TROUBLEMAKERS. La storia della Land Art

“Tra i più grandi documentari d’Arte dell’ultima metà del secolo”, secondo il Wall Street Journal, “Troublemakers: The Story of Land Art” racconta di un gruppo di artisti visionari che hanno segnato una netta demarcazione dal mondo iper speculativo dell’arte. Girato in uno spazio desertico e desolato del sud-est americano, il film porta alla luce la storia della Land Art tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. In collaborazione con Wanted Cinema.
Eng: Troublemakers unearths the history of land art in the tumultuous late 1960s and early 1970s. The film features a cadre of renegade New York artists that sought to transcend the limitations of painting and sculpture by producing earthworks on a monumental scale in the desolate desert spaces of the American southwest.

UN POSTO SULLA TERRA (Mesto Na Zamle) di Artur Aristakisyan

Un gruppo di senza tetto vive, emarginato, in un diroccato edificio abbandonato alla periferia di Mosca, con l’idea di dare tutto a tutti, amore compreso. Il fondatore della comunità è un personaggio fortemente carismatico con una visione sociale estrema, un po’ profeta un po’ predicatore. “Mi piacerebbe che il film desse risposte al bisogno per la comunità di mostrare come le persone sono unite assieme, a volte in modo paradossale”, Artur Aristakisyan.

PALMS (Ladoni) di Artur Aristakisyan

Dieci “capitoli” sull’esistenza miserabile di mendicanti e senza casa nella Russia di oggi. Un vero e proprio popolo composto di senzatetto, barboni, poveri, malati di mente, emarginati si riversa nelle strade delle città dopo il crollo del regime comunista. Fuori dai canoni dell’estetica del “bel cinema” Aristakisyan è un autore di rottura che si richiama ad un’idea di cinema primitivo e di essenzialità dell’immagine, vive attualmente ai margini della grande produzione e distribuzione nonostante la sua evidente grandezza espressiva.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

LA BELLA VIRGINIA AL BAGNO di Eleonora Marino

Proiezione e dibattito a seguire alla presenza della regista. Gioco, stupore, curiosità, un pizzico di furbizia e tanta voglia di divertirsi. Il documentario cerca di ricreare l’atmosfera di magica irrealtà che è propria dello spettacolo viaggiante: le luci delle giostre, il fascino ipnotico delle musiche, l’adrenalina delle montagne russe. E subito dopo, mostrarne il lato nascosto: la fatica degli operai, la stanchezza alla fine della giornata, il perenne spostamento. Uno sguardo dietro le quinte, nelle vite di questi antichi fabbricanti di sogni, le loro vecchie fortune e il loro precario presente. Un racconto dove si intrecciano biografia e storia collettiva tracciando così l’evoluzione dello spettacolo popolare di piazza, dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri. A raccontarci questa storia è l’autrice stessa. Eleonora Marino infatti appartiene a una grande famiglia di “viaggiatori”, con lei però la tradizione si è interrotta… Decide così di intraprendere un viaggio alla riscoperta delle origini di quel mondo fantastico.

PIEDS NUS – La révolution d’octobre au Burkina Faso et sa transition – di Christian Carmosino

Proiezione e dibattito a seguire. Nell’ottobre 2014 la capitale del Burkina Faso Ouagadougou è il teatro di manifestazioni di massa contro il presidente del Paese, Blaise Compaoré, e il suo tentativo di cambiare la Costituzione in modo da mantenere il potere per altri 15 anni. La protesta si trasforma in una insurrezione e termina con la cacciata del presidente, dopo una dittatura di 27 anni. Il regista del film, Christian Carmosino, a Ouagadougou per girare un documentario istituzionale, decide di partecipare alle manifestazioni. Egli diventa testimone oculare degli accadimenti, filmando tutto durante 6 giorni e 6 notti. Così lo spettatore ha l’occasione unica di seguire una rivoluzione in prima linea, potendo osservare il coraggio e la determinazione del popolo burkinabè, che si battono per la fine della dittatura, a piedi e mani nude. // FRA: En octobre 2014, la capitale du Burkina Faso, Ouagadougou, était le théâtre d’énormes manifestations contre le Président du pays, Blaise Compaoré, et son projet de reforme de la constitution, visant à lui permettre de rester au pouvoir encore 15 ans. Face à son intransigeance, le mouvement se transforme rapidement en révolution qui dure 6 jours et 6 nuits, et qui se termine par le départ de Compaoré, après 27 ans de dictature. Un gouvernement de transition se met en place et prépare les élections prévues en octobre 2015. Le réalisateur du film, Christian Carmosino, se trouve à Ouaga pour réaliser un documentaire scientifique quand les événements se déclenchent. Témoin de la première heure, il pointe immédiatement sa caméra sur les manifestations et filme en direct tous les événements, pendant ces 6 jours. Ainsi, à notre tour, nous sommes témoins privilégiés, aux premiers loges, de cette révolution menée pieds et mains nus par la jeunesse burkinabé.

