PAURA E DELIRIO AL DETOUR Giov 24

ANCORA PAURA E DELIRIO AL DETOUR

MORE FEAR AND LOATHING AT DETOUR

Il genio letterario fuorilegge di Hunter S. Thompson
The outlaw genius writer Hunter S. Thompson

Roma, Cineclub Detour – Giovedì 24 aprile dalle ore 19.30
Due film inediti al prezzo di uno! Non puoi mancare.

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ore 19.30 

Breakfast with Hunter (HUNTER S. THOMPSON)

di Wayne Ewing (USA, 2003, 90′, english vers. sott. italiano)

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Documentario inedito in Italia, offerto per voi dal Detour. Vita, opere, processi, trionfi, cospirazioni, di Hunter S. Thompson, famigerato giornalista “fuorilegge”, icona culturale, autore di romanzi cult come “Paura e Delirio a Las Vegas”, “The Rum Diary” e “Hell’s Angels”, consumatore compulsivo di sostanze stupefacenti, candidato sceriffo, ambientalista e pistolero, imputato, inventore dello stile “gonzo journalism”. A completare il ritratto di un personaggio controverso ci sono i suoi amici di sempre: gli attori Jonny Depp, Benicio Del Toro, John Cusack, l’artista Ralph Steadmna, il musicista Warren Zevon, i colleghi giornalisti George Plimpton e P.J. O’Rourke. 

A documentary on the infamous gonzo journalist, Dr. Hunter S. Thompson. “Wayne Ewing’s cinema verité portrait of the Doctor of Gonzo Journalism is a keyhole to the everyday life of Hunter S. Thompson. Through years of edited film without any narration or interview from Ewing, this everyday life given to the viewer comes as a bit of a surprise. It is uncommon yet somehow natural. The Thompson one might have predicted is shown throwing a Chivas Regal bottle, spraying people with a fire extinguisher, manhandling blow-up sex dolls, shooting high-powered revolvers, etc. What one doesn’t expect is the warm interaction between Thompson and his friends. He embraces what might be considered the basket of a flip-flopped American Dream – Hollywood – in his friendships with John Cusack, Johnny Depp, Benicio Del Toro and Terry Gilliam .” (From IMDB)

ore 21.15

Where the Buffalo Roam

di Art Linson (USA, 1980, 95′, english vers. sott. italiano) con Bill Murray e Peter Boyle

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A cura del Detour un assoluto inedito in Italia. Chi non ricorda le allucinazioni di Johnny Depp e Benicio Del Toro in Paura e delirio a Las Vegas? Quasi venti anni prima Art Linson, futuro produttore di block buster hollywoodiani, aveva già messo in immagini il libro di Hunter S.Thompson, Fear and Loathing in Las Vegas (Paura e disgusto a Las Vegas). Come e più della successiva trasposizione di Terry Gilliam, Where the Buffalo Roam è una sequenza di episodi grotteschi e disarmanti. Con un giovane e brillantissimo Bill Murray nei panni di Hunter Thompson. Spettacolare la colonna sonora a cura di Neil Young, che include brani originali oltre a Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations e Creedence Clearwater Revival.

Where the Buffalo Roam is a 1980 American semi-biographical comedy film which loosely depicts Hunter S. Thompson’s rise to fame in the 1970s and his relationship with Chicano attorney and activist Oscar Zeta Acosta. Art Linson directed the picture, while Bill Murray portrayed the author and Peter Boyle portrayed Acosta, who is referred to in the film as Carl Lazlo, Esq. A number of other names, places, and details of Thompson’s life are also changed. Thompson served as “executive consultant” on the film. The film was scored by Neil Young, who sings the opening theme, “Home on the Range”, accompanied by a harmonica. Variations on “Home on the Range” are played by Young on electric guitar as “Ode to Wild Bill” and by an orchestra with arrangements by David Blumberg on “Buffalo Stomp”. Music in the film included rock and R&B songs by Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations, the Four Tops and Creedence Clearwater Revival. Additionally, characters played by Bill Murray and Rene Auberjonois sing lyrics from “Lucy in the Sky with Diamonds”.

Aprile 2014

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Cinema | Corsi e Laboratori | Esposizioni | Attività per Bambini | Cine Bar | Musica | Video d’Arte e Teatro | Produzione | Distribuzione ed editoria indipendente | Web Radio

Associazione Culturale DETOUR ARCI – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it – cinedetour@tiscali.it

Comunicazione riservata ai soci ARCI – Il programma può subire variazioni

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MARTEDì 1 dalle ore 20.00

in collaborazione con GOATWORKS FILM e LUCKY RED

La ribellione è irresistibile! Cinema e vino naturale

Percorsi ludico-critici di riappropriazione culturale tra cinema e cibo.
Degustazione di vini naturali italiani e brasiliani.

ore 20.45 Sneakpreview di Resistenza naturale

di Jonathan Nossiter (l’autore di Mondovino)

Dibattito e degustazione con Jonathan Nossiter e Paula Prandini (co-camera e co-produttore) con proiezioni di brani selezionati e assaggio di vini dei protagonisti del film: Stefano Bellotti (Cascina degli Ulivi), Giovanna Tiezzi (Pacina), Elena Pantaleoni (La Stoppa) e Corrado Dottori (La Distesa).

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(Uscita nelle sale italiane il 29 maggio per LUCKY RED)

Un assaggio del nuovo lavoro di Jonathan Nossiter, l’autore di “Mondovino”, appena presentato in anteprima mondiale al Festival di Berlino 2014. Dieci anni dopo “Mondovino” il mondo del vino è cambiato insieme al mondo stesso. Oggi il nemico è di gran lunga superiore alla minaccia della globalizzazione. È ovunque e in nessun luogo. Sono gli altri. Siamo noi stessi. Ma questi ribelli del vino naturale contrari al nuovo ordine economico mondiale offrono un modello di resistenza incantato e gioioso. Attraverso l’ironia e l’emozione “Resistenza Naturale” utilizza il documentario e la finzione in un modo che risveglierà il ribelle presente in ognuno di noi.

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ore 21.30 Vinho de Chinelos (Vino immigrante)

di Paula Prandini (Brasile 2008, 45′, versione originale sottotit. in italiano)

alla presenza dell’autrice e del protagonista brasiliano del film, Luis Henrique Zanini (con il suo vino!)

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Secondo un vecchio detto, “il Brasile ha un grande futuro, e sempre ce l’’avrà”. La storia del vino brasiliano è anche la storia degli immigrati italiani del XIX secolo. Il Brasile è il più giovane dei produttori di vino del Nuovo Mondo, la sua produzione commerciale ha solamente 30 anni. Negli anni è passato da una produzione rustica e locale ad ambizioni di industria su larga scala. La ricerca del “terroir” brasiliano è già stata cancellata dalle grandi aziende prima di avere l’’opportunità di cominciare. Nel mezzo di questa battaglia che in un certo senso è pur sempre la battaglia per l’’anima di un paese, un’incredibile giovane coppia cerca un’’identità per la storia del vino brasiliano.

