14/15/16/17 giu h20.30 FINDING FELA, vita e musica di un simbolo artistico e politico di un intero continente – dal premio oscar Alex Gibley

Dopo il grande successo al DETOUR ON THE ROAD 2014 torna a grande richiesta al Detour l’unico e irripetibile FINDING FELA. Per la regia del premio Oscar Alex Gibney, il film racconta la storia di Fela Anikulapo Kuti, la vita, la musica, la sua importanza politica e sociale. Ha creato un nuovo movimento musicale, l’Afrobeat, con il quale veicolava le sue rivoluzionarie opinioni contro il governo dittatoriale nigeriano degli anni ’70 e ’80. La sua influenza contribuì al processo democratico in Nigeria e promosse la politica panafricanista nel mondo. Il potere e la potenza del messaggio di Fela è attuale e si esprime oggi nei movimenti politici dei popoli oppressi per i quali la musica e il messaggio di Fela danno forza alla loro lotta per la libertà.

ven 12 e sab 13 giu I AM NOT A HIPSTER di Destin Daniel Cretton

Anteprima italiana con il Patrocinio della Sapienza Università di Roma. Un film sulla resilienza e sul bisogno di riappropriarsi della propria personalità creativa, al di là di un’orizzonte tragico di eventi, personale o collettivo che sia. Protagonista del film è Brook, musicista e cantautore dal promettente talento, apprezzato nella scena musicale indie della sua città, San Diego, nonostante faccia di tutto per apparire come un cinico stronzo. In realtà Brook non si è mai davvero ripreso dalla perdita della madre e dalla recente rottura con la fidanzata, e sembra deciso a riconsiderare la sua arte come una assoluta perdita di tempo. Niente e nessuno sembra smuoverlo dall’apatia, neanche il suo amico hipster Clarke che fa di tutto per tirarlo su. Una visita inaspettata lo costringerà a rimettersi in gioco. Ma la vera protagonista del film è la musica. Una colonna sonora, che vi trascinerà per tutta la durata del film, composta dai musicisti della scena indie contemporanea di San Diego.

mer 10 giu ROCHE PAPIER CISEAUX di Yan Lanouette Turgeon

Anteprima italiana. Il destino di 4 uomini di 4 culture e identita’ diverse si intrecciano in una notte di eclissi; un boss cinese, un nativo indiano, un dottore canadese, un immigrato italiano. Ognuno braccato dal proprio destino, ognuno incastrato dalle mosse dell’altro. Un thriller nero, una sceneggiatura a incastro.

Four men are each looking for a way out. Their fates collide one night. Boucane, a young Native fresh off the reserve, meets Norman, a former mob boss, reduced to doing odd-jobs for his new bosses. Lorenzo, an old Italian immigrant on his last dime, is looking for some fast cash to fulfil his dying wife’s last wish. Vincent, a doctor stripped of his medical license, is forced to work for the insidious Chinese mob.

ven 5 giu TEMPORADA DE PATOS di Fernando Eimbcke

Il pluripremiato TEMPORADA DE PATOS è il primo film dello scrittore e regista messicano Fernando Eimbcke. Girato in bianco e nero è stato elogiato da registi come Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro. Una gemma indie del cinema messicano contemporaneo. Un pomeriggio a Tlatelolco, quartiere suburbano di Città del Messico, un appartamento, tre adolescenti e un pony express. Moko e Flama sono soli in casa. L’X Box è il loro unico divertimento interrotto da una coetanea vicina di casa, Rita, alla ricerca di un forno dove cuocere il suo dolce “speciale”. I due la spediscono in cucina ma un improvviso black out li obbliga a un pomeriggio tutto diverso. / Español: Temporada de patos relata la historia de dos adolescentes, quienes junto a su vecina y un repartidor de pizzas, tratan de encontrarle sentido a sus vidas en un departamento de Tlatelolco. Filmada bajo una estética minimalista, y con precisas imágenes en blanco y negro, el primer largometraje de Fernando Eimbcke es capaz de transmitir el hastío de sus protagonistas. Premiada en el Festival de Guadalajara, obtuvo también el Ariel a la mejor opera prima.

giov 4 giu I FIORI DI KIRKUK + incontro con il regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari

Aperitivo sotto lo schermo e proiezione. A seguire incontro con il regista Fariborz Kamkari, a cura della rivista di cinema online Schermaglie.it. / Anni Ottanta, in pieno regime Saddam Hussein: Najla (Morjana Alaoui) è una dottoressa costretta a scegliere tra i suoi sogni e il rispetto delle tradizioni cui è legata la sua famiglia. Dall’Italia, dove ha studiato, Najla, figlia di una ricca famiglia araba di Bagdad, decide di tornare a Kirkuk alla ricerca di Sherko, il fidanzato curdo coinvolto nella resistenza. I due si amano e si vogliono sposare, ma l’appartenenza a due etnie così diverse rappresenta un ostacolo insormontabile. Dopo essersi scontrata con la propria famiglia, che non è estranea alle violenze ordinate dal dittatore, Najla abbraccia la causa degli oppressi, schierandosi dalla loro parte, attraversando tutte le tragiche tappe dell’orrore.

mer 3 giu Squola di Babele (La Cour de Babel) di Julie Bertuccelli

L’Istituto Grange-aux-Belles di Parigi, classe di accoglienza. Un gruppo di ragazzi tra gli undici e i quindici anni si ritrova insieme per imparare il francese. Arrivano da Guinea, Bielorussia, Irlanda, Serbia, Venezuala, Senegal, Cina, Libia. Scappano dalla crisi, dai neo nazisti, dall’infibulazione, dalla povertà, dalla solitudine, dalla mancanza di un futuro. Al termine dell’anno, i loro progressi decideranno in quale classe della scuola “normale” verranno inseriti. La regista Julie Bertuccelli, però, non racconta una storia triste, ma è capace di cogliere prima di tutto l’entusiasmo di quest’avventura agli inizi, le soddisfazioni più che le delusioni, le passioni più forti delle timidezze. Un film che dell’esperienza scolastica, spesso data per scontata o subìta passivamente, ricorda opportunità e privilegi, e che apre il dibattito sull’importanza delle classi (rigorosamente temporanee) di accoglienza, che possano fare da ponte per accompagnare per mano i giovani stranieri all’interno di gruppi di coetanei già chiusi e omologati. // Fra: Ils viennent d’arriver en France. Ils sont Irlandais, Serbes, Brésiliens, Tunisiens, Chinois ou Sénégalais… Pendant un an, Julie Bertuccelli a filmé les échanges, les conflits et les joies de ce groupe de collégiens âgés de 11 à 15 ans, réunis dans une même classe d’accueil pour apprendre le français. Dans ce petit théâtre du monde s’expriment l’innocence, l’énergie et les contradictions de ces adolescents qui, animés par le même désir de changer de vie, remettent en cause beaucoup d’idées reçues sur la jeunesse et l’intégration et nous font espérer en l’avenir…

mar 26 / mer 27 mag ore 21.00 Squola di Babele (La Cour de Babel) di Julie Bertuccelli

L’Istituto Grange-aux-Belles di Parigi, classe di accoglienza. Un gruppo di ragazzi tra gli undici e i quindici anni si ritrova insieme per imparare il francese. Arrivano da Guinea, Bielorussia, Irlanda, Serbia, Venezuala, Senegal, Cina, Libia. Scappano dalla crisi, dai neo nazisti, dall’infibulazione, dalla povertà, dalla solitudine, dalla mancanza di un futuro. Al termine dell’anno, i loro progressi decideranno in quale classe della scuola “normale” verranno inseriti. La regista Julie Bertuccelli, però, non racconta una storia triste, ma è capace di cogliere prima di tutto l’entusiasmo di quest’avventura agli inizi, le soddisfazioni più che le delusioni, le passioni più forti delle timidezze. Un film che dell’esperienza scolastica, spesso data per scontata o subìta passivamente, ricorda opportunità e privilegi, e che apre il dibattito sull’importanza delle classi (rigorosamente temporanee) di accoglienza, che possano fare da ponte per accompagnare per mano i giovani stranieri all’interno di gruppi di coetanei già chiusi e omologati. // Fra: Ils viennent d’arriver en France. Ils sont Irlandais, Serbes, Brésiliens, Tunisiens, Chinois ou Sénégalais… Pendant un an, Julie Bertuccelli a filmé les échanges, les conflits et les joies de ce groupe de collégiens âgés de 11 à 15 ans, réunis dans une même classe d’accueil pour apprendre le français. Dans ce petit théâtre du monde s’expriment l’innocence, l’énergie et les contradictions de ces adolescents qui, animés par le même désir de changer de vie, remettent en cause beaucoup d’idées reçues sur la jeunesse et l’intégration et nous font espérer en l’avenir…

sab 23 mag h19.30 / h21.30 Squola di Babele (La Cour de Babel) di Julie Bertuccelli

