Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma
Venerdì 22 febbraio 2019 ore 20.30 / February 22 2019, Sunday 20.30pm

Festival di Cannes 2018 / On the Road film Festival Preview 2019

LA DONNA ELETTRICA 

Woman at War
Regia /Director Benedikt Erlingsson

ITA. Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande… Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.

NOTE DI REGIA di Benedikt Erlingsson.

I diritti della Natura. C’è una connessione forte tra i miei due film, Storie di cavalli e di uomini e La donna elettrica. Si tratta di qualcosa di cui sono diventato davvero consapevole solo dopo aver ultimato quest’ultimo, ossia l’idea fondamentale che i “diritti della Natura” dovrebbero essere di fatto considerati allo stesso livello dei “diritti umani”. I diritti della Natura dovrebbero essere protetti con forza in ogni costituzione e difesi da leggi internazionali. Tutti noi dobbiamo capire che la natura incontaminata ha un diritto intrinseco a esistere, una necessità che va al di là dei bisogni dell’uomo e del nostro sistema economico. A volte succede invece che lo stesso Stato, che nei paesi democratici si dà per scontato che sia uno strumento creato dal popolo per il popolo, possa essere facilmente manipolato da interessi particolari contro il bene comune. Quando guardiamo alle grandi sfide che dobbiamo affrontare sulle questioni ambientali, questo ci appare perfettamente chiaro. Ne La donna elettrica questo tema diventa terreno fertile per una commedia, ma nella realtà, in alcuni paesi, è piuttosto l’argomento per una tragedia. Vorrei citare a proposito due donne che considero delle eroine: Berta Cáceres in Honduras e Yolanda Maturana in Colombia. Entrambe attiviste per l’ambiente, sono state assassinate da chi aveva grandi interessi nelle terre che esse provavano e difendere.

Ribelli islandesi. Halla è un nome molto comune in Islanda, ma ha anche dei riferimenti storici e culturali precisi. Halla e il marito Eyvindur sono stati gli ultimi fuorilegge nella storia del paese, sopravvivendo in fuga per oltre vent’anni nel diciassettesimo secolo. Erano ladri di pecore e ribelli e molte storie su di loro sono state raccontate e fanno parte del patrimonio culturale tradizionale degli islandesi. Nel 1918, esattamente 100 anni fa, il padre del cinema svedese Victor Sjöström ha dedicato ai due uno dei suoi film più famosi, I proscritti.

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ENG. Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.

DIRECTORS STATEMENT. This movie is meant to be an heroic tale set in our world of imminent threat. An heroic tale told as an adventure. A serious fairy tale told with a smile.
Our hero serves in this world as a kind of Artemis, the protector of the untouched and wild. Alone, facing a quickly changing planet, she assumes the role of saving mother earth and its future generations. Our point of view is very close to our hero’s, which is how and why we access her inner life.

 

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