LIBERATION DAY. L’incredibile storia dell’unica rock band a essersi esibita in Nord Corea

Molto più di un rockumentary. L’occasione unica e forse irripetibile di mettere piede sul pianeta Nord Corea. Un’osservazione sul campo della vita a Pyongyang, tra partecipazione emotiva, crisi diplomatiche e momenti esilaranti, oltre la leggenda e i luoghi comuni proposti dei mass media.
Sotto la guida di un ex-fan nel ruolo di direttore artistico e ambasciatore culturale, I Laibach, seminale e controversa band slovena di rock alternativo, volano in Corea del Nord con il progetto di esibirsi in uno dei più prestigiosi teatri della capitale, in occasione del giorno della Liberazione nazionale dall’occupazione giapponese. 
Nel frattempo si stanno preparando gli altoparlanti della propaganda al confine tra le due Coree e il countdown per la guerra viene annunciato…

JANIS LITTLE GIRL BLUE

Il 4 ottobre 1970 muore Janis Joplin a 27 anni. Questa proiezione è un omaggio del Detour a una tra le più grandi rocker nella storia della musica.
Il documentario di Amy Berg racconta le tappe principali della sua vita, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include immagini inedite d’archivio, interviste con familiari, amici e rock star a lei contemporanee.

DAVID LYNCH THE ART LIFE

Se volete sapere da dove nascono le immagini che hanno reso celebre David Lynch e hanno portato le sue visioni nelle vostre Tv con Twin Peaks non potete perdere questo documentario. David Lynch ci accompagna con questo film in un intimo e personale viaggio nel tempo, raccontandoci gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che ha portato David Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo. Originale miscela di immagini, musica ed estratti dai suoi primi film, “David Lynch: The Art Life” illumina gli oscuri meandri del suo mondo visionario, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere sia l’artista che l’uomo. Grazie a “David Lynch: The Art Life” possiamo così scoprire le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno contribuito alla sua formazione. Appare così evidente che già da giovane Lynch vedeva il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato il pubblico di tutto il mondo.

SUL CAMMINO DI YU-BIN di Jean Christophe Yu > LUCI DALLA CINA. Festival di documentari cinesi indipendenti

SUL CAMMINO DI YU-BIN di Jean Christophe Yu. Ripercorrendo le orme di suo nonno Yu Bin, il cineasta e giornalista di Liegi, in Belgio, Jean Christophe Yu, riscopre la storia della Cina del secolo scorso, fra speranze e disillusioni, mettendola a confronto con il suo immaginario di bambino. Attraverso la scoperta del percorso di Yu Bin, in Belgio e in Francia, il regista fa luce su una parte di storia poco conosciuta in occidente: la presa di coscienza e poi la lotta dei giovani cinesi per la loro dignità e per il rispetto del loro paese d’origine.
6-13-20 ottobre > LUCI DALLA CINA. Una selezione dal Festival di documentari cinesi indipendenti. In lingua originale con sottotitoli in italiano. A cura di Marina Chiarioni e Markus Nikel in collaborazione con Detour e ID-Cultura editoriale e comunicazione.

GLORY – Non c’è tempo per gli onesti > Candidato agli Oscar Miglior Film Straniero 2018

Prima Nomination della Bulgaria categoria Miglior Film Straniero. Menzione Speciale al Festival di Locarno. 
Una commedia grottesca, intrisa di humour nero, che sbeffeggia una società corrotta e ipocrita. 
Petrov è un ferroviere che trova milioni di leva bulgari in contanti sui binari. Decide di portare l’intera somma alla polizia e lo Stato lo premia con un nuovo orologio da polso, che ben presto smette di funzionare. Nel frattempo, Julia Staykova, a capo dell’ufficio di pubbliche relazioni del Ministero dei trasporti, perde il vecchio orologio di Petrov. Ha inizio così per l’uomo una disperata lotta per avere indietro l’orologio ma anche la sua dignità.
Una parabola alla Frank Capra in salsa bulgara che sorprende grazie ad alcuni colpi di scena fondamentali per lo sviluppo narrativo e dove la costruzione delle vicende alternate dei personaggi dimostra una notevole cura nella drammaturgia. 
Il film dimostra come il cinema bulgaro sia in grado di produrre una satira politica tanto raffinata quanto feroce.

