WAITING FOR GIRAFFES. Anteprima romana alla presenza del protagonista Dr. Sami Khader e del regista Marco de Stefanis

Anteprima romana alla presenza del regista Marco de Stefanis e del protagonista Dr. Sami Khader. Lo zoo di Qalqilya Zoo , in Palestina, è l’unico al mondo situato in un territorio occupato. Dr Sami Khader è il veterinario dello zoo e vuole farlo conoscere a livello internazionale per migliorare la condizione dei propri animali e poter ottenere nuove giraffe dopo che le due che aveva sono morte durante l’ultima intifada. Per raggiungere quest’obiettivo ha bisogno che lo zoo entri a far parte dell’EAZA, l’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari. Riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi? O sarà anche questa un’ennesima utopia palestinese? La risposta a questa domanda non ci mostrerà solo la passione e la caparbietà di un individuo, ma sarà anche un originale, a volte divertente, parallelo con la realtà della situazione israelo-palestinese.

3 REGISTE PALESTINESI: Qamar Shabaroo, Rebeeha Allan, Basma Swaity > Rassegna Sorelle

AssopacePalestina in collaborazione con Detour vi invita ad una serata dedicata al cinema/documentario palestinese con la proiezione di 3 cortometraggi realizzati dalle registe palestinesi Qamar Shabaroo, Rebeeha Allan, Basma Swaity. Uno sguardo inedito e originale sulla Palestina e su una generazione di donne: i ricordi, l’attivismo politico e l’impegno sociale, le tradizioni, i canti, i profumi, la lotta e la resistenza.

FRONTIERS OF DREAMS AND FEARS. Proiezione e incontro con MAI MASRI, regista candidata agli Oscar 2017

Il film segue due giovani ragazze palestinesi nel corso di alcuni mesi della loro vita: Mona dal campo di rifugiati di Shatila a Beirut e Manar dal campo di Dheisha a Betlemme.
Vivendo in due campi diversi – l’uno segnato da condizioni di estrema marginalizzazione, l’altro dalla oppressione economica e militare israeliana – le due ragazze cercano di comunicare l’una con l’altra a dispetto delle barriere che le separano.

A WORLD NOT OURS di Mahdi Fleifel – Cinema Arabo Palestinese

Mahdi Fleifel descrive in forma autobiografica, associata alla turbolenta memoria familiare, il campo profughi libanese di Ain el Helweb. Adotta, come punto di partenza audiovisivo l’archivio di registrazioni amatoriali che suo padre incise nel corso di vent’anni per trasmettere attraverso il ritratto di suo nonno, suo zio e soprattutto il suo amico d’infanzia Abu Iyad, la disperazione dinanzi a un ritorno in Palestina sempre rimandato. Berlinale Peace Film Award / Abu Dhabi Film Festival Best Documentary / Millenium Film Festival Objectif d’Or.

A WORLD NOT OURS di Mahdi Fleifel – Cinema Arabo Palestinese

Mahdi Fleifel descrive in forma autobiografica, associata alla turbolenta memoria familiare, il campo profughi libanese di Ain el Helweb. Adotta, come punto di partenza audiovisivo l’archivio di registrazioni amatoriali che suo padre incise nel corso di vent’anni per trasmettere attraverso il ritratto di suo nonno, suo zio e soprattutto il suo amico d’infanzia Abu Iyad, la disperazione dinanzi a un ritorno in Palestina sempre rimandato. Berlinale Peace Film Award / Abu Dhabi Film Festival Best Documentary / Millenium Film Festival Objectif d’Or.

THE KINGDOM OF WOMEN EIN EL HILWEH di Dahna Abourahme – Cinema Arabo Palestinese

La storia delle donne del campo profughi di Ein El Hilweh in Libano tra il 1982 e il 1984. Premiato al Festival Al Ard nel 2013, come “Miglior opera sulla Palestina”: (…)”Uno dei primi film in cui le donne non solo ricostruiscono un campo, ma ricostruiscono la Palestina. Questa capacità di ricostruire e non arrendersi è simbolo tipico della resistenza palestinese.”