AWAKE. THE LIFE OF YOGANANDA (Il Sentiero della Felicità) di P.di Florio e L. Leeman

Una singolare biografia sullo swami indiano che negli anni ’20 ha fatto conoscere lo yoga e la meditazione al mondo occidentale, Paramahansa Yogananda, autore del celebre “Autobiografia di uno Yogi”, un classico della letteratura spirituale che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e che ancora oggi costituisce un riferimento essenziale per ricercatori spirituali, filosofi e cultori dello yoga. Il film, girato in tre anni, con la partecipazione di 30 paesi, esplora il mondo dello yoga, antico e moderno, orientale e occidentale. // This movie is an unconventional biography about the Hindu Swami who brought yoga and meditation to the West in the 1920s, Paramahansa Yogananda, authored the spiritual classic “Autobiography of a Yogi” which has sold millions of copies worldwide and is a go-to book for seekers, philosophers and yoga enthusiasts today. (Apparently, it was the only book that Steve Jobs had on his iPad). Filmed over three years with the participation of 30 countries around the world, the documentary examines the world of yoga, modern and ancient, east and west and explores why millions today have turned their attention inwards, bucking the limitations of the material world in pursuit of self-realization.

AMAMA di Asier Altuna | Cinema Basco

Selezione Ufficiale Festival di Roma 2015. In una fattoria in pietra, baluardo della tradizione rurale nei Paesi Baschi, gli abitanti si sentono intrappolati da un destino imposto dalla nascita. Amaia concilia la ricerca artistica e l’eredità dei suoi antenati anche contro l’ostinazione irragionevole del padre, in un confronto aspro e arcaico, come quella terra. La nonna, Amama, osserva muta il destino della sua famiglia. Serata e aperitivo ore 20.00 a cura di Euskara.it

SLINGSHOT HIP HOP

Il film ripercorre la storia e lo sviluppo dell’hip hop palestinese nei Territori. Storie di giovani artisti palestinesi che vivono a Gaza, Cisgiordania e Israele chei scoprono l’Hip Hop come strumento per superare le divisioni imposte dall’occupazione e dalla povertà. Con i DAM, Palestinian Rapperz, Mahmoud Shalabi, e artiste come Arapeyat e Abeer Alzinaty. Presentato al Sundance Film Festival ha vinto oltre 13 premi. Detour devolverà parte del ricavato a Ulaia ArteSud per il progetto Banda senza Frontiere.

I DON’T SPEAK VERY GOOD, I DANCE BETTER | Cinema egiziano alla presenza del regista Maged El Mahedy

Proiezione speciale alla presenza del regista. Vincitore al Torino Film Festival, il film di Maged El Mahedy è un “pamphlet sorprendente sull’Egitto di oggi, attanagliato tra strapotenza militare e subalternità religiosa. […] Tra reportage giornalistico (sulla rivoluzione), dramma privato (la morte di tuo fratello per epatite c), film di denuncia (tragedia sanitaria del paese) e thriller politico (pericolo islamista) […] La dialettica è quella dell’energia vitale/malattia, rivoluzione/conservazione, vita/morte. La rivoluzione è una forma di energia collettiva e spontanea.” [Roberto Silvestri su Alias]