Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

Da venerdì 7 a domenica 9 aprile 2017

On the Road Film Festival Preview 2017 presenta

Al Ard Doc Film Festival XIV

torna a Roma in esclusiva al Detour

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Una selezione del programma ufficiale del festival che da Cagliari arriva a Roma. 
In collaborazione con Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina, Ulaia ArteSud, Edizioni Q, Centro Documentazione Palestinese – مركز التوثيق الفلسطيني.

INGRESSO RISERVATO AI SOCI 2017 + OFFERTA LIBERA.
Una parte del ricavato delle serate verrà devoluto a ULAIA Arte Sud onlus, al Fondo per il giovane cinema palestinese e al Centro Documentazione Palestinese – مركز التوثيق الفلسطيني

Confidiamo nella vostra generosità.

IL PROGRAMMA

VEN 7 APRILE
Ospite della serata Fawzi Ismail presidente dell’Associazione culturale Sardegna Palestina promotrice di Al Ard.

> ore 20.30

RESISTANCE WITHOUT ARMS (Resistenza senza armi)
Regia di Omar Kayed
Libano 2016, 21′, arabo con sottotitoli italiano.

“Resistance without Arms” mostra nuove forme di resistenza all’occupazione, tra cui l’ackeraggio di siti internet, performance artistiche, infografiche e graffiti. Creatività e tecnologia come forme di resistenza.

Omar Kayed ha lavorato come reporter per diversi canali televisivi, come Palestine Today e Quds TV. Attualmente lavora per Al Mayadeen Television, scrive su Al Hayat Al Londoniyah Newspaper e sta lavorando alla sua tesi intitolata “Arab Revolutions and the Intellect’s Responsability”. Ha raccontato diversi eventi e guerre e ha prodotto vari corti che sono stati pubblicati da diversi centri di ricerca. Ha una laurea in Giornalismo, Filosofia e Sharia e un master in Filosofia conseguito alla arab University of Beirut.

A seguire buffet a offerta libera

> ore 21.15 

presenta Al Ard Fawzi Ismail Presidente dell’Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina.
NUN WA ZAYTUN
Regia di Emtiaz Diab.
Palestina 2015, 51′, arabo con sottotitoli italiano.

Il protagonista del documentario, Murad, un cinema-lover, gira per le campagne palestinesi con il suo camioncino attrezzato da “cinema mobile” al fine di proiettare alle comunità disperse vecchi film e restituire alla gente attimi di sogno e speranza.
Dai palestinesi che incontra lungo il suo tragitto, Murad apprende l’attaccamento alla propria terra, alle case, alle famiglie e agli alberi di ulivo, che in arabo si chiamano zaytun.

Premio Al Ard 2016 per il Miglior Documentario a Emtiaz Diab e al suo “Nun wa Zaytun”, perché passa in rassegna la condizione umana che vivono milioni di uomini e donne attraverso una narrazione di tipo letterario che si avvicina alla poesia e adotta categorie comuni di antiche tradizioni della cultura popolare e alta, declinandole con una modernità in via di maturazione.
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SAB 8 APRILE
> ore 19.30
Presenta Centro Documentazione Palestinese – مركز التوثيق الفلسطيني

EMWAS… RESTORING MEMORIES (Emwas…. la memoria rinnovata)
Regia di Dima Abu Ghoush
Palestina 2016, 52′, arabo con sottotitoli italiano.

Il film segue il viaggio della regista, Dima Abu Ghoush, mentre ricostrusce un plastico del villaggio dove è nata, Emwas. Dima è stata costretta a lasciare Emwas quando aveva due anni, insieme a tutti gli altri suoi abitanti, il secondo giorno della guerra del 1967, quando l’esercito israeliano ha distrutto il villaggio per poi costruirci un parco pubblico. Seguendo Dima nel suo viaggio, ascoltiamo le testimonianze degli abitanti di Emwas, dei monaci del Monastero di Latrun che è sopravissuto alla demolizione e degli ex soldati israeliani che erano a Emwas durante la guerra. Il film riesce a riportare il paese demolito alla vita attraverso i ricordi delle persone che ci vivevano e solleva domande sul futuro do emwas e dei suoi abitanti che ancora sognano di tornarci.

Ex aequo-Premio Al Ard 2017: “Emwas ..Restoring Memories, di Dima Abu Ghoush, perché narrando la storia della distruzione di Emmaus, tenta di salvare non solo una cultura che rischia di essere dimenticata, ma anche la memoria dei suoi abitanti e la loro intenzione di tornare nelle proprie case”.