THE DISCOURSE GAME di Helmy Nouh – Cinema Arabo Palestinese

Osservando la realtà che ci circonda, talvolta, sentiamo che ogni dettaglio è in relazione con una rete complessa di potere che ci controlla. Questa rete viene definita in inglese “discourse”: un gioco difficile da descrivere e da comprendere, ma che si riflette sui nostri comportamenti e la nostra comunicazione verbale. Il film cerca di catturare il complesso meccanismo e le relazioni che riguardano la società attuale egiziana, misurando due diversi modi di intendere questa rete: il “discourse” sociale e quello militare. Incontro Skype con il regista.

mar 9 giu CINEPALESTINA presenta OMAR di Hany Abu Assad

Un altro splendido film dal regista di Paradise Now, in esclusiva al Detour, in collaborazione con Cinearchivio sulla Palestina. Una parte del ricavato della serata andrà al progetto Gaza. Summud: Terra, Acqua, Energia, Salute! OMAR racconta le mutevoli relazioni tra i quattro protagonisti, gli amici di infanzia Omar, Tarek e Amjad e Nadia, la sorella di Tarek amata da Omar e Amjad. La situazione è complicata da tutti i problemi associati al vivere nella Palestina occupata e dal fatto che i tre amici stanno preparando un’azione contro l’esercito israeliano. Grazie a una sapiente alchimia il film riesce ad essere avvincente e divertente mantenendo una posizione politica molto forte e chiara. “E’ un film sull’occupazione israeliana della Palestina. Non può essere altrimenti. Ma l’occupazione inevitabilmente un giorno finirà e io voglio che il mio film continui ad essere visto, voglio che sopravviva all’occupazione. Per questo doveva essere anche un buon thriller”. Così ha risposto ad un’intervista Hany Abu-Assad. Vincitore tra gli altri del Premio della Giuria al Festival di Cannes – A Certain Regard.

mer 6 mag CINEPALESTINA presenta OMAR di Hany Abu Assad

Un altro splendido film dal regista di Paradise Now, in esclusiva al Detour, in collaborazione con Cinearchivio sulla Palestina. Una parte del ricavato della serata andrà al progetto Gaza. Summud: Terra, Acqua, Energia, Salute! OMAR racconta le mutevoli relazioni tra i quattro protagonisti, gli amici di infanzia Omar, Tarek e Amjad e Nadia, la sorella di Tarek amata da Omar e Amjad. La situazione è complicata da tutti i problemi associati al vivere nella Palestina occupata e dal fatto che i tre amici stanno preparando un’azione contro l’esercito israeliano. Grazie a una sapiente alchimia il film riesce ad essere avvincente e divertente mantenendo una posizione politica molto forte e chiara. “E’ un film sull’occupazione israeliana della Palestina. Non può essere altrimenti. Ma l’occupazione inevitabilmente un giorno finirà e io voglio che il mio film continui ad essere visto, voglio che sopravviva all’occupazione. Per questo doveva essere anche un buon thriller”. Così ha risposto ad un’intervista Hany Abu-Assad. Vincitore tra gli altri del Premio della Giuria al Festival di Cannes – A Certain Regard.

ven 10 apr ore 20.30 CINEPALESTINA presenta JUST PLAY

In esclusiva al Detour in collaborazione con Cinearchivio sulla Palestina. Una parte del ricavato della serata andrà al progetto Gaza. Summud: Terra, Acqua, Energia, Salute!. Just Play racconta la storia di Al Kamandjâti, un’associazione culturale che da 10 anni porta le sue scuole di musica in un territorio che dai campi rifugiati del Libano arriva sino alla Striscia di Gaza. Questo film esplora le speranze, i punti di vista e le vite di uomini, donne e bambini che della musica fanno un mezzo di libertà e di liberazione. Questo film incrocia i loro mondi, per rispondere a domande complesse e fondamentali: che senso ha suonare Bizet tra le sbarre di un checkpoint? Perché un’orchestra sfida un esercito? Qual è la posta in gioco?