FIGLI DELL’URAGANO, di Lav Diaz. Ultima proiezione

Di Lav Diaz, tra i più radicali e rigorosi registi contemporanei, recentemente premiato con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2016, presentiamo al Detour “Figli dell’Uragano (Storm Children: Book One)”, girato insieme a un gruppo di bambini che vivono in una città sconvolta da tifoni e inondazioni. “Il cinema di Lav Diaz affascina e ipnotizza facendo perdere la cognizione del tempo e dello spazio, trasportandoci in luoghi a noi lontani e rendendoci spettatori attoniti e comunque coinvolti nonostante la sospensione temporale e narrativa, sostituita dalla potenza delle immagini e dalla folgorante forza emozionale di una fotografia granitica e fosca che diventa caratteristica inimitabile ed unica di questo grande autore.” (Alan Smithee, Filmtv.it).
In collaborazione con Zomia e Malastrada Film.

FIGLI DELL’URAGANO. Storm Children. Book One, di Lav Diaz

Di Lav Diaz, tra i più radicali e rigorosi registi contemporanei, recentemente premiato con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2016, presentiamo al Detour “Figli dell’Uragano (Storm Children: Book One)”, girato insieme a un gruppo di bambini che vivono in una città sconvolta da tifoni e inondazioni. “Il cinema di Lav Diaz affascina e ipnotizza facendo perdere la cognizione del tempo e dello spazio, trasportandoci in luoghi a noi lontani e rendendoci spettatori attoniti e comunque coinvolti nonostante la sospensione temporale e narrativa, sostituita dalla potenza delle immagini e dalla folgorante forza emozionale di una fotografia granitica e fosca che diventa caratteristica inimitabile ed unica di questo grande autore.” (Alan Smithee, Filmtv.it).
In collaborazione con Zomia e Malastrada Film.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

FIGLI DELL’URAGANO. Storm Children. Book One, di Lav Diaz

Di Lav Diaz, tra i più radicali e rigorosi registi contemporanei, recentemente premiato con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2016, presentiamo al Detour “Figli dell’Uragano (Storm Children: Book One)”, girato insieme a un gruppo di bambini che vivono in una città sconvolta da tifoni e inondazioni. “Il cinema di Lav Diaz affascina e ipnotizza facendo perdere la cognizione del tempo e dello spazio, trasportandoci in luoghi a noi lontani e rendendoci spettatori attoniti e comunque coinvolti nonostante la sospensione temporale e narrativa, sostituita dalla potenza delle immagini e dalla folgorante forza emozionale di una fotografia granitica e fosca che diventa caratteristica inimitabile ed unica di questo grande autore.” (Alan Smithee, Filmtv.it).
In collaborazione con Zomia e Malastrada Film.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

mar 23 giu TEMPORADA DE PATOS di Fernando Eimbcke

Il pluripremiato TEMPORADA DE PATOS è il primo film dello scrittore e regista messicano Fernando Eimbcke. Girato in bianco e nero è stato elogiato da registi come Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro. Una gemma indie del cinema messicano contemporaneo. Un pomeriggio a Tlatelolco, quartiere suburbano di Città del Messico, un appartamento, tre adolescenti e un pony express. Moko e Flama sono soli in casa. L’X Box è il loro unico divertimento interrotto da una coetanea vicina di casa, Rita, alla ricerca di un forno dove cuocere il suo dolce “speciale”. I due la spediscono in cucina ma un improvviso black out li obbliga a un pomeriggio tutto diverso. / Español: Temporada de patos relata la historia de dos adolescentes, quienes junto a su vecina y un repartidor de pizzas, tratan de encontrarle sentido a sus vidas en un departamento de Tlatelolco. Filmada bajo una estética minimalista, y con precisas imágenes en blanco y negro, el primer largometraje de Fernando Eimbcke es capaz de transmitir el hastío de sus protagonistas. Premiada en el Festival de Guadalajara, obtuvo también el Ariel a la mejor opera prima.

ven 5 giu TEMPORADA DE PATOS di Fernando Eimbcke

Il pluripremiato TEMPORADA DE PATOS è il primo film dello scrittore e regista messicano Fernando Eimbcke. Girato in bianco e nero è stato elogiato da registi come Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro. Una gemma indie del cinema messicano contemporaneo. Un pomeriggio a Tlatelolco, quartiere suburbano di Città del Messico, un appartamento, tre adolescenti e un pony express. Moko e Flama sono soli in casa. L’X Box è il loro unico divertimento interrotto da una coetanea vicina di casa, Rita, alla ricerca di un forno dove cuocere il suo dolce “speciale”. I due la spediscono in cucina ma un improvviso black out li obbliga a un pomeriggio tutto diverso. / Español: Temporada de patos relata la historia de dos adolescentes, quienes junto a su vecina y un repartidor de pizzas, tratan de encontrarle sentido a sus vidas en un departamento de Tlatelolco. Filmada bajo una estética minimalista, y con precisas imágenes en blanco y negro, el primer largometraje de Fernando Eimbcke es capaz de transmitir el hastío de sus protagonistas. Premiada en el Festival de Guadalajara, obtuvo también el Ariel a la mejor opera prima.