L’Istituto Grange-aux-Belles di Parigi, classe di accoglienza. Un gruppo di ragazzi tra gli undici e i quindici anni si ritrova insieme per imparare il francese. Arrivano da Guinea, Bielorussia, Irlanda, Serbia, Venezuala, Senegal, Cina, Libia. Scappano dalla crisi, dai neo nazisti, dall’infibulazione, dalla povertà, dalla solitudine, dalla mancanza di un futuro. Al termine dell’anno, i loro progressi decideranno in quale classe della scuola “normale” verranno inseriti. La regista Julie Bertuccelli, però, non racconta una storia triste, ma è capace di cogliere prima di tutto l’entusiasmo di quest’avventura agli inizi, le soddisfazioni più che le delusioni, le passioni più forti delle timidezze. Un film che dell’esperienza scolastica, spesso data per scontata o subìta passivamente, ricorda opportunità e privilegi, e che apre il dibattito sull’importanza delle classi (rigorosamente temporanee) di accoglienza, che possano fare da ponte per accompagnare per mano i giovani stranieri all’interno di gruppi di coetanei già chiusi e omologati. // Fra: Ils viennent d’arriver en France. Ils sont Irlandais, Serbes, Brésiliens, Tunisiens, Chinois ou Sénégalais… Pendant un an, Julie Bertuccelli a filmé les échanges, les conflits et les joies de ce groupe de collégiens âgés de 11 à 15 ans, réunis dans une même classe d’accueil pour apprendre le français. Dans ce petit théâtre du monde s’expriment l’innocence, l’énergie et les contradictions de ces adolescents qui, animés par le même désir de changer de vie, remettent en cause beaucoup d’idées reçues sur la jeunesse et l’intégration et nous font espérer en l’avenir…

ven 22 mag THE FIGHTERS (Les Combattants) Esordio alla regia pluripremiato di Thomas Cailley

Tre premi alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, il Prix Louis Delluc dell’opera prima, tre César 2015, a coronare l’esordio alla regia di Thomas Cailley.
L’estate del giovane Arnaud si preannuncia tranquilla fino al momento in cui incontra Madeleine, bella, fragile e appassionata di allenamenti estremi e profezie catastrofiche. Arnaud non si aspetta nulla mentre Madeleine si prepara alla fine del mondo… Tra i due, nasce una storia d’amore e di sopravvivenza (o entrambe), fuori da ogni canone prestabilito. // Fra: Entre ses potes et l’entreprise familiale, l’été d’Arnaud s’annonce tranquille… Tranquille jusqu’à sa rencontre avec Madeleine, aussi belle que cassante, bloc de muscles tendus et de prophéties catastrophiques. Il ne s’attend à rien ; elle se prépare au pire. Jusqu’où la suivre alors qu’elle ne lui a rien demandé ? C’est une histoire d’amour. Ou une histoire de survie. Ou les deux.

mar 19 mag THE FIGHTERS (Les Combattants) Esordio alla regia pluripremiato di Thomas Cailley

Tre premi alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, il Prix Louis Delluc dell’opera prima, tre César 2015, a coronare l’esordio alla regia di Thomas Cailley.
L’estate del giovane Arnaud si preannuncia tranquilla fino al momento in cui incontra Madeleine, bella, fragile e appassionata di allenamenti estremi e profezie catastrofiche. Arnaud non si aspetta nulla mentre Madeleine si prepara alla fine del mondo… Tra i due, nasce una storia d’amore e di sopravvivenza (o entrambe), fuori da ogni canone prestabilito. // Fra: Entre ses potes et l’entreprise familiale, l’été d’Arnaud s’annonce tranquille… Tranquille jusqu’à sa rencontre avec Madeleine, aussi belle que cassante, bloc de muscles tendus et de prophéties catastrophiques. Il ne s’attend à rien ; elle se prépare au pire. Jusqu’où la suivre alors qu’elle ne lui a rien demandé ? C’est une histoire d’amour. Ou une histoire de survie. Ou les deux.