Brazil has a great future and always will,” goes the old saying. Though the story of Brazilian wine has been the story of Italian immigrants since the 19th century, Brazil is the youngest of all the New World producers: its commercial production is no more than 30 years old. In that time it has gone from rustic local production to large scale industrial ambitions. The search for Brazilian terroir has almost been erased by a handful of large companies before it has had a chance even to begin. In the middle of this fight – which is always in a certain sense the fight for a country’s soul – an astonishingly and courageous young couple is trying to discover if Brazil can create its own authentic wine story.


MERCOLEDì 2 ore 21.15

IN COLLABORAZIONE CON PABLO

La mia classe 

di Daniele Gaglianone (Italia 2013, 92′), con Valerio Mastandrea
e con Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire Laura

Interverranno gli autori e alcuni attori del cast

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Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l’italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo “stop”, ma l’intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un’unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”: La mia classe. 


 GIOVEDì 3 ore 21.00

ROMA CAPITALE Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture
e Manutenzione Urbana

Il Sindaco Petroselli

di Andrea Rusich (Italia 2004, doc). Da un’idea di Paolo Masini e Andrea Rusich

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti

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Dai quartieri di periferia, resi finalmente parte integrante della città, al recupero del centro storico e dei Fori imperiali, passando per il rilancio dei servizi sociali, la costruzione di opere e infrastrutture pubbliche e un piano di edilizia sostenibile: in soli due anni – tra il 1979 e il 1981 – Luigi Petroselli ha reso Roma protagonista di un’intensa stagione di cambiamento. Il 1 marzo, giorno dell’anniversario della nascita del “sindaco di tutti”, Roma lo ricorda presentando il documentario di Andrea Rusich “Il Sindaco Petroselli”.

UN CAMMINO TRA I RICORDI – Il film – nato da un’idea dell’Assessore Paolo Masini e Andrea Rusich e realizzato dall’associazione culturale SAFADOFILM, in co-produzione con Aamod (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) – disegna i tratti fondamentali della storia di Petroselli, in un cammino tra i ricordi di chi lo ha conosciuto e le tappe del suo percorso umano e politico. Si parte da Viterbo, dalla sua esperienza politica nel capoluogo della Tuscia come segretario della Federazione comunista viterbese, consigliere comunale e consigliere provinciale tra il ’65 e il ’70. Poi l’esperienza romana, con la chiamata a dirigere il Comitato regionale del Lazio al posto di Enrico Berlinguer, la costruzione di quella segreteria politica che segnerà per molto tempo un’esperienza di buon governo della Capitale, gli anni alla guida del Campidoglio, i riconoscimenti in Europa. Fino alla scomparsa 7 ottobre 1981, al termine di un accorato intervento al Comitato centrale del Pci, ad appena 49 anni. Un percorso emozionante ricostruito tramite immagini inedite e delicate interviste ai familiari, amici di una vita, collaboratori, colleghi e avversari politici. Al documentario hanno partecipato: Gianni Borgna, Aurelia Sergi, Velia Petroselli, Tonino Lovallo, Elena Gualtieri, Renato Nicolini, Walter Veltroni, Goffredo Bettini, Mons. Salvatore Del Ciuco, Oreste Massolo, Franca Prisco, Adriano La Regina, Vezio De Lucia. Nelle immagini di repertorio: Ugo Gregoretti, Franco Citti, Ninetto Davoli.

Nei mesi di marzo, aprile e maggio “Il Sindaco Petroselli” attraverserà i municipi di Roma con un tour di proiezioni in biblioteche, teatri e centri culturali organizzato dall’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, i Municipi, Biblioteche di Roma e Casa dei Teatri.


VENERDì 4 dalle 20.00

Prima mondiale in esclusiva al Detour

Doll Syndrome

diretto da Domiziano Delvaux Cristopharo (Italia 2014)
scritto da Andrea Cavalletto, con Tiziano Cella, Aurora Kostova, Yuri Antonosante

dalle 20 aperitivo incluso nel prezzo! Proiezione ore 21
L’autore e il cast saranno presenti alla proiezione. 
Si consiglia di prenotare contattando: cinedetour@tiscali.it 

LA VISIONE DEL FILM E’ FORTEMENTE SCONSIGLIATA ALLE PERSONE IMPRESSIONABILI,
AI PERBENISTI ED E’ VIETATA AI MINORI DI ANNI 18

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il film scritto dal noto Andrea Cavaletto, è un dramma a 3 personaggi: il regista/attore TIZIANO CELLA, l’attrice di teatro AURORA KOSTOVA e YURI ANTONOSANTE; DOLL SYNDROME è il secondo capitolo della trilogia iniziata con Red Krokodil (purgatorio). Questo è l’inferno… e come nella migliore tradizione insegnataci da Sartre, l’inferno sono gli altri. La trama ruota attorno ad un personaggio disturbato, feticista, erotomane ed autolesionista, che rimane invaghito da una ragazza che vede/spia al bar nella pausa lavoro, arrivando a sublimare e sfogare le sue pulsioni verso un feticcio. Ma un giorno una terza persona subentra in questo rapporto virtuale rompendo ogni dis-equilibrio. Il film ha dei contributi in stop motion firmati da PAOLO GAUDIO (FANTASTICHERIE, POE 1, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e le musiche sono de IL CRISTO FLUORESCENTE e dei JARMAN, il gruppo a cui appartiene in veste inedita Alessandro Giordani, montatore di molti films di Cristopharo (FLESH MANNEQUINS, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e regista dell’episodio LA SFINGE in poe 1. Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=j8Rf3Wo8oYU

“Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dell’autore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di espressione. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che un autore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell’acqua”

alcune recensioni:

http://rudysalvagnini.blogspot.it/2014/02/doll-syndrome-di-domiziano-cristopharo.html

http://www.nonsologore.it/2014/02/06/anteprima-nsg-recensione-doll-syndrome/

http://alessiobacchetta.blogspot.it/2014/02/doll-syndrome.html?spref=fb

Domiziano Cristopharo’s WEBSITE: http://xto155.wix.com/domizianocristopharo


SABATO 5 dalle ore 19.30

in collaborazione con la rivista di critica cinematografica SCHERMAGLIE (www.schermaglie.it)

Fantastic Mr. Anderson!

Serata di proiezioni inedite e riflessioni ai margini sul cinema di Wes Anderson

ore 19.30 Verso GRAN BUDAPEST HOTEL, Aperitivo con Wes Anderson (proiezioni di cortometraggi)

ore 21.00 Rushmore

di Wes Anderson (Usa 1998, 93′, english version sottotit. italiano)

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“Max Fischer è un quindicenne che ha trovato la sua unica ragione di vita: frequentare la Rushmore Academy. Nerd occhialuto ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all’attivo (tra cui l’allestimento di maestosi spettacoli teatrali), Max fa amicizia con il laconico e svogliato “uomo d’affari” Herman Blume e insieme a lui si scopre innamorato della dolce maestrina vedova miss Cross. Questo amore impossibile e l’espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un’inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola. […] Tutto giocato sulla sottrazione e sul minimalismo a partire dalla recitazione (il viso imperturbabile di Bill Murray che getta in piscina una pallina da golf ne è l’esempio lampante), il film, lontano dalle solite commedie di ambiente studentesco, è un mosaico originale e intimista di personaggi infantili e contraddittori, ripresi con il tocco asciutto, personale e unico di un autore bizzarro quanto le sue creazioni.” (Chiara Renda su Mymovies)

Rushmore is a 1998 comedy-drama film directed by Wes Anderson about an eccentric teenager named Max Fischer (Jason Schwartzman in his first film), his friendship with rich industrialist Herman Blume (Bill Murray), and their mutual love forelementary school teacher Rosemary Cross (Olivia Williams).


