-autrice Raffaella Cosentino

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Ogni anno migliaia di cittadini stranieri vengono trattenuti all’interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione (C.i.e.) italiani per non avere un regolare permesso di soggiorno. Possono restarvi rinchiusi fino ad un anno e mezzo senza aver commesso reato e senza essere stati condannati da un giudice. Per la prima volta in Italia, il Ministero dell’Interno ha autorizzato una troupe cinematografica ad entrare in queste strutture. Il muro di silenzio che circonda i C.i.e. e chi vi è rinchiuso si è aperto, in via del tutto eccezionale, al breve passaggio della troupe per poi richiudersi nell’indifferenza di tutti i giorni. Sono luoghi che si raccontano da soli, istituzioni totali che ci ricordano i lager e i manicomi, dove a farla da padrone è la violenza, fisica e mentale. Gli “ospiti”, come vengono chiamati i trattenuti, sono persone private della loro identità.  Allo scadere dei diciotto mesi vengono rilasciati con un foglio di via con il quale devono uscire dal territorio nazionale italiano entro pochi giorni. Molti di loro non vengono più riconosciuti dai loro consolati, se escono dal nostro per andare in un altro paese europeo vengono fermati e rimandati in Italia dove vengono riportati in un C.i.e. per altri diciotto mesi. Una storia assurda che sembra non finire mai.

For the first time, the Italian authorities allowed a film crew into the Centres for Identification and Expulsion: selection centres for refugees. Genovese shows European asylum policy as a carousel of hope and frustration, in which refugees are spun around until madness ensues. Aliens in Italy can be held up to 18 months in a CIE, a Centro di Identificazione ed Espulsione (Identification and Deportation Centre), before they are admitted or deported. The Italian photographer/documentary maker Alessio Genovese was the first person to get permission to take a look inside the walls. He interviews both the guards and the men and women who have to spend long months behind locked doors. None of them has committed a crime or has been sentenced. They are known as ‘guests’ in CIE jargon. Most of them grew up in Italy. After forced deportation, they roamed Europe but have to return to Italy as soon as they are arrested, after which the process starts all over again. Even viewers are brought to their knees by the stories and the administrative hell in which these people find themselves, so you can guess how the guests and guards feel. And that’s how the international refugee merry-go-round keeps turning. It has turned into an industry.


MARTEDì 28 ore 20.45

serata con presentazione e proiezione di film a cura di

ViSiOnI – INCONTRI DI CINEMA

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

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Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it

Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it

leggi Cos’è Visioni


MERCOLEDì 29 ore 21.00

 PRIME VISIONI – IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE

LE COSE BELLE

di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno (Italia 2013, 88’)

>VAI AL TRAILER<

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prima della proiezione snack gratuito per i soci

per la scheda completa del film vedere MERCOLEDì 22


GIOVEDì 30 dalle ore 19.30

CINEMA ESTREMO FB Page & DETOUR HORROR PROJECT
in collaborazione con

La Samain du cinéma fantastique de Nice & The Optical Theatre Festival

PRE-HALLOWEEN NIGHT(MARE)

Serata di cinema horror inedito e selezione musicale horror soundtrack

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 ore 19.30 

FINGER FOOD & HORROR SOUNDTRACK DJING

ore 21.00

Anteprima italiana assoluta dal regista di Excision

SUBURBAN GOTHIC
di Richard Bates Jr (Usa 2014, English Version, sottotitoli in italiano)

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Raymond si è laureato con lode n una prestigiosa università ma non trova un lavoro ed è costretto a tornare a vivere dai suoi in provincia: madre iperprotettiva, padre ex-atleta (l’attore Ray Wise, conosciuto come il padre di Laura Palmer nella serie Twin Peaks) e bulli ex-compagni di classe. I poteri paranormali che lo hanno tormentato in passato sembrano essersi esauriti, anche se continua fare strani sogni. Quando un fantasma vendicativo inizia a terrorizzare la piccola comunità, Raymond recluta Becca, la “barista cazzuta” del pub del paese, per risolvere il mistero dello spirito che minaccia le vite di tutti. Se avete visto il cult Excision, conoscete bene l’irresistibile senso dell’umorismo del regista Bates.

Raymond has a prestigious MBA, but he can’t find work. He can channel the paranormal, but chatting with a cute girl mystifies him. Kicked out of his big city apartment, Raymond returns home to his overbearing mother, ex-jock father, and beer-bellied classmates. But when a vengeful ghost terrorizes the small town, the city-boy recruits Becca, a badass local bartender, to solve the mystery of the spirit threatening everyone’s lives. If you’ve seen Excision, you’ve experienced its maker’s wry sense of humour.


VENERDì 31 ore 21.00

DOCUMENTARIO INEDITO DEL MESE – OUTSIDER ARTISTS

IN THE REALMS OF THE UNREAL
The Mystery of Henry Darger

di Jessica Ju (Usa 2005, 83’, english version, sottotitolato in italiano)  

prima delle proiezioni snack gratuito per i soci

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Chi ha conosciuto la vicenda della fotografa Vivian Maier, non potrà fare a meno di notare sorprendenti analogie con la materia narrativa di In the Realms of the Unreal (realizzato qualche hanno prima di quello sulla Maier) in cui si racconta la storia vera di Henry Darger – solitario custode d’ospedale di Chicago -rivelazione postuma di un eccentrico genio artistico, nascosto al mondo per una vita intera. Alla sua morte, nel 1972, il suo padrone di casa fece una scoperta sorprendente: un colossale e oscuro manoscritto fantasy composto di 15.143 pagine, corredato da più di 300 illustrazioni strane e affascinanti, tra collage, disegni e dipinti ad acquarello. Piuttosto che intervistare esperti d’arte e psicologi, e in mancanza di altri materiali visivi d’archivio disponibili su Darger (del quale esistono solo quattro fotografie note), la regista sceglie di osservare la sua opera dal punto di vista di coloro che lo hanno conosciuto e di raccontare il mondo epico e allucinato del suo romanzo attraverso alcune sequenze in animazione, realizzate a partire dai disegni originali del suo autore.

An obscure janitor during his life, Darger is known for the posthumous discovery of his elaborate 15,143-page fantasy manuscript entitled The Story of the Vivian Girls, in What is Known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion, along with several hundred watercolor paintings and other drawings illustrating the story. Because of his reclusive lifestyle (there are only four known photographs of Darger) and rather than interview art scholars and psychologists, the director chooses to look at Darger’s work from the viewpoints of those who knew him. She also incorporates animation segments into the documentary, using Darger’s original images.  

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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997.
All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€/9€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: quota di adesione 5€/6€
Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)
Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ /9€ Following admissions to screenings: 5€/6€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC
Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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