PALMS (Ladoni) di Artur Aristakisyan

Dieci “capitoli” sull’esistenza miserabile di mendicanti e senza casa nella Russia di oggi. Un vero e proprio popolo composto di senzatetto, barboni, poveri, malati di mente, emarginati si riversa nelle strade delle città dopo il crollo del regime comunista. Fuori dai canoni dell’estetica del “bel cinema” Aristakisyan è un autore di rottura che si richiama ad un’idea di cinema primitivo e di essenzialità dell’immagine, vive attualmente ai margini della grande produzione e distribuzione nonostante la sua evidente grandezza espressiva.

FIGLI DELL’URAGANO. Storm Children. Book One, di Lav Diaz

Di Lav Diaz, tra i più radicali e rigorosi registi contemporanei, recentemente premiato con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2016, presentiamo al Detour “Figli dell’Uragano (Storm Children: Book One)”, girato insieme a un gruppo di bambini che vivono in una città sconvolta da tifoni e inondazioni. “Il cinema di Lav Diaz affascina e ipnotizza facendo perdere la cognizione del tempo e dello spazio, trasportandoci in luoghi a noi lontani e rendendoci spettatori attoniti e comunque coinvolti nonostante la sospensione temporale e narrativa, sostituita dalla potenza delle immagini e dalla folgorante forza emozionale di una fotografia granitica e fosca che diventa caratteristica inimitabile ed unica di questo grande autore.” (Alan Smithee, Filmtv.it).
In collaborazione con Zomia e Malastrada Film.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

TROUBLEMAKERS. La storia della Land Art

“Tra i più grandi documentari d’Arte dell’ultima metà del secolo”, secondo il Wall Street Journal, “Troublemakers: The Story of Land Art” racconta di un gruppo di artisti visionari che hanno segnato una netta demarcazione dal mondo iper speculativo dell’arte. Girato in uno spazio desertico e desolato del sud-est americano, il film porta alla luce la storia della Land Art tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. In collaborazione con Wanted Cinema.
Eng: Troublemakers unearths the history of land art in the tumultuous late 1960s and early 1970s. The film features a cadre of renegade New York artists that sought to transcend the limitations of painting and sculpture by producing earthworks on a monumental scale in the desolate desert spaces of the American southwest.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

KEN LOACH INEDITO The Rank and File [The Wednesday Play]

Nuovo film inedito di Ken Loach in esclusiva al Detour. Tratto da fatti realmente accaduti, il film descrive la lotta spontanea per l’aumento del salario di un gruppo di operai di una vetreria in un piccolo centro nel Lancashire inglese, che decidono di prendere in mano il proprio destino e organizzare autonomamente una protesta in contrasto con gli stessi dirigenti sindacali./ When a pay discrepancy continues without any resolution, glass factory workers turn to their union for support. But when it is not forthcoming, they take things into their own hands.

TROUBLEMAKERS. La storia della Land Art

“Tra i più grandi documentari d’Arte dell’ultima metà del secolo”, secondo il Wall Street Journal, “Troublemakers: The Story of Land Art” racconta di un gruppo di artisti visionari che hanno segnato una netta demarcazione dal mondo iper speculativo dell’arte. Girato in uno spazio desertico e desolato del sud-est americano, il film porta alla luce la storia della Land Art tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. In collaborazione con Wanted Cinema.
Eng: Troublemakers unearths the history of land art in the tumultuous late 1960s and early 1970s. The film features a cadre of renegade New York artists that sought to transcend the limitations of painting and sculpture by producing earthworks on a monumental scale in the desolate desert spaces of the American southwest.

FIGLI DELL’URAGANO. Storm Children. Book One, di Lav Diaz

Di Lav Diaz, tra i più radicali e rigorosi registi contemporanei, recentemente premiato con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2016, presentiamo al Detour “Figli dell’Uragano (Storm Children: Book One)”, girato insieme a un gruppo di bambini che vivono in una città sconvolta da tifoni e inondazioni. “Il cinema di Lav Diaz affascina e ipnotizza facendo perdere la cognizione del tempo e dello spazio, trasportandoci in luoghi a noi lontani e rendendoci spettatori attoniti e comunque coinvolti nonostante la sospensione temporale e narrativa, sostituita dalla potenza delle immagini e dalla folgorante forza emozionale di una fotografia granitica e fosca che diventa caratteristica inimitabile ed unica di questo grande autore.” (Alan Smithee, Filmtv.it).
In collaborazione con Zomia e Malastrada Film.

GÜEROS di Alonso Ruizpalacios

“Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione”. Città del Messico, 1999. Dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio all’artista. Migliore Opera Prima alla Berlinale 2016. Miglior Fotografia e Gran Premio della Giuria al Tribeca Film Festival.

WORKSHOP di TANGO ARGENTINO: “IL SISTEMA PARALLELO. LE PRIME FIGURE DEL TANGO ARGENTINO”

Questo workshop è incentrato sulle due prime figure del tango argentino, cioè il quadrato e la salida basica, che solitamente si apprendono all’inizio dei corsi base per principianti. Partendo sempre dalla tecnica del camminare in coppia, andremo a comporre i passi in determinate sequenze; anche se il tango argentino è basato sull’improvvisazione e sulla libertà di creare in ogni momento, senza obbligo di attenersi a passi prestabiliti, questa prima impostazione didattica sarà utile per favorire l’apprendimento di questa danza e avere quindi dei limiti entro i quali affinare la propria tecnica di base, cioè la camminata, il proprio equilibrio e quello della coppia e la capacità di ascolto, sia nel guidare che nel seguire, cercando sempre nella semplicità, di ottenere un modo di muoversi elegante e consapevole.
Per info e iscrizioni: cinedetour@tiscali.it