MIRNA. Per il ciclo Fuori Norma a cura di Adriano Aprà

Ultima opera di un cineasta anomalo come pochi e straordinariamente tenace, Mirna rappresenta la summa del cinema di Salani: storia di una donna, storia di un amore, storia di un viaggio e insieme sotterraneo autoritratto e sublime metafora dell’identità artistica. A partire da un incipit che ricorda quello de L’ultima notte di quiete di Valerio Zurlini, scivolando su acqua, paesaggio, musica e promettendo poesia, Salani realizza un cinema estremo, puro, libero, e scava con la sua camera in un’identità ‒ la sua, dietro quella di Mirna ‒ che misteriosamente si afferma con spontaneo coraggio e inevitabile autonomia.