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DomenicA 17 Novembre ore 18.00 / Nov 17, Sunday 6.00pm

In collaborazione con / in collaboration Lab80 Film

 

THE BRA

di Veit Helmer, con Denis Lavant, Paz Vega.

(Germania, Azerbaigian, 2018, 90’, v.o. senza dialoghi / no dialogues).

(Scroll for English)

Un treno merci passa attraverso i grandi prati sotto le montagne del Caucaso. Nella cabina Nurlan, il macchinista, guida il treno lungo il percorso che passa attraverso un angusto quartiere di Baku, dove il tracciato dei binari è così vicino alle case da corrispondere esattamente alla strada che separa tra loro i modesti edifici.

La vita del quartiere si svolge sui binari: gli uomini bevono il tè seduti ai tavolini posti sulle rotaie, le donne stendono i panni su fili sospesi sopra il tracciato ferroviario. Quando il treno passa, gli abitanti si alzano, raccolgono frettolosamente i loro oggetti, scappano nelle case e tutto ciò che resta viene intercettato dalla carrozza guidata da Nurlan.

Lui, a fine giornata, raccoglie gli oggetti rimasti attaccati al treno e li riporta ai loro legittimi proprietari: lenzuola, palloni, piume di pollo. L’ultimo giorno di lavoro, in procinto di andare in pensione, trova attaccato al tergicristalli un oggetto inusuale: un reggiseno. Nurlan lo mette nella sua valigia e lo porta nel villaggio di campagna in cui vive. Nei giorni a seguire, pensare alla donna che ha perso quel reggiseno gli toglie il sonno.

La grande solitudine in cui vive lo spinge infine a mettersi alla ricerca della sua proprietaria: una ricerca che si rivelerà difficile, buffa, commovente, e che per lui finirà per coincidere con la ricerca dell’amore e dell’appartenenza.

NOTE DI REGIA: «The Bra senza dubbio inizia come una commedia ma poi il protagonista, il macchinista Nurlan, incappa in esperienze che possiamo definire tragiche. Ma è anche una storia d’amore, una storia d’amore con un finale inatteso.
Ho scelto di fare un film senza dialoghi perché considero il parlato un modo per raccontare storie non-filmico. Il cinema è essenzialmente fatto di storie che vengono narrate attraverso immagini e suoni, ma non si può semplicemente eliminare i dialoghi dalla sceneggiatura. I film senza dialoghi devono essere concepiti proprio in quanto tali, questo comporta un lavoro notevole nella scrittura. Ma credo che il risultato sia qualcosa di unico per il pubblico che guarda il film».


ENGLISH: Train driver Nurlan is heading to Baku for the last time before retirement. On its way round the neighborhoods of the city his train snags a blue bra off a washing line. To escape from his lonely existence, Nurlan embarks on the most adventurous journey of his life: to find the owner of this perky piece of underwear. He rents a small room in Baku and begins his quest. With great dedication, Nurlan knocks at every door along the train track. While the women he encounters have their own reasons for letting him into their private worlds, his ‘project’ does not remain unnoticed by their husbands. The more difficult it gets, however, the more creative and determined Nurlan becomes to convince every woman to try on the bra.

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