Dima Abu Ghoush è una scrittrice e regista palestinese. È stata scrittrice di racconti e ha lavorato come insegnante di letteratura inglese e traduttrice prima di iniziare la sua carriera come regista indipendente. Nel 2002 ha vinto una borsea di studio nel regno Unito e ha poi conseguito la laurea in Produzione per il Cinema e TV presso l’Università di Bristol. Ha lavorato come regista freelance e produttrice e ha realizzato diversi cortometraggi. Ha partecipato alla fondazione della Collage Productions, una casa di produzione indipendente con sede in Palestina.

A seguire buffet a offerta libera

> ore 21.15
YOU REAP WHAT YOU SOW (Si raccoglie ciò che si semina)
Regia di Alaa Ashkar
Palestina 2017, 70′, arabo con sottotitoli italiano.

Un regista palestinese che vive in Francia sta lavorando a un film sulla memoria dei palestinesi residenti in Israele, ma dopo la fine della sua storia con la ex fidanzata francese, decide di riflettere sulle sue relazioni con le donne, la sua ricerca della felicità e il proprio interesse verso la Palestina. Il film finisce quindi per essere un auto-riflessione e una auto-scoperta di sé, piuttosto che un’indagine storica.

Alaa Ashkar è un regista palestinese, nato in Galilea. Dopo aver completato i suoi studi in Legge in Israele, si è trasferito in Francia nel 2004, laureandosi in Scienze Politiche. Lavorando per diverse ONG, in particolare in campo culturale, ha sviluppato il desiderio di esprimere le sue idee e il suo punto di vista attraverso l’arte audio-visiva.

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DOM 9 APRILE

> ore 20.30 buffet di benvenuto a offerta libera

> ore 21.00
Presenta Olga Ambrosanio, ULAIA Arte Sud onlus
STITCHING PALESTINE (Ricucendo la Palestina)
Regia di Carol Mansour
Libano 2016, 78′, arabo con sottotitoli italiano.

È la storia di dodici donne palestinesi che si riuniscono e parlano della loro vita prima della diaspora e la loro narrazione è legata dal filo dell’antica arte del ricamo. Donne, determinate e resilienti, dai percorsi di vita più diversi: avvocatesse, artiste, casalinghe, attiviste, architette e politiche, cuciono insieme la storia dell’espropiazione della loro terra, e la loro incrollabile fiducia nella giustizia.

Carol Mansour è una regista libanese di origini palestinesi. Ha fondato la Forward Film Production nel 2000. Con oltre 20 anni di esperienza, ha girato e documentato il mondo, dallo Sri Lanka al Libano, fino all’Usbekistan. Numerosi i riconoscimenti internazionali, tra cui: Premio per il Miglior Documentario al rated SR Festival di New York; Menzione Speciale della Giuria alFIFOG Festival di Ginevra con “Not Who We Are”. Il suo film “We cannot go there now, my Dear” (2014) è stato proiettato in vari festival internazionali, ottenendo numerosi riconoscimenti.

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Al Ard Doc Film Festival, alla sua XIV edizione, tra i più famosi nell’area mediterranea, è una panoramica di livello internazionale sul miglior cinema della Palestina e del mondo arabo. Il festival si tiene annualmente a Cagliari(negli ultimi anni anticipato da un pre-festival a Macomer.
Il Festival propone una formula basata sul bisogno di informare e accrescere la consapevolezza dei cittadini rispetto a uno scenario geopolitico precario, mutevole e che lancia numerosi interrogativi all’Europa e in particolare a noi, cittadini del Mediterraneo.

In questo contesto di crisi politiche, sociali ed economiche, di guerre e conflitti, di flussi migratori e morti in mare, l’associazione Sardegna Palestina desidera colmare le paure e i quesiti che, spesso, conducono ad alimentare stereotipi, pregiudizi e intolleranze. E noi con loro.

L’Associazione culturale Amicizia Sardegna Palestina presieduta da Fawzi Ismail è la promotrice di Al Ard Doc Film Festival presieduto da Monica Maurer e con la direzione artistica di Giuseppe Pusceddu.

In collaborazione con Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina, ULAIA Arte Sud onlus, Edizioni Q, Centro Documentazione Palestinese – مركز التوثيق الفلسطيني.

Grazie a Fawzi Ismail, Simonetta Lambertini, Monica Maurer e Cristina Nisticò AL ARD approda per la seconda volta al Detour.


 

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Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

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