LA GUERRA DEI CAFONI

Presentato nella sezione Italia Film Fest del Bif&st 2017, il film, è la trasposizione cinematografica del romanzo di Carlo D’Amicis pubblicato da Minimum Fax. Prima produzione cinematografica della Minimum fax media, La Guerra dei cafoni, è una favola ironica e spietata sul concetto di lotta tra Bene e Male con un cast di giovani (non) attori irresistibili.
A Torrematta, territorio selvaggio e sconfinato in cui non vi e` traccia di adulti se si esclude il gestore di un capanno-bar, ogni estate si combatte una lotta tra bande: da una parte i figli dei ricchi, i signori, e dall’altra i figli della terra, i cafoni. A capo dei rispettivi schieramenti si fronteggiano il fascinoso Francisco Marinho e il cupo Scaleno. Si combattono dalla culla, trascinando nel conflitto di classe i propri “soldati”.

ROBERT DOISNEAU. La lente delle meraviglie.

Grazie a un ricco archivio di immagini inedite, interviste ai suoi amici “complici” tra cui Daniel Pennac, e rarissimi video di repertorio, Robert Doisneau – La lente delle meraviglie è lo straordinario ritratto di uno dei più grandi fotografi del XX secolo, noto per capolavori immortali come “Il bacio” e per un approccio profondamente umanista verso l’Arte. Il film racconta la sua vita da giovane ragazzo delle periferie fino a diventare una superstar della fotografia, mostrando tutta la sua determinazione a divenire il più grande “ritrattista della felicità umana”.

JANIS LITTLE GIRL BLUE

Il 4 ottobre 1970 muore Janis Joplin a 27 anni. Questa proiezione è un omaggio del Detour a una tra le più grandi rocker nella storia della musica.
Il documentario di Amy Berg racconta le tappe principali della sua vita, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include immagini inedite d’archivio, interviste con familiari, amici e rock star a lei contemporanee.

GENERAZIONE ’90 di He Wenzhong > LUCI DALLA CINA. Festival di documentari cinesi indipendenti

GENERAZIONE ’90 un film di He Wenzhong. Uno sguardo senza filtri sulle illusioni e le realtà della generazione dei cinesi nati negli anni Novanta, quella vissuta senza privazioni né rinunce e che non ha visto con i propri occhi i tempi duri dei razionamenti, delle carestie o del lavoro intenso come invece è toccato ai loro genitori. Una generazione fatta spesso di figli unici, i cosiddetti ‘principini’, che, al contrario, ha spesso vissuto in condizioni agiate date da una Cina in rapido sviluppo.
6-13-20 ottobre > LUCI DALLA CINA. Una selezione dal Festival di documentari cinesi indipendenti. In lingua originale con sottotitoli in italiano. A cura di Marina Chiarioni e Markus Nikel in collaborazione con Detour e ID-Cultura editoriale e comunicazione.

GLORY – NON C’È TEMPO PER GLI ONESTI

Una commedia grottesca, intrisa di humour nero, che sbeffeggia una società corrotta e ipocrita. 
Menzione Speciale al Festival di Locarno. 
Petrov è un ferroviere che trova milioni di leva bulgari in contanti sui binari. Decide di portare l’intera somma alla polizia e lo Stato lo premia con un nuovo orologio da polso, che ben presto smette di funzionare. Nel frattempo, Julia Staykova, a capo dell’ufficio di pubbliche relazioni del Ministero dei trasporti, perde il vecchio orologio di Petrov. Ha inizio così per l’uomo una disperata lotta per avere indietro l’orologio ma anche la sua dignità.
Una parabola alla Frank Capra in salsa bulgara che sorprende grazie ad alcuni colpi di scena fondamentali per lo sviluppo narrativo e dove la costruzione delle vicende alternate dei personaggi dimostra una notevole cura nella drammaturgia. 
Il film dimostra come il cinema bulgaro sia in grado di produrre una satira politica tanto raffinata quanto feroce.