WAITING FOR GIRAFFES. Anteprima romana alla presenza del protagonista Dr. Sami Khader e del regista Marco de Stefanis

Anteprima romana alla presenza del regista Marco de Stefanis e del protagonista Dr. Sami Khader. Lo zoo di Qalqilya Zoo , in Palestina, è l’unico al mondo situato in un territorio occupato. Dr Sami Khader è il veterinario dello zoo e vuole farlo conoscere a livello internazionale per migliorare la condizione dei propri animali e poter ottenere nuove giraffe dopo che le due che aveva sono morte durante l’ultima intifada. Per raggiungere quest’obiettivo ha bisogno che lo zoo entri a far parte dell’EAZA, l’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari. Riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi? O sarà anche questa un’ennesima utopia palestinese? La risposta a questa domanda non ci mostrerà solo la passione e la caparbietà di un individuo, ma sarà anche un originale, a volte divertente, parallelo con la realtà della situazione israelo-palestinese.

Strip Life – Gaza in a day

GIOVEDì 29 MAGGIO ore 20.30

Palestina per principianti – II stagione

Ciclo di incontri e proiezioni in collaborazione con Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Un ringraziamento a Valeria Belli, Livia Parisi, Luisa Morgantini

ore 20.30 Aperitivo in sostegno al popolo palestinese

Parte dell’incasso andrà a sostenere l’impegno produttivo del film 

ore 21.00 Strip Life – Gaza in a day

di Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli, Alberto Mussolini, Nicola Grignani (Italia 2013, 64′)

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Striplife racconta la giornata di sette personaggi che in comune hanno poco come stili di vita, età e classe sociale ma legati da un “destino” comune e ineluttabile, quello di essere nati nella Striscia di Gaza, un lembo di terra lungo 41 km e largo appena 6-7 km, che da decenni è in guerra – ad più o meno alta o bassa intensità secondo i periodi- con il suo vicino Israele. Il documentario è stato girato da un gruppo di cinque registi italiani, dai 28 ai 38 anni, di diverse città italiane (Milano, Pavia, Bergamo) che miravano a mostrare una Gaza diversa, quella di tutti i giorni, che resiste, vive, crea, nonostante il rumore delle bombe ed il fumo che si leva ogni giorno a pochi metri di distanza. Striplife mostra quello che le telecamere di tutto il mondo – che hanno raccolto ore ed ore di filmati di proteste, scambi a fuoco, scene di morte e di violenza- spesso tralasciano. La vita che nonostante tutto va avanti e si evolve: “Il contadino che come forma di resistenza continua a piantare i semi ogni anno, nonostante le bombe”. Quella che viene definita “guerra a bassa intensità”, che non cattura l’attenzione dei media ma logora ancora più nel profondo una comunità, tramite le limitazioni e sanzioni politico- economiche imposte da Israele e le guerre per le risorse naturali.

http://www.huffingtonpost.it/2013/11/21/torino-film-festival-2013-striplife-il-documentario-sulla-vita-nella-striscia-di-gaza_n_4315744.html

The Gaza Strip. Something inexplicable happened overnight: dozens of manta rays got beached. Fishermen pushing carts flock to the shores to grab as many as they can. Meanwhile the city wakes up. Antar urges the brother to wake up: it’s a big day for him, he will be recording his first album that afternoon. Noor is putting her make up on, she will be appearing in front of the cameras. Jabber is already in the field, surrounded by gunfire. A demonstration is marching down the streets. Moemen is there to do his job: he is a photographer. A boat returns to the harbor, its hull is riddled by bullet holes. The muezzin’s call to prayer echoes is the air, multiplied by the minarets. The members of the Parkour Team twirl around in a cemetery like in a dream. “Striplife is a choral film about the Gaza Strip. During the narrative timespan of a day, the characters’ stories merge with the description of the environmental context. Men and women resisting, capable of tenderness and smiles, determined not to succumb to seemingly impossible life conditions. […] It’s not a film on Gaza, but a film with Gaza.”

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Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€/9€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: quota di adesione 5€/6€ Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ /9€ Following admissions to screenings: 5€/6€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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