DOMENICA 6 ore 20.30

LUNEDì 7 –  MARTEDì 8 – MERCOLEDì 9 ore 21.00

SABATO 12 ore 17.00 – 18.30

FILM DEL MESE, In collaborazione con NOMAD FILM DISTRIBUTION

Il superstite (For Those in Peril)

di Paul Wright  (Gb/Scozia 2014, 90′, Eng vers sott Ita)

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Aaron, un giovane disadattato di una remota comunità scozzese, è l’unico sopravvissuto di uno strano incidente di pesca che è costato la vita a cinque uomini, tra cui suo fratello maggiore. Incitato dalla superstizione locale, il villaggio incolpa Aaron per questa tragedia, facendo di lui un emarginato tra la sua stessa gente. Rifiutando fermamente di credere che suo fratello è morto, e accecato da dolore, follia e magia, Aaron esce in mare per ritrovarlo.

Aaron, a young misfit in a remote Scottish community, is the lone survivor of a strange fishing accident that claimed the lives of five men, including his older brother. Spurred on by sea-going folklore and local superstition, the village blames him for this tragedy, making him an outcast amongst his own people. Steadfastly refusing to believe his brother is dead, and possessed by grief, madness and magic, Aaron sets out to recover him.


GIOVEDì 10 ore 20.45

in collaborazione con Giuseppe Montagnese  e Marina Marasca

Charles Bukowski Tapes #1

di Barbet Schroeder (Usa 1987, 118′, Eng vers sott Ita)

Il primo di due appuntamenti con l’inedito film documentario di Barbet Shroeder (Barfly)
dedicato al grande scrittore e poeta underground statunitense, presentato in esclusiva con sottotitoli in italiano al Detour.

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Uno degli sguardi più rivelatori, intimi e spietati che il cinema ci abbia mai consegnato sulla vita e la personalità di un grande scrittore. Assemblandole originariamente in un documentario diviso in quattro parti, Barbet Shroeder ha girato più di 52 mini-interviste con Bukowski, organizzate per aree tematiche. Lo scrittore discetta liberamente sui suoi argomenti più cari: sbronze, risse da bar, donne, musica e poesia, perdendosi talvolta in inspirati e oltraggiosi monologhi, mentre la macchina da presa indugia sulla sua faccia ruvida e butterata, tranne quando Bukowski esce finalmente dal suo appartamento e ci conduce a casa dei suoi genitori o a passeggio nelle strade del suo vecchio quartiere. 

An outrageously stimulating and unnerving all-night drinking session with a gutter eloquent barroom philosopher. […] One of the most intimate, revealing and unsparing glimpses any film or video has ever given us of a writer’s life and personality. The Charles Bukowski Tapes are an altogether more than four hours long collection of 52 short-interviews with the American cult author Charles Bukowski, sorted by topic and each between one and ten minutes long. Edited down from 64 hours of footage shot over three years while Bukowski wrote the screenplay to the 1987 film “Barfly”, the interviews range over his typical topics—booze, women, and barroom brawls—while also exploring his development as a writer and his thoughtful personal philosophy. The camera lingers on his craggy, pockmarked face (he’s no ‘80s Mickey Rourke), and the intimacy and candor can be unsettling.


VENERDì 11

Palestina per principianti – II stagione

Ciclo di incontri e proiezioni in collaborazione con Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Un ringraziamento a Valeria Belli e Livia Parisi.

ore 19.00 Le Cochon de Gaza

 (Francia 2011, version française, 98′)

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Jaafar, un pêcheur palestinien infortuné, attrape dans ses filets un cochon vietnamien. Tiraillé entre sa foi musulmane, son envie d’améliorer la vie de son épouse, payer ses dettes et la réalité du conflit, Jaafar décide d’entreprendre avec son cochon un commerce des plus insolites avec une jeune colon russo-israélienne, Yelena. En effet celle-ci élève des cochons et n’ayant plus de cochon mâle, demande à Jaafar de lui apporter la semence de son cochon.

Sinossi: Dopo una tempesta, Jaafar, un pescatore palestinese di Gaza, per caso trova nelle sue reti un maiale caduto da una nave da carico. Deciso a sbarazzarsi di questo animale impuro, tuttavia, ha deciso di provare a venderlo per migliorare la sua miserabile esistenza. Il povero Jaafar si cimenta poi in un commercio stravagante e poco raccomandabile… In questa tragicommedia, tutti i poveri abitanti di Gaza, oppressi tra la loro  miseria quotidiana, lo stress, le vessazioni dei militari israeliani e gli ordini dei barbuti fondamentalisti sono rappresentati dal povero pescatore la cui unica preoccupazione è quella di sopravvivere giorno per giorno e, per questo,  è pronto a tutto. Jaafar, con autoironia permanente, anche nei momenti tragici, si muove in questa storia con umorismo mordace  … e ci lascia sperare che se possiamo essere d’accordo Individualmente, nonostante tutte le differenze, possiamo essere d’accordo in ultima analisi anche su scala collettiva.

ore 20.00 aperitivo solidale in sostegno del popolo palestinese

in collaborazione con AL ARD DOC FILM FESTIVAL di Cagliari

ore 21.00 Il villaggio sotto la foresta (The Village Under the Forest)

di Mark J Kaplan e Heidi Gunebaum (Sudafrica 2013, 68′, orig vers sott Italiano)

il film è stato sottotitolato grazie ai fondi raccolti durante la prima edizione della rassegna PALESTINA PER PRINCIPIANTI

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Partendo dalla Diaspora ebrea come meditazione personale, il villaggio sotto la foresta   esplora i resti nascosti del distrutto villaggio palestinese di Lubyia, che giace sotto una foresta chiamata “South Africa Forest”, piantata con uno scopo ben preciso. Usando la foresta e le rovine del villaggio  come metafora, il documentario esplora temi collegati alla cancellazione e alla persistenza della memoria e sfida ad immaginare un futuro nel quale dignità, riconoscimento e coabitazione siano possibilità condivise in Israele/Palestina.

Unfolding as a personal meditation from the Jewish Diaspora, The Village Under The Forest explores the hidden remains of the destroyed Palestinian village of Lubya, which lies under a purposefully cultivated forest plantation called South Africa Forest. Using the forest and the village ruins as metaphors, the documentary explores themes related to the erasure and persistence of memory and dares to imagine a future in which dignity, acknowledgement and co-habitation become shared possibilities in Israel/Palestine.


SABATO 12

 ore 17.00 – 18.30 Il superstite (For Those in Peril)

vedi info domenica 6

dalle ore 20.00 Filmmaking in China

Immagini, ricordi, incontri, sul mito e sull’oggi del Paese di Mezzo

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dalle 20.00 proiezioni nel foyer:

“Il cerchio del cielo” (Silvia Stucky, Italia 2014)

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“Beijing Double Happiness” (Cristina Nisticò e Sergio Ponzio, Italia 2011)

 dalle 20.30 proiezioni in sala:

“Once upon a time in China…and I was there, too”

(C’era una volta in Cina…e c’ero anch’io)

di Nino Azzarello (Italia/Cina 2012, 32′, versione originale italiana, English subtitles)

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Un documentario sulla vita quotidiana del popolo cinese negli anni della Rivoluzione Culturale firmato da un italiano che ha vissuto due anni in un periodo cruciale per la storia della Repubblica Popolare. Negli anni recenti l’Autore fa ritorno sui luoghi più amati di questo straordinario Paese, alla ricerca di testimonianze di cinesi vissuti nella sua stessa epoca. L’interesse unico e irripetibile del filmato consiste nel suo essere spontaneo e amatoriale e, grazie a questo, libero.

a seguire “Il Futuro è Pronto” & “Metafisica dell’Aquilone”

due episodi del documentario “Il Museo più veloce del mondo”

(1999-2000) di Carlo Laurenti (testi) e Andrea Cavazzuti (immagini)

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Il documentario Il Museo più veloce del mondo, diviso in quattro puntate, racconta i veloci cambiamenti che caratterizzano la realtà cinese contemporanea. La grande festa del 1° Ottobre 1999, cinquantenario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, viene contemporaneamente vista/spiata a Pechino attraverso due finestre, una fisica e una televisiva.


DOMENICA 13 – DOMENICA 27

Domiziano Cristopharo’s Double Feature Picture Show!

Alla presenza dell’autore

 ore 20.30 Bloody Sin – Oltretomba

di Domiziano Cristopharo  (Italia 2011, 90′) con Nancy De Lucia, Roberta Gemma, Maria Rosaria Omaggio, Daniel Baldock, Ruggero Deodato

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Candidato a Nizza (la fantastique samain du cinema) come miglior film, regia, musiche e sceneggiatura, arriva in esclusiva al Detour quello che l’ecran fantastique ha definito il primo GLAM HORROR!Il prologo della vicenda è ambientato nell’epoca dell’Inquisizione, quando due alti prelati (Venantino Venantino e Ruggero Deodato) condannano a morte un loro ex collega accusato di stregoneria. L’azione si sposta quindi agli anni Settanta: nell’ufficio di una rivista glamour americana, Bizarre Magazine, la direttrice miss Steele (Maria Rosaria Omaggio) incarica il fotografo Johnny Morghen (Lorenzo Balducci) di recarsi con la modella Barbara (Roberta Gemma), l’assistente Helen e la truccatrice Rita nel castello di Olevano, in Italia, per trovare l’ispirazione e realizzare un fumetto horror-sexy che rilanci la rivista, messa a dura prova dal movimento femminista. Il gruppo si mette dunque in viaggio e, arrivati a destinazione, vengono accolti dal signor Lenzi e accompagnati nel castello del nobile Terence Fisher (Dallas Walker), che vive insieme all’anziana madre. Li accoglie un alone di mistero e ostilità, aumentato dalle leggende legate all’Inquisizione che circolano sulla tetra magione.
Dopo il crudo e angosciante Red Krokodil e l’omaggio all’horror italiano anni Settanta con Chromophobia (Shock) – per parlare solo delle sue opere più recenti – Cristopharo realizza uno spettacolare divertissement fumettistico, sceneggiato dallo specialista Filippo Santaniello: Bloody Sin è ispirato al fumetto italiano horror-sexy Oltretomba (che è infatti il sottotitolo del film), pubblicato dal 1971 al 1989, e in particolare al ritrovamento di alcune tavole inedite. Fra i numerosi fumetti misti di erotismo e orrore che impazzavano in quegli anni, Oltretomba è stato uno fra i più longevi e soprattutto il primo ad avere una collana a colori. Cristopharo è abile nel trasporre le atmosfere di quelle pagine, aggiungendovi un pizzico del suo consueto surrealismo: nasce così un film che non vuole prendersi troppo sul serio, fra situazioni da horror gotico mescolate all’erotismo, al thriller e a scene di humor nero.” (Davide Comotti in nonsologore.it

ore 22.00 Doll Syndrome

di Domiziano Delvaux Cristopharo (Italia 2014, 90′, V.M.18 ANNI)
scritto da Andrea Cavalletto, con Tiziano Cella, Aurora Kostova, Yuri Antonosante

Per info vedi scheda venerdì 4

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MARTEDì 15 ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it/ Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


MERCOLEDì 16 dalle 20.30

10 anni di AcrossVideo

 Il progetto nato nel 2004 al Detour da un’idea di Cristina Nisticò
presenta lavori autoriali che attraversano tecniche, dinamiche, formati e storie dell’arte contemporanea.

ore 21.00 Il museo chiude quando l’autore è stanco 

di Paolo Buatti (Italia 2013, 20′)

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Fausto Delle Chiaie è da oltre vent’anni l’ideatore e l’unico artista (o come dice lui “il custode, il curatore, il trasportatore, l’allestitore, il fotografo, il pubblicitario, il direttore, l’opera stessa”) a esporre al “Museo all’aria aperta” di Roma, nei marciapiedi tra l’Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto. L’artista sceglie degli spazi espositivi, pubblici e non, ufficiali o improvvisati, vi si introduce clandestinamente installando e posizionando le proprie opere. Sono donazioni forzate che fa in musei, gallerie e spazi aperti, opere donate ai luoghi e ai suoi abitanti. Delle Chiaie “interviene” nei luoghi in cui vive e ha vissuto, non solo a Roma (oltre via Ripetta, al Pincio, al Pantheon, al Colosseo e a Galleria Sciarra tra gli altri), ma anche in Sicilia, Molise e Marche, e in Europa (Francia, Belgio, Olanda e Irlanda). Lo fa interagendo con gli spazi e i materiali che ogni posto sa offrire, entrambi, insieme ad altri fattori esterni, diventano spunti artistici. 
La volontà di fare un documentario su Fausto Delle Chiaie nasce dal desiderio di indagare più a fondo le motivazioni e la filosofia della sua opera. Il suo Open Air Museum è un simbolo di apertura a vari livelli: dell’autore che si svela al mondo e della sua arte che si svela al pubblico. Inoltre è una galleria di “immagini” a cielo aperto che regala innumerevoli spunti di riflessione profonda in un contesto generalmente poco adatto a questo tipo di propositi: la strada. In questo documentario FDC si racconta da solo, a livello artistico e personale. Attraverso performances improvvisate nate da una materia prima che solo lui sa immaginare opera. Per mezzo di living sculptures, ispirate da uno spunto esterno e involontario, che possono comprendere la sua figura, quella dei visitatori e dei passanti. Ma anche ovviamente un percorso tra oggetti riciclati e frattaglie di materiali, in cui l’arte ironica e informale va oltre le apparenze, diventando critica sociale o esempio, paradosso o boutade. Delle Chiaie si è ritagliato il suo spazio nella Città Eterna ed offre ai passanti una visita a dir poco particolare. Un rapporto speciale con Roma di cui FDC racconta i suoi aspetti. Il rapporto di un artista con la sua “arte”. Selezionato per lo short film corner – Cannes 2013.

ore 21.30 Jacopo Benci – Due film in super8

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“Una giornata lunga senza io”, 2004
(colore, sonoro, 10’00”. Musica: Andrew Poppy)
“Un luogo, Ferrara, le dimensioni dell’essere, lo sguardo che si interroga in modo fenomenologico e insieme estatico sulla brevità, l’evanescenza, la durata, l’identità, il peso e la leggerezza del simulacro” (Bruno Roberti, 2004).

“Itinerari silenziosi”, 2002
(b/n e colore, sonoro, 41’36”. Cast: Alessandra Cristiani, Alessandra Lanciotti. Musiche: Régis Campo, Luca Spagnoletti, Vjačeslav Ovčinnikov)
“Strutturato attorno a un viaggio immaginario, “Itinerari silenziosi” è un lavoro che ci porta attraverso immagini, suoni e testo onirici. Si tratta di un cinema di gesti, sospensione e transitorietà. Esso non si inquadra nella tradizione del cinema d’avanguardia europeo, ma ritaglia un proprio spazio in una forma di soggettività trascesa. Da Leonardo da Vinci a Antonioni, dai Lumière a Marker, esso opera in uno spazio artistico che privilegia ciò che è poetico e subliminale” (Michael Mazière, 2007).

Bio Jacopo Benci <www.jacopobenci.com>
ITA. Il suo lavoro abbraccia fotografia, video&film, installazioni, performance. Ha esposto in Italia, Argentina, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Paesi Bassi, Russia, Thailandia, USA. È attualmente Senior Research Fellow in Modern Studies and Contemporary Visual Culture alla Accademia Britannica di Roma di cui è stato Assistant Director Fine Arts dal 1998 al 2013. 
ENG. His work encompasses photography, video & film, installation, performance. It has been shown in Italy, Argentina, Colombia, Ecuador, France, Germany, Great Britain, Hungary, The Netherlands, Russia, Thailand, USA. He is currently Senior Research Fellow in Modern Studies and Contemporary Visual Culture at the British School at Rome, where he was Assistant Director Fine Arts from 1998 to 2013. 

 


GIOVEDì 17 ore 20.30

S T A L K E R

Linee, cerchi e reti

Il terzo e ultimo appuntamento con il collettivo Stalker con la collaborazione di Cristina Nisticò. 

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link: osservatorio nomade / link: manifesto Stalker

“La pratica Stalker di ricerca, azione e trasformazione nel territorio e con i suoi abitanti si è sviluppata e articolata nel tempo attraverso un processo di sperimentazione e verifica delle ormai tante esperienze realizzate sul campo dal 1995 a oggi. Al Detour ne presentiamo alcuni passaggi, attraverso una selezione di videodocumentazioni, in tre giornate che abbiamo chiamato Linee, Cerchi e Reti, sintetizzando così tre aspetti conseguenti e compresenti nel lavoro di Stalker.”  Stalker

(Reti) l’Oltrecittà: una presa di coscienza collettiva del divenire altro della Città Contemporanea. Camminare attraverso, tracciando linee, per profanare i confini escludenti della città contemporanea. Abitare ludicamente le distanze che ci dividono, disegnando cerchi, per rifondare un comune e delle comunità inedite.   Linee e cerchi iniziano così a tessere reti, disegnare cartografie inesplorate, in evoluzione spontanea, di cui tutti possiamo essere esploratori, abitanti e cartografi. Cartografie dove condividere esperienze, competenze e conoscenze diverse. Inizia così ad emergere dallo sfondo della città contemporanea, che inizia a farsi figura, un disegno complesso dinamico, la cui rappresentazione cartografica non è più uno strumento di pianificazione e controllo, ma il divenire di una presa di coscienza collettiva nel ridisegnare la convivenza oltre-città. L’ Oltrecittà è quella prospettiva di senso in cui la Città Contemporanea non può più sottrarsi al confronto con i Territori Attuali. Lì dove i confini e conflitti tra città e campagna, tra passato e futuro, tra noi e gli altri e tra abitanti e istituzioni, divengono i laboratori, le piazze e i teatri della reinvenzione del Comune. Uno spazio inedito da costruire tra pubblico e privato, tra spontaneità e pianificazione, tra locale e globale, tra velocità e lentezza. Un disegno in cui il margine è il centro della trasformazione tra ciò che non possiamo più essere e ciò che possiamo divenire, affinché il progetto smetta di essere astratta e violenta pianificazione dall’alto dell’altro e risulti l’emergere di una presa di coscienza collettiva, dal basso, di sè. (Per Stalker, Lorenzo Romito)

Bio ITA: Stalker è un soggetto collettivo nato nel 1995, che compie ricerce e azioni sul territorio con particolare attenzione alle realtà di margine, territori in abbandono e in trasformazione chiamati “Territori Attuali”. La modalità di intervento proposta da Stalker è sperimentale, fondata su pratiche spaziali esplorative, di ascolto, relazionali, conviviali e di progettazione collaborativa, attivate da dispositivi di interazione creativa con l’ambiente investigato, con gli abitanti e con gli archivi della memoria. Tali pratiche e dispositivi sono finalizzati a catalizzare lo sviluppo di processi evolutivi auto-organizzanti, attraverso la tessitura di relazioni sociali ed ambientali, lì dove per abbandono o per indisponibilità sono venute a mancare. Nel 1999 Stalker insieme alla comunità dei rifugiati curdi di Roma ha occupato l’edificio ex veterinario del Campo Boario (Ex Mattatoio) denominandolo “Ararat”, per sperimentare nuove forme di spazio pubblico fondate sull’accoglienza e l’ospitalità. Dal 2002 Stalker promuove Osservatorio Nomade, una rete transdisciplinare di ricercatori – in grado di integrare competenze e linguaggi – che si configura attorno a un territorio di ricerca e azione operando attraverso le diverse espressioni che assume di volta in volta nei diversi progetti di ricerca, così come è avvenuto per Primaveraromana (2009-incorso), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) e Immaginare Corviale (2003 – 2005), a Roma, lungo la via Egnatia (2003 – 2004) da Roma a Istanbul, attraverso il mondo Rom da Roma alla ex Jugoslavia, con Campus Rom (2008).

Bio ENG: Stalker is a collective subject, found in 1995, that engages research and actions within the landscape with particular attention to the areas around the city’s margins and forgotten urban space, and abandoned areas or regions under transformation that are referred to here as “Actual Territories.” Stalker promotes interventions based on the spatial practices of exploration, listening, relation and on creative interactions with the environment, its inhabitants and their “archives of memories”. These processes aim to generate social and environmental relations that are self-organised and evolve over time. The sensitive and dynamic mapping of territories and communities generated through these processes remains easy to access. These interventions promote knowledge sharing, collaborative projects and raise the awareness of communities towards their territory and their cultural environment. From 1999 to 2002, Stalker, with the Kurdish community of Rome, squatted the building of the ex-veterinarian in Campo Boario (ex slaughter house), naming it “Ararat”, in order to experiment a new shape of contemporary public-space, based on the acceptance, hospitality and self organization. Since 2002 Stalker promotes an interdisciplinary research network named Osservatorio Nomade. A net shaped each time around a research and action site. Just like it happened for Primaveraromana (2009-ongoing), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) and Immaginare Corviale (2003 – 2005) in Rome. Along the via Egnatia (2003 – 2004) from Rome to Istanbul, across the Roma world from Rome to the ex Yugoslavia, with Campus Rom (2008).


VENERDì 18 – GIOVEDì 24

ANCORA PAURA E DELIRIO AL DETOUR
MORE FEAR AND LOATHING AT DETOUR

Il genio letterario fuorilegge di Hunter S. Thompson
The outlaw genius writer Hunter S. Thompson

ore  19.30

Where the Buffalo Roam

di Art Linson (USA, 1980, 95′, english vers. sott. italiano) con Bill Murray e Peter Boyle

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A cura del Detour un assoluto inedito in Italia. Chi non ricorda le allucinazioni di Johnny Depp e Benicio Del Toro in Paura e delirio a Las Vegas? Quasi venti anni prima Art Linson, futuro produttore di block buster hollywoodiani, aveva già messo in immagini il libro di Hunter S.Thompson, Fear and Loathing in Las Vegas (Paura e disgusto a Las Vegas). Come e più della successiva trasposizione di Terry Gilliam, Where the Buffalo Roam è una sequenza di episodi grotteschi e disarmanti. Con un giovane e brillantissimo Bill Murray nei panni di Hunter Thompson. Spettacolare la colonna sonora a cura di Neil Young, che include brani originali oltre a Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations e Creedence Clearwater Revival.

Where the Buffalo Roam is a 1980 American semi-biographical comedy film which loosely depicts Hunter S. Thompson’s rise to fame in the 1970s and his relationship with Chicano attorney and activist Oscar Zeta Acosta. Art Linson directed the picture, while Bill Murray portrayed the author and Peter Boyle portrayed Acosta, who is referred to in the film as Carl Lazlo, Esq. A number of other names, places, and details of Thompson’s life are also changed. Thompson’s obituary for Acosta, “The Banshee Screams for Buffalo Meat,” which appeared in Rolling Stone in October 1977, serves as the basis of the film, although screenplay writer John Kaye drew from several other works, including Fear and Loathing on the Campaign Trail ’72, The Great Shark Hunt, and Fear and Loathing in Las Vegas. Thompson served as “executive consultant” on the film. The film was scored by Neil Young, who sings the opening theme, “Home on the Range”, accompanied by a harmonica. Variations on “Home on the Range” are played by Young on electric guitar as “Ode to Wild Bill” and by an orchestra with arrangements by David Blumberg on “Buffalo Stomp”. Music in the film included rock and R&B songs by Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations, the Four Tops and Creedence Clearwater Revival. Additionally, characters played by Bill Murray and Rene Auberjonois sing lyrics from “Lucy in the Sky with Diamonds”.

ore 21.15

Breakfast with Hunter (HUNTER S. THOMPSON)

di Wayne Ewing (USA, 2003, 90′, english vers. sott. italiano)

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Documentario inedito in Italia, offerto per voi dal Detour. Vita, opere, processi, trionfi, cospirazioni, di Hunter S. Thompson, famigerato giornalista “fuorilegge”, icona culturale, autore di romanzi cult come “Paura e Delirio a Las Vegas”, “The Rum Diary” e “Hell’s Angels”, consumatore compulsivo di sostanze stupefacenti, candidato sceriffo, ambientalista e pistolero, imputato, inventore dello stile “gonzo journalism”. A completare il ritratto di un personaggio controverso ci sono i suoi amici di sempre: gli attori Jonny Depp, Benicio Del Toro, John Cusack, l’artista Ralph Steadmna, il musicista Warren Zevon, i colleghi giornalisti George Plimpton e P.J. O’Rourke. 

A documentary on the infamous gonzo journalist, Dr. Hunter S. Thompson. “Wayne Ewing’s cinema verité portrait of the Doctor of Gonzo Journalism is a keyhole to the everyday life of Hunter S. Thompson. Through years of edited film without any narration or interview from Ewing, this everyday life given to the viewer comes as a bit of a surprise. It is uncommon yet somehow natural. The Thompson one might have predicted is shown throwing a Chivas Regal bottle, spraying people with a fire extinguisher, manhandling blow-up sex dolls, shooting high-powered revolvers, etc. What one doesn’t expect is the warm interaction between Thompson and his friends. He embraces what might be considered the basket of a flip-flopped American Dream – Hollywood – in his friendships with John Cusack, Johnny Depp, Benicio Del Toro and Terry Gilliam.” (From IMDB)


 dal 19 al 22 APRILE CHIUSO


MERCOLEDì 23

in collaborazione con la rivista di critica cinematografica SCHERMAGLIE (www.schermaglie.it)

Fantastic Mr. Anderson!

Due film inediti di Wes Anderson in versione originale, aspettando “Grand Budapest Hotel”

ore 19.30 Rushmore

di Wes Anderson (Usa 1998, 93′, english version sottotit. italiano)

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“Max Fischer è un quindicenne che ha trovato la sua unica ragione di vita: frequentare la Rushmore Academy. Nerd occhialuto ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all’attivo (tra cui l’allestimento di maestosi spettacoli teatrali), Max fa amicizia con il laconico e svogliato “uomo d’affari” Herman Blume e insieme a lui si scopre innamorato della dolce maestrina vedova miss Cross. Questo amore impossibile e l’espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un’inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola. […] Tutto giocato sulla sottrazione e sul minimalismo a partire dalla recitazione (il viso imperturbabile di Bill Murray che getta in piscina una pallina da golf ne è l’esempio lampante), il film, lontano dalle solite commedie di ambiente studentesco, è un mosaico originale e intimista di personaggi infantili e contraddittori, ripresi con il tocco asciutto, personale e unico di un autore bizzarro quanto le sue creazioni.” (Chiara Renda su Mymovies)

Rushmore is a 1998 comedy-drama film directed by Wes Anderson about an eccentric teenager named Max Fischer (Jason Schwartzman in his first film), his friendship with rich industrialist Herman Blume (Bill Murray), and their mutual love forelementary school teacher Rosemary Cross (Olivia Williams).

ore 21.15 Bottle Rocket

di Wes Anderson (Usa 1996, 95′, eng. vers. sottot. italiano)
Con James Caan, Owen Wilson, Luke Wilson, Robert Musgrave, Andrew Wilson

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Uscito da un istituto psichiatrico, Dignan si unisce a uno sbandato di testa fine e a un ricco pappamolla per fare una rapina, seguita da un colpo grosso, organizzato da un ciarliero truffatore, che non riesce altrettanto bene. 1° film di W. Anderson, scritto con O. Wilson, pimpante protagonista in coppia col fratello Luke. Andrew W., un terzo fratello, fa la parte di un amico poco raccomandabile. È una commedia spiritosa in cadenze di balletto ladresco con un colorito disegno dei personaggi e una efficace descrizione d’ambiente. Nasce da un corto omonimo del 1994.

A bright, optimistic caper comedy from first-time director Wes Anderson, Bottle Rocket focuses on a group of young Texans aspiring to become master thieves. Their leader is Dignan (Owen C. Wilson, who also co-wrote the screenplay), an upbeat if naive charmer who convinces his friends Anthony (Wilson’s brother Luke Wilson) and Bob Mapplethorpe (Robert Musgrave) to enter the crime business. 


GIOVEDì 24

ANCORA PAURA E DELIRIO AL DETOUR
MORE FEAR AND LOATHING AT DETOUR

Il genio letterario fuorilegge di Hunter S. Thompson
The outlaw genius writer Hunter S. Thompson

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vedi info dettagliate venerdì 18 aprile / See detailed info Friday 18th

 

ore 19.30 Breakfast with Hunter

di Wayne Ewing (USA, 2003, 90′, english vers. sott. italiano)

ore 21.15 Where the Buffalo Roam

di Art Linson (USA, 1980, 95′, english vers. sott. italiano) con Bill Murray e Peter Boyle

 


DOMENICA 27

Domiziano Cristopharo’s Double Feature Picture Show!

Alla presenza dell’autore e del cast

 ore 20.30 Bloody Sin – Oltretomba

di Domiziano Cristopharo  (Italia 2011, 90′) con Nancy De Lucia, Roberta Gemma, Maria Rosaria Omaggio, Daniel Baldock, Ruggero Deodato

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Candidato a Nizza (la fantastique samain du cinema) come miglior film, regia, musiche e sceneggiatura, arriva in esclusiva al Detour quello che l’ecran fantastique ha definito il primo GLAM HORROR!Il prologo della vicenda è ambientato nell’epoca dell’Inquisizione, quando due alti prelati (Venantino Venantino e Ruggero Deodato) condannano a morte un loro ex collega accusato di stregoneria. L’azione si sposta quindi agli anni Settanta: nell’ufficio di una rivista glamour americana, Bizarre Magazine, la direttrice miss Steele (Maria Rosaria Omaggio) incarica il fotografo Johnny Morghen (Lorenzo Balducci) di recarsi con la modella Barbara (Roberta Gemma), l’assistente Helen e la truccatrice Rita nel castello di Olevano, in Italia, per trovare l’ispirazione e realizzare un fumetto horror-sexy che rilanci la rivista, messa a dura prova dal movimento femminista. Il gruppo si mette dunque in viaggio e, arrivati a destinazione, vengono accolti dal signor Lenzi e accompagnati nel castello del nobile Terence Fisher (Dallas Walker), che vive insieme all’anziana madre. Li accoglie un alone di mistero e ostilità, aumentato dalle leggende legate all’Inquisizione che circolano sulla tetra magione.
Dopo il crudo e angosciante Red Krokodil e l’omaggio all’horror italiano anni Settanta con Chromophobia (Shock) – per parlare solo delle sue opere più recenti – Cristopharo realizza uno spettacolare divertissement fumettistico, sceneggiato dallo specialista Filippo Santaniello: Bloody Sin è ispirato al fumetto italiano horror-sexy Oltretomba (che è infatti il sottotitolo del film), pubblicato dal 1971 al 1989, e in particolare al ritrovamento di alcune tavole inedite. Fra i numerosi fumetti misti di erotismo e orrore che impazzavano in quegli anni, Oltretomba è stato uno fra i più longevi e soprattutto il primo ad avere una collana a colori. Cristopharo è abile nel trasporre le atmosfere di quelle pagine, aggiungendovi un pizzico del suo consueto surrealismo: nasce così un film che non vuole prendersi troppo sul serio, fra situazioni da horror gotico mescolate all’erotismo, al thriller e a scene di humor nero.” (Davide Comotti in nonsologore.it)

ore 22.00 Doll Syndrome

di Domiziano Delvaux Cristopharo (Italia 2014, 90′, V.M.18 ANNI)
scritto da Andrea Cavalletto, con Tiziano Cella, Aurora Kostova, Yuri Antonosante

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il film scritto dal noto Andrea Cavaletto, è un dramma a 3 personaggi: il regista/attore TIZIANO CELLA, l’attrice di teatro AURORA KOSTOVA e YURI ANTONOSANTE; DOLL SYNDROME è il secondo capitolo della trilogia iniziata con Red Krokodil (purgatorio). Questo è l’inferno… e come nella migliore tradizione insegnataci da Sartre, l’inferno sono gli altri. La trama ruota attorno ad un personaggio disturbato, feticista, erotomane ed autolesionista, che rimane invaghito da una ragazza che vede/spia al bar nella pausa lavoro, arrivando a sublimare e sfogare le sue pulsioni verso un feticcio. Ma un giorno una terza persona subentra in questo rapporto virtuale rompendo ogni dis-equilibrio. Il film ha dei contributi in stop motion firmati da PAOLO GAUDIO (FANTASTICHERIE, POE 1, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e le musiche sono de IL CRISTO FLUORESCENTE e dei JARMAN, il gruppo a cui appartiene in veste inedita Alessandro Giordani, montatore di molti films di Cristopharo (FLESH MANNEQUINS, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e regista dell’episodio LA SFINGE in poe 1. Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=j8Rf3Wo8oYU

“Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dell’autore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di espressione. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che un autore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell’acqua”

Domiziano Cristopharo’s WEBSITE: http://xto155.wix.com/domizianocristopharo


MARTEDì 29 ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it/ Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


MERCOLEDì 30

THE SOUNDS OF DETOUR
PROIEZIONE CON MUSICA DAL VIVO | SCREENING WITH LIVE MUSIC

Cowards Bend the Knee

di Guy Maddin (Canada 2004, 64′)

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 Michael Thieke – Clarinetto / Oggetti  |  Mike Cooper – Chitarra Lap Steel / Elettroniche  |  Luca Venitucci – Fisarmonica

Michael Thieke – Clarinet / Objects  |  Mike Cooper – Lap Steel Guitar / Electronics  |  Luca Venitucci – Fisarmonica

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Cowards Bend the Knee è un film interamente muto, in bianco e nero, realizzato dal regista canadese Guy Maddin nel 2003. Consiste in 10 capitoli, ciascuno della durata di 6 minuti e 9 secondi. Concepito in origine come installazione per un peepshow commissionata dalla Power Plant Contemporary Gallery di Toronto, con ciascuna sequenza ospitata in una apparecchiatura diversa, è stato in seguito trasformato in lungometraggio cinematografico.
Da diversi anni Michael Thieke propone proiezioni del film con musica dal vivo, in diverse città del mondo con formazioni di musicisti differenti.
La musica è completamente improvvisata, con il solo limite dii rispettare la struttura in dieci episodi del film, in modo tale da creare dieci brani ciascuno della durata di 6’09”. Tutte le proiezioni/concerti saranno registrate per creare un archivio delle colonne sonore “possibili” del film. Questa repertorio vorrebbe mettere gli spettatori nelle condizioni di creare successivamente la loro propria versione della musica del film, sia selezionando i brani che lasciandoli riprodurre in modalità casuale. 

La vicenda raccontata nel film: Mentre la sua fidanzata Veronica giace morente nella stanza sul retro del locale parrucchiere / postribolo , la stella dell’hockey Guy la abbandona per una donna misteriosa, Meta. Sebbene Meta restituisca il suo sentimento, lei non si lascerà toccare fino a che un chirurgo non sostituisca le mani di Guy con quelle del padre morto di lei – che sono blu a causa degli anni trascorsi a tingere i capelli al salone . Il chirurgo simula il trapianto dipingendo le mani del ragazzo mentre lui è sotto anestesia. Guy , pensando che le sue mani siano quelle del padre di Meta , non riesce più a toccarla con sensualità . Apparentemente posseduto dalle sue mani , diventa un assassino , soffocando amici e nemici, cercando confusamente  di vendicare la morte del padre di Meta . Nel frattempo, una nuova parrucchiera entra a far parte del personale – è il fantasma di Veronica, di cui Guy si innamora, ignaro della sua vera identità…

Cowards Bend the Knee is a wholly mute black and white film that came out in 2003. It is 64 minutes long and consists of 10 chapters, each of them 6 minutes and 9 seconds long. It was originally designed to be a peepshow installation, with each of the film’s chapters housed in a separate machine and was shot for the Power Plant Contemporary Art Gallery in Toronto. It was later turned into a full length feature for the theatre showings. For a few years now Michael Thieke does screenings of the film with live music, with different group setups in different cities; researching Evan Lurie’s saying: “The truth of film composing is that every piece of music works with every piece of film. But—and this is a big but—every piece of music changes every piece of film.” The music of the live screenings is fully improvised. The only limit for the music is to respect the structure of ten episodes of the film, in order to create ten pieces, each of 6’09” length. All screenings/concerts will be recorded to set up an archive of possible soundtracks for the film. This collection should enable spectators later to create thier own personal version of the film music, either by choice or randomly.

The story: While his girlfriend Veronica lies dying in the back room of the local hair salon/whorehouse, hockey star Guy abandons her for a mysterious beauty named “Meta”. Although Meta returns his affection, she won’t let him touch her until a surgeon replaces Guy’s hands with those of her dead father – which are blue from his years of dyeing hair at the salon. The corset-clad, cigar-smoking surgeon fakes the transplant by painting Guy’s hands while he’s under anaesthetic. Guy, thinking his hands to be those of Meta’s father, can no longer bring himself to touch her in a sexual way. Seemingly possessed by his hands, he becomes a murderer, choking friends and foe alike, vaguely seeking to revenge the death of Meta’s father. Meanwhile, a new hairdresser joins the staff – Veronica’s ghost. Unaware of her true identity, Guy falls for this new beauty. Not interested in Guy, she falls for his father. Once Guy completes his revenge by strangling Meta’s mother, she cools towards him and demands the return of her father’s hands. She and the surgeon forcibly remove them. All this comes to a climax when a handless Guy attempts to conjure the help of forgotten hockey heroes in a wax museum to force his father away from Veronica’s ghost, who has just accepted his marriage proposal. The figures come to life and instead chase Guy. There is a brief reconciliation between Meta and her father, one of these temporarily-resurrected figures. The nearly delirious Guy now learns that the museum was not for heroes but for cowards, men who were not brave enough to face the prospect of living a day-to-day life with a wife and children. The film closes with Guy now part of the museum himself, one wax figure among many.


*DETOUR LAB* presenta

SCINTILLE SONORE

Laboratori musicali da 0 a 99 anni a cura di Alessandra Farro

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La musica si apprende come una lingua. Essa viene definita per eccellenza LINGUA UNIVERSALE. E’ di fondamentale importanza promuovere l’ascolto precoce e proporre generi musicali differenti per sviluppare le potenzialità dei piccolissimi. Valorizzare lo sviluppo cognitivo e conoscitivo del bambino e la sua attitudine musicale secondo le personali modalità di tempistiche e apprendimento.

LABORATORI  PROPOSTI PER BAMBINI E ADULTI
Possibilità di insegnamento multilingue: italiano, inglese e tedesco.

A)   Laboratori di avvicinamento alla musica per bambini, da 0 mesi a 10 anni

  • da 0 mesi: ascoltare musica pensata per il canale privilegiato mamma-bambino: benessere psichico e fisico per entrambi; preparazione allo sviluppo delle potenzialità del bambino fin dalla fase prenatale;
  • dai 2 anni: le prime scoperte sonore legate all’ambiente che li circonda nel quotidiano; spunti per comprendere le emozioni suscitate dalla natura, della città, dalla casa;
  • dai 3 anni: i primissimi concetti per comprendere giocando i fondamenti della musica: ritmo, melodia, suoni, note, intensità;
  • dai 4 anni: gli amici del violino: strumenti a confronto, dove il violino accompagnerà i bambini alla scoperta delle famiglie strumentali in un percorso ludico ricco di fantasia e creatività;
  • dai 5 ai 6 anni: il piccolo violino avvicina e guida il bambino per scoprire l’abc del magico universo della musica: storie, viaggi, incontri, suoni e colori;
  • dai 6 ai 10 anni: sviluppare in maniera divertente e fantasiosa la capacità di ascoltare e comprendere l’arte dei suoni che accompagna la vita dei bambini. Percorsi su misura per avvicinare: all’ascolto di generi musicali differenti e i corrispettivi luoghi in cui si ascoltano, alla conoscenza di storie sui più celebri compositori, alla pratica di tanti strumenti a confronto;

B)  Nonni e nipoti; dai 3 ai 90 anni. Il violino con i suoi viaggi e le sue avventure unirà fra loro diverse generazioni in un comune interesse che potrà anche sfociare in passione.

C)  Corsi tradizionali per adulti di

  • Violino
  • Teoria e solfeggio
  • Guida all’ascolto
  • Preparazione a concorsi nazionali e internazionali
  • Preparazione esami di Conservatorio
  • Corsi di perfezionamento

Per INFO e ISCRIZIONI: cinedetour@tiscali.it – tel. 064871579 (dalle 19 alle 22)

ALESSANDRA FARRO appartiene alla generazione di violinisti italiani che si sono affermati nel mondo. Consegue brillantemente il diploma di violino presso il Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano e si perfeziona in seguito con Marco Fornaciari. Inizia una carriera concertistica che la vede esibirsi coma solista nei migliori teatri d’Europa accompagnata da orchestre sinfoniche di chiara fama internazionale con importanti direttori d’orchestra. In “Duo” con il pianista Marcello Abbado, ha tenuto concerti in Italia, Germania, Australia, Usa, Albania, Cina, Slovenia, Svezia, Turchia, Austria, Giappone, Hong Kong e Kazakistan riscuotendo ovunque unanimi consensi di critica e di pubblico. In qualità di docente, Alessandra Farro svolge un attività molto intensa. Ha insegnato in diversi Conservatori di Musica in Italia ed ha tenuto Master Class di perfezionamento in Europa, Cina, Germania, Giappone. E’ membro di giuria di Concorsi Internazionali di violino tra i quali: “A. Curci” Napoli; Stresa; “Michelangelo Abbado” Milano; “Shabyt Inspiration” Astana (Kazakistan). Inoltre Alessandra Farro fa parte del progetto italiano “Millementi” della Società “Dante Alighieri”. Da diversi anni progetta corsi di formazione per docenti in collaborazione con diverse Istituzioni fra i quali il Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca. Con una propria metodologia d’insegnamento, avvicina da quasi vent’anni, i bambini alla musica a partire da 24 mesi, e tiene corsi di formazione per gli insegnanti delle Scuole dell’Infanziae della Primaria. E’ Membro del Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica MIUR – ROMA.

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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: sottoscrizione minima 5€ Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ Following admissions to screenings: